Compleanno
di Rukola… il regalo più bello? Zulù con le sue “Cartoline
zapatiste”
1-2-6-2002
un giorno come tanti ma non certo per qualcuno, qualcuno che da giorni,
mesi, anni sta lottando! Certo, proprio così, perché mercoledì 12
giugno è stato un giorno diverso dagli altri, caratterizzato dalla
presenza, nella sede dell’associazione “Ya Basta” di Luca Persico,
meglio noto come “Zulù”, cantante dei “99 Posse”, gruppo
napoletano di “rap militante”, che prende il suo nome dal Centro
sociale di Napoli “Officina 99”. Per festeggiare il primo anno di Rukola abbiamo
organizzato una due giorni: il 9 giugno c’è stato il concerto degli
Zigana Mama e mercoledì 12 c’è stata la presentazione del libro
“Cartoline Zapatiste” con l’autore Luca Persico. Difatti, il compagno Luca non è venuto a trovarci
nella veste di rapper, ma come narratore della sua esperienza in Messico a
fianco della marcia che nel marzo 2001 il sub comandante Marcos e gli
altri comandanti dell’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale hanno
intrapreso per chiedere il rispetto degli accordi di S. Andrès e
giustizia e autonomia per i popoli indigeni. Questa marcia ebbe anche una
larga partecipazione internazionale compresa quella italiana con i
“disobbedienti” di Luca Casarini e Don Vitaliano Della Sala (anche lui
nostro ospite precedentemente) e la 99 Posse. Prima di descrivervi la giornata voglio ringraziare i
compagni di Ya Basta che vivono a Napoli grazie ai quali abbiamo
contattato Luca. Quando ho saputo che Zulù sarebbe venuto al Centro
mi sono subito entusiasmata; ho pensato quanto sarebbe stato emozionante
ascoltare dal vivo quell’artista che con le sue canzoni aveva
accompagnato le manifestazioni a cui avevo partecipato e con gli slogan
gridati nei suoi brani mi aveva rallegrato giornate, rinvigorito le mie
idee, i miei sogni, la mia voglia di lottare contro questo sistema,
“sistema c’t ancatena”! Insomma, compagni, aspettavo da tanto questo
momento! Sono circa le 16.30 del 12/6 mi telefonano i
compagni: Luca è arrivato a Foggia, bisogna andarlo a prendere!…
scendiamo, gli altri si presentano, adesso tocca a me… non ci posso
credere! Arriviamo in piazza Mercato, entriamo nel centro,
Luca si guarda un po’ in torno e dice a Wolf
(un bellissimo incrocio tra un cane lupo e qualcos’altro):
“Vedi questa è Foggia”, poi ci parla dei suoi futuri impegni; Luca ha
l’aria stanca ma lo sguardo sereno… sono le 19.10 la sede si riempie,
la sala è piena di ragazzi, ma anche di attempati signori, gente di
Foggia e della provincia, molti chiedono autografi, me compresa, e si
scattano alcune foto aspettando che cominci la presentazione: dopo breve
introduzione tocca a Luca che inizia subito a parlare con passione e
chiarezza. Spiega il significato del titolo del libro, ci dice che tutto
nasce da un accordo preso con Gomma (un suo caro amico che si occupo di
editoria, controcultura e nuove tecnologie): Luca durante il viaggio
registrerà su nastro un suo diario della marcia che poi verrà
“tradotto” in forma narrativa da Gomma mantenendo il linguaggio
dinamico della forma parlata. Ogni “cartolina zapatista” è
accompagnata dai filmati e ha un titolo rubato ad una pellicola
cinematografica. I contenuti sono tra i più vari: le assemblee, le grandi
sbronze, le notti nelle selva, la marcia sotto il sole, il servizio
d’ordine italiano per Marcos, gli scontri nelle manifestazioni dei
controvertici… insomma le mille facce di un viaggio che è iniziato
ancora prima della partenza per il Chiapas e che … non è ancora
terminato. Mentre Luca legge i passi del libro che mi hanno
colpito di più, mi raggiunge una forte emozione, rivivo le sensazione che
ho provato. Terminata la presentazione, inizia il dibattito con
domande sui suoi viaggi, sulla sua esperienza in Palestina, sul movimento,
sulle lotte, su Luca Casarini, ecc, anche le risposte sono lucide,
precise, piene di grinta e passione: tutto concorre a dare lucidità e
completezza alla testimonianza. Guardo l’orologio, sono passate già due ore e mezza, la conferenza è finita, il tempo è volato, però dentro di me sento ardere ancora più forza e voglia di reagire, di lottare contro le ingiustizie e contro il neoliberismo. E’ stata una giornata straordinaria, sicuramente il regalo più bello che Rukola potesse farsi per il suo primo anno di vita! Rukola ‘84 |
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