LA RIVOLUZIONE ACIDA
M.Guarnaccia
La rivoluzione psichedelica rappresenta una delle ultime grandi utopie
collettivistiche del Novecento, anche se ciò che proponeva non era la
collettivizzazione dei mezzi di produzione ma quella della coscienza. Un
movimento filosofico e sociale, particolarmente inverosimile e decisamente
spettacolare, che propugnava per ogni essere umano il diritto di gestire in
prima persona il proprio sistema nervoso e il diritto universale di
accedere a stati modificati di coscienza. In perfetta sincronia con gli
ideali libertari e egualitari del periodo, esaltava la possibilità che
l'umanità giungesse un rapporto più intimo e meno conflittuale con la
propria psiche, i propri simili e con madre natura. Un movimento che per
l'impresentabilità dei suoi leader e per le sue cattive frequentazioni non
è mai stata preso particolarmente sul serio. Questo non ha impedito che le
sue idee influenzassero (più di quanto comunemente si creda) diversi
settori del mondo culturale e scientifico. Cinema, musica, moda, arti
visive, fumetto, teatro, psicoterapia, cibernetica, matematica quantistica,
prima o poi hanno dovuto fare i conti con una "nuova" percezione della
realtà in cui viviamo. L'uso di sostanze psicoattive in occidente non era
certo una novità assoluta, ma era sempre stato limitato a ristretti ambiti
esoterici (vedi le esperienze di Alisteir Crowley e dei suoi seguaci con la
mescalina) o artistici (specialmente vivace nell'avanguardia francese, da
Antonin Artaud a Henry Michaux, per non parlare del gruppo Le Grand Jeu
capitanato dall'enfant prodige René Daumal). Nello stesso mondo
scientifico, lo studio delle sostanze in grado di modificare la coscienza,
era un elemento poco più che folkloristico. La rivoluzione psichedelica,
come la conosciamo noi, quella che si accompagnava tumultuosamente per le
strade a braccetto con il rock'n'roll, prende le mosse dalla Svizzera;
questa volta non da un cabaret o dal covo di un espatriato (come nel caso
di altre due rivoluzioni incubate dal suolo elvetico, quelle dada e quella
leninista) ma da un laboratorio della casa farmaceutica Sandoz a Basilea.
Nel 1943, nel pieno degli orrori della Seconda Guerra Mondiale, un giovane
chimico, Albert Hofmann, stava compiendo degli esperimenti sull'ergot, un
fungo parassita della segale, dalla cui manipolazione aveva già tratto due
specialità farmaceutiche di successo: la metergina (antiemorragico ad uso
ginecologico) e l'hidergina (antidolorifico ad uso geriatrico). Durante
l'operazione assorbe involontariamente, attraverso la cute del dito, una
goccia della variante n°25 della soluzione da lui sintetizzata nel 1938 e a
cui non aveva ancora trovato un utilizzo. (La sigla con cui ha battezzato
la soluzione, "LSD", acronimo delle parole tedesche che definiscono la
dietilamide dell'acido lisergico, diventerà uno dei marchi più conosciuti
dalla gioventù mondiale dall'avvento della Coca Cola e prima della comparsa
della Nike). Hofmann vede la realtà assumere un aspetto decisamente
insolito, incuriosito decide di ripetere l'esperienza qualche giorno dopo,
assumendo ciò che ritiene sia una dose leggera (25 milionesimi di grammo) e
si ritrova, come l'Alice carrolliana, dall'Altro Lato dello Specchio.
