Il 30 Giugno 2001, 3000 donne colorano le vie
del centro di Bologna riappropriandosi simbolicamente degli spazi
che da destra a sinistra
vengono sottratti alla vita, alla salute e alla politica delle donne.
Molta musica, molta ironia, poco antagonismo, molta affermazione.
E' in quel momento e con queste modalità che nasce il progetto
Sexyshock.
Sexyshock è un laboratorio di comunicazione aperto alle donne
e uno spazio pubblico di discussione ed elaborazione. Sexyshock e'
dunque un progetto di ricerca, ma e' anche un luogo. Uno spazio pubblico
dove riunirsi, dove archiviare materiale, un punto informativo in
cui rendere visibili e fruibili i percorsi delle donne e un laboratorio
sulla sessualità.
Nato
all’interno di uno spazio autogestito
il 1° dicembre 2001
(il Teatro Polivalente Occupato di Bologna), Sexyshock oggi
ha sede nello spazio di Betty&Books (Via
Rialto 23, Bologna), un negozio di sextoys, libri e oggetti di design
e da collezione che è nato dalla sinergia tra le idee e le
pratiche di Sexyshock e quelle della cooperativa Ibiscus, una cooperativa
nata da una Betty e da altre persone, nel tentativo di mettere a
valore riflessioni e sensibilità acquisite e ricavarne di
che vivere.
Sexyshock, nell’orizzonte di una tale evoluzione, continua
il suo percorso disperimentazione in quanto rete di donne (ma
non solo), che (inter)agisce con il pink/queer activism,
e che sviluppa, in quanto laboratorio di comunicazione, riflessioni
ed azioni nei campi della sessualità (come
terreno di sperimentazione e di rivendicazione), della "sicurezza
urbana” (da un
punto di vista di genere con campagne informative contro la violenza
sulle donne), dell’accesso
alle tecnologie e biotecnologie, del lavoro precario
e sessuale e delle produzioni culturali al
femminile. Il lavoro sviluppato da Sexyshock in questi campi è orientato
soprattutto all’analisi
e all’intervento
sugli immaginari collettivi contemporanei, e parte dall’interrogare
i cambiamenti, le percezioni e, soprattutto, i desideri della nostra
generazione di donne.
Sexyshock si muove sul territorio di Bologna (e Provincia!), in Italia
come in Europa in modo molto trasversale ai luoghi e alle appartenenze
politiche, per questo lo si può incontrare ed ascoltare
in posti e situazioni con persone molto diverse tra loro, per vissuti,
percorsi, genere e generazioni .