Dichiarazione Finale I.C.A.T.A. 1989

Diversi i punti interessanti, tanto per il cyber quanto per il "normale" essere umano, cio' che pero' piu' prepotentemente viene fuori e' la necessita' di poter accedere liberamente all'informazione, senza vincoli e limitazioni di nessun genere, ovviamente nel pieno rispetto delle liberta' altrui.

Noi Cittadini planetari e partecipanti alla FESTA GALATTICA DEGLI HACKERS e dell'ICATA 89 ad Amsterdam, abbiamo confrontato, durante tre giorni le nostre speranze e rispettivi scopi per l'avvenire. Profondamente turbati dalla prospettiva di una tecnologia dell'informazione e degli attori economici e politici scatenati da essa, senza controllo democratico ne' partecipazione popolare efficace, noi abbiamo risoluto che:

1) Lo scambio libero e senza alcun ostacolo dell'informazione sia un elemento essenziale delle nostre liberta' fondamentali e debba essere sostenuto in ogni circostanza. La tecnologia dell'informazione deve essere a disposizione di tutti e nessuna considerazione di natura politica, economica o tecnica debba impedire l'esercizio di questo diritto.

2) Tutta intera la popolazione debba poter controllare, in ogni momento, i poteri del governo; la tecnologia dell'informazione deve allargare e non ridurre l'estensione di questo diritto.

3) L'informazione appartiene a tutto il mondo, essa e' prodotta per tutto il mondo. Gli informatici, scientifici e tecnici, sono al servizio di tutti noi. Non bisogna permettere loro di restare una casta di tecnocrati privilegiati, senza che questi debbano rendere conto a nessuno del loro operato.

4) Il diritto all'informazione si unisce al diritto di scegliere il vettore di questa informazione. Nessun modello unico di informatizzazione deve essere imposto ad un individuo, una comunita' o una nazione qualsiasi. In particolare, bisogna resistere alla pressione esercitata dalle tecnologie "avanzate" ma non convenienti. Al loro posto, bisogna sviluppare dei metodi e degli equipaggiamenti cher permettano una maggiore convivialita', a prezzi e domanda ridotti.

5) La nostra preoccupazione piu' forte e' la protezione delle liberta' fondamentali; noi quindi domandiamo che nessuna informazione di natura privata sia stockata, ne' ricercata tramite mezzi elettronici senza accordo esplicito da parte della persona interessata. Il nostro obiettivo e' di rendere liberamente accessibili i dati pubblici, proteggere senza incertezze i dati privati. Bisogna sviluppare delle norme in questo senso, insieme agli organismi ed alle persone interessate.

6) Ogni informazione non consensuale deve essere bandita dal campo dell'informatica. Sia i dati che le reti devono avere liberta' di accesso. La repressione dei pirati deve divenire senza fondamento, alla maniera dei servizi segreti.
Parallelamente domandiamo che tutte le legislazioni, in progetto o gia' in applicazione, rivolte contro i pirati che non perseguono scopi criminali o commerciali, siano ritirate immediatamente.

7) L'informatica non deve essere utilizzata dai governi e dalle grandi imprese per controllare e opprimere tutto il mondo. Al contrario, essa deve essere utilizzata come puro strumento di emancipazione, di progresso, di formazione e di piacere. Al contempo, l'influenza delle istituzioni militare sull'informatica e la scienza in generale deve cessare.
Bisogna che sia riconosciuto il diritto d'avere delle connessioni senza alcuna restrizione con tutte le reti e servizi internazionali di comunicazione di dati, senza interventi e controlli di qualsiasi sorta. Bisogna stabilire dei tetti di spesa, per paese, per avere accesso a questi vettori di comunicazione di dati pubblici e privati. Si deve facilitare quei paesi senza una buona infrastruttura di telecomunicazione e la loro partecipazione nella struttura mondiale. Noi ci indirizziamo agli utilizzatori progressisti di tecnologie di informazione nel mondo affinche' socializzino le loro conoscenze e specializzazioni in questo campo con delle organizzazioni di base, al fine di rendere possibile uno scambio internazionale e interdisciplinare di idee e informazioni tramite delle reti internazionali.

8) Ogni informazione e' al contempo deformazione, il diritto all'informazione e' al contempo deformazione. Il diritto all'informazione e' al contempo inseparabilmente legato al diritto alla deformazione, che appartiene a tutto il mondo. Piu' si produce informazione, e piu' si crea un caos di informazione sempre piu' in rumore. La distruzione dell'informazione come del resto della sua produzione, e' il diritto inalienabile di ognuno.

9) Bisognerebbe sovvertire i canali regolamentari e convenzionali dell'informazione grazie a dei detournaments e dei cambiamenti surrealisti degli avvenimenti, al fine di produrre del caos, del rumore, dello spreco i quali, a loro volta, saranno considerati come portatori di informazione.

10) La liberta' di stampa deve applicarsi anche alle pubblicazioni tecno-anarchice, che appaiono in giro, per reclamare la liberazione dei popoli, la fine delle tirannie della macchina e del sistema sugli uomini.

(tratto da: "Cyberpunk - Antologia", AA.VV, 1990 ShaKe Edizioni Underground, Milano pagg. 107-108; originale su "Terminal", n.47, 1989, Parigi)