L'interazione dell'ergot con la mente umana non era certo una novità . Lo
scienziato elvetico aveva inconsapevolmente riaperto una linea diretta e
sconnessa con la Mente Vegetale del Pianeta, oltre le Porte della
Percezione, utilizzando una sostanza psichedelica, un procedimento che la
cultura occidentale aveva abbandonato da tempo ma che in alcune societÃ
"primitive" continuava ad essere utilizzato ininterrottamente sin dal
neolitico. L'ergot era presente nella Grecia classica, tra gli ingredienti
del kikeon, la magica pozione assunta dagli iniziati dei Misteri Eleusini;
nel Medioevo era utilizzato dalle streghe, le ultime seguaci della DivinitÃ
Femminile in Europa. Il primo viaggio psichedelico (trip) di Hofmann non ha
nulla di eroico, anzi assume un tono farsesco, alla monsieur Hulot, quando
al culmine dell'effetto della sostanza decide di tornare a casa in
bicicletta. Dopo le prime esperienze, il chimico si rende conto di avere
tra le mani un mezzo in grado di offrire all'uomo moderno, figlio della
società materialista e a digiuno di sacro, una brusca scorciatoia per
raggiungere quel tipo di esperienza spirituale inseguita con ardore dai
grandi mistici, raggiungibile solo a prezzo di lunghi e laboriosi anni di
sacrifici e auto-disciplina. Scopre di esser entrato in contatto con
qualcosa in grado di modificare la coscienza in modo estremamente potente,
e questo lo spinge ad approfondire la sua ricerca sul versante umanistico,
trasformandosi da scienziato in alchimista, ampliando i suoi interessi
dalla manipolazione della materia alla liberazione dello spirito. Sulla sua
strada trova altri curiosi personaggi, come il banchiere americano Gordon
Wasson e il micologo francese Roger Heims, che già da tempo stanno
investigando i nuovi promettenti territori della psiche, battendo il mondo
alla ricerca di funghi psicoattivi. Grazie a loro Hofmann parteciperà ad
una cerimonia coi funghi psilocibinici presso la famosa curandera
messicana, Maria Sabina. Mentre il chimico era occupato a introdurre con
cautela la sua scoperta in un ristretto ambito scientifico e intellettuale
in Europa, la CIA e il KGB seguivano con attenzione i progressi della
ricerca. Finita la guerra mondiale, i servizi segreti delle due grandi
potenze erano a caccia di nuovi strumenti per combattere la Guerra Fredda e
l'LSD rientrava perfettamente nel novero delle armi invalidanti. Hofmann,
contattato direttamente dalla Divisione Guerra Chimica dell'Esercito degli
Stati Uniti, si rifiutò di collaborare e fece pressione sulla Sandoz che
forniva ai ricercatori occidentali la sostanza, affinché disattendesse le
richieste americane. Gli statunitensi bypassarono il problema
producendosela direttamente a casa loro. Oltrecortina se ne occupò la Spofa
un'azienda con sede a Praga (città in cui l'alchimia è da sempre di casa)
che mise in atto una produzione su vasta scala. Le sperimentazioni in
Cecoslovacchia, svoltesi all'Istituto Psichiatrico di Praga e dirette dai
dottori Hanzlicek e Roubicek, coinvolsero personaggi come lo psicologo
Grof, il commediografo Havel (attuale presidente della repubblica ceca) e
alcuni quadri del partito comunista che in seguito avrebbero dato vita alla
Primavera di Praga. La CIA nel 1953 iniziò in America un progetto
denominato MK-ULTRA (ultra controllo della mente) emanazione diretta del
piano Bluebird ereditato dai nazisti (che già usavano la mescalina sui
prigionieri del campo di concentramento di Dachau per provocare
modificazioni sul comportamento umano). Per nulla interessata alle qualitÃ
mistico-spirituali delle sostanze psichedeliche, l'agenzia governativa
sponsorizzò una serie di ricerche sulle potenzialità dell'LSD in strutture
ospedaliere e istituzioni universitarie. Migliaia di cavie entusiaste
accorsero nei laboratori per lanciarsi in una scommessa con la propria
sanità mentale (tra i tanti c'era anche un certo Jim Morrison che firmava i
moduli richiesti per accedere ai test con gli pseudonimi Fred Nietzsche o
Art Schopenauer). Oltre agli esperimenti con soggetti consenzienti - come
