Pink Week: proclama, manuale d'uso e appello.

 

 

Cambiare la politica? Facciamo una provetta.

Se la legge sulle TRA vi fa venire la nausea, se vi è indifferente ma potreste pensarci, se pensate che la legge del desiderio sia l’unica che conta, e anche se pensate solo a divertirvi, c’è un’occasione da non perdere. La Pink Week. Questa settimana mettetevi addosso un segno rosa e sfoggiate il vostro roseo ottimismo.

Tutt@ vogliamo un futuro più roseo! E quindi cominciamo a costruirlo. Niente soldi in borsa ma borsette rosa! Niente calce e mattoni ma più smalto, naturalmente rosa! Facciamo tutto rosa, facciamo affiorare il rosa che e’ in noi. Il pensiero rosa e’ applicabile a tante occasioni di mondanissima protesta, e’ uno scudo invisibile che protegge da oggetti contundenti di ogni sorta. Si insinua nell’etere come un profumo, cattura il nervo ottico come un fascio di luce nella penombra. Con un semplice gesto rosa è possibile conquistare il centro della scena. Empowerpink. E, dal centro della scena, affrontare il centro della questione. La libertà. Solo quella ci garantisce un futuro più rosa.

Ora: tra un calcio di rigore e un colpo di calore, e’ passata una legge che vorrebbe riporre i nostri corpi negli sgabuzzini neri del controllo. Con quanto legiferato in merito alle tecniche di riproduzione assistita, si insinua che noi donne siamo bel contenitore per quello che - parole di Sirchia! – e’ un patrimonio della collettivita’: la prole. Che ha più diritti del contenitore, è ovvio. Anche solo al suo stato embrionale. Tutto cio’ ci fa onestamente ridere e non basta certo una legge per farci tornare indietro di cent’anni. Tuttavia, per rispetto di tutte le opinioni, e’ bene ascoltare quella pulce che ci parla nell’orecchio. Ad esempio: può venirvi voglia di chiedere un giusto aumento di stipendio sapendo che un embrione ha più diritti di voi?

In parole semplici, se vogliamo che la voglia di ridere duri a lungo, una protesta e’ d’obbligo, oltre che â la page. Quindi, nella attesa di un referendum abrogativo (per la scheda Sì chiediamo già da ora il colore rosa), non ci resta che tenerci allegr@ con la Pink Week. Ovvero: l’impegno non è poi così impegnativo. A meno che il rosa non vi sbatta in faccia. Durante la Pink Week sfoggiamo su di noi quanto di piu’ roseo c’e’ in noi. Capelli, unghie, palpebre labbra, abitino o cravatte. Indossiamo una cosa rosa. Scriviamo sui muri, appendiamo coccarde rosa sulle porte della città. Beviamo grappa di rose. Ognun@ con la sua testa, ma in tant@, tantissim@, per dire che tutto questo oscurantismo, oltre a coprire di ridicolo la solita politichezza dell’italietta, è proprio fuori moda.

Sopra di noi, a vegliare sul grande spettacolo rosa, Spider Mom. La mamma ragna, venuta per il nostro roseo futuro a insegnarci un nuovo stile di tessitura: la rete. Se una la disfa, un’altra continua! Venite, in rosa, a conoscerla allo street rave di Bologna il 29 giugno. Poi continuate ad essere in rosa e a riconoscere tutt@ quelle che, come voi, confidano in un roseo presente e un piu’ roseo futuro.

Dal 29 giugno al 6 luglio a Bologna Pink Week. Per un futuro piu’ roseo.