Il progetto macho free zone contro la violenza sulle donne é
un progetto pilota che lavora sul territorio bolognese rilanciando
la SICUREZZA come campo d’azione importante.
L'idea del progetto nasce da una campagna lanciata da Women
lobby, un portale web di associazioni di donne, che promuove
progetti europei di lavoro e ricerca tra donne e per le donne.
L’invito di wl è quello di costruire sui propri territori
spazi sia fisici che di relazione ”liberati dallo stupro”
ovvero laboratori o campagne che pongano in atto ragionamenti ed azioni
attorno al tema della violenza e che attraverso questo lavoro aprano
spazi di agibilità e di libertà per le donne.
Il ragionamento del progetto sexyshock attorno alla violenza è
partito soprattutto dal tema della vivibilità e della sostenibilità
urbana e da una riflessione critica sulla violenza come problema di
controllo sociale.
Violentata, violenza, violentatore, subire violenza… tutto il
linguaggio a disposizione per raccontare una violenza o una sventata
violenza solitamente chiama in causa un bruto ,una donna indifesa
ed un eroe di varia natura (… poliziotto, piuttosto che amico
o padre o passante)e si tratta di un universo linguistico e di immaginario
sociale che sottrae totalmente alle donne la possibilità di
essere soggettività attive in una cosa che di fatto mette brutalmente
in gioco il nostro corpo, la nostra dignità, la nostra libertà
personale nel viverci la città e chi più ne ha più
ne metta.
macho free zone pone la gestione simbolica e materiale della sostenibilità
cittadina per le donne al centro del progetto utilizzando una campagna
di sensibilizzazione finalizzata a immaginarsi e immaginare
le altre donne non più esclusivamente come “a rischio
di violenza”, ma come donne responsabili delle altre donne e
in grado di evitare possibili violenze.
Pensare la campagna stessa come momento di costruzione di punti macho-free-zone
a bologna ovvero riabilitare e rivitalizzare zone pubbliche a partire
da chi quel posto lo attraversa: le donne come soggetti attivi capaci
di creare relazioni in grado di migliorare la qualità della
vita cittadina.
La campagna lavorerà su binari paralleli al fine di coinvolgere
tutte le donne della città, con le forme e i modi consueti
di Sexy Shock, che contamina e innova i linguaggi utilizzando svariate
forme di comunicazione (dalle forme artistiche ai momenti di dibattito
a quelli semplicemente ludici):
*
campagna grafica di sensibilizzazione (manifesti, flyers,
ma anche fischietti)
* una Street Investigation per costruire
una mappa sui luoghi a rischio nella città.
* Coinvolgimento di luoghi pubblici (dal locali,
alle piazze, ai quartieri ecc.)
con banchetti, materiale informativo, ma anche performances, video
installazioni etc
* una Rassegna itinerante al femminile
dove si utilizza la forma artistica come principale veicolo di comunicazione
dove il femminile è raccontato nella ridefinizione creativa
di nuove prospettive e nella riappropriazione di immaginari possibili.
* Seminari di riflessione, incontro
e confronto con le competenze specifiche delle reti di donne e delle
altre progettualità sulla sicurezza già coinvolte in
questi anni sul territorio bolognese.
* Corsi di formazione e autodifesa
nei quartieri e nelle scuole