gli aspiranti astronauti - il governo non esitò a somministrare il prodotto
di nascosto a gruppi di militari di leva, malati di mente, cittadini
comuni. Psicologi, psichiatri e neurofisiologi si dimostrarono subito
entusiasti dei poteri degli psichedelici, in essi videro uno strumento
utile per giungere a chiarire il mistero del funzionamento della mente
umana. Li usarono, con buoni risultati, per curare la schizofrenia,
l'alcoolismo, la paura della morte nei malati terminali, la frigidità , la
recidività dei criminali e anche come supporto nelle sedute di analisi
(entusiasticamente apprezzate da personaggi come Cary Grant). Le "nuove"
sostanze conquistarono anche l'interesse di un ristretto cenacolo di
distinti intellettuali di mezza età che con molta posatezza li consumavano
nei loro salotti, inserendoli in un contesto di studio e di dotte
speculazione filosofiche (vedi Ernst Junger, Aldous Huxley, Robert Graves,
Alan Watts). È dalla loro esperienza che nasce, alla fine degli anni
Cinquanta, il movimento psichedelico (da psiche, anima, e delos, rivelare,
parola inventata dal dottor Osmond, già promotore di terapie antialcoolismo
a base di LSD in Canada e "pusher" ufficiale di Huxley). La faccenda
assunse una piega assolutamente imprevedibile quando la sostanza prese la
strada delle Nuove Boemie metropolitane e finì nelle mani di adolescenti in
piena esplosione ormonale. La nuova specialità farmaceutica si adattava
perfettamente ad una generazione inquieta e "pronta ad uscire", offrendole
lo spunto di considerare le cose da un altro punto di vista. Una visione
altra rispetto a quella comunemente accettata, che portò inesorabilmente a
scombinare i ruoli, mettere in discussione schemi sociali consolidati, non
dar nulla per scontato, fare apparire ridicolo e superfluo ogni tipo di
autorità . Le autorità statunitensi,proprio in quegli anni, si stavano dando
da fare per dimostrare la propria idiozia criminale contro un popolo di un
lontano paese asiatico di cui nessuno aveva mai sentito parlare, il Vietnam
(vi suona familiare come evento?). Rozzi cowboys hitech contro tristi
mandarini stalinisti che riducono in polpette un luogo benedetto da una
natura e una cultura incomparabili. Nel 1961 muore il primo americano in
Vietnam, uno dei consiglieri militari mandati laggiù da Kennedy per
istruire i locali contro il pericolo del comunismo. 1965: Johnson spedisce
centomila marines e inizia l'escalation militare che si concluderà dieci
anni dopo con una fuga ingloriosa, un paese devastato, tre milioni di
vittime vietnamite e cinquantamila americane. Età media dei soldati
americani spediti a combattere: diciannove anni. La prima guerra persa non
sui campi di battaglia ma sugli schermi televisivi. Un conflitto servito
puntualmente coi notiziari della sera mentre gli americani erano seduti a
tavola. Attraverso il tubo catodico ingolfato dall'imbecillità del
consumismo, si facevano strada quotidianamente le immagini insostenibili di
vite umane fatte a pezzi, di soldati smarriti, di donne e vecchi
terrorizzati, di bonzi che si davano fuoco per protesta. Per i ragazzi la
guerra era una dimostrazione ulteriore e definitiva della volgare
insensatezza del potere, e fu l'elemento decisivo che li spinse a rifiutare
il contratto sociale, in un'atmosfera elettrica illuminata dai bagliori
delle esplosioni del napalm, dai lampi psichedelici e dalle fiamme delle
cartoline precetto incendiate pubblicamente davanti agli uffici di
reclutamento di tutta America. La rabbiosa poesia Una maledizione per gli
uomini bianchi di Washington, Pentagono scritta nel 1968 da un autorevole
antesignano della coscienza ecologista, il poeta beat Gary Snyder, è di per
sé un manifesto programmatico per i ragazzi che stavano varcando il
Rubicone sociale e neurologico. Snyder invita i suoi giovani compatrioti a
braccare con fermezza l'uomo bianco che hanno nel cuore, a distruggere
l'americano, il cristiano per lasciare ai propri figli "Capo Giuseppe, le
mandrie di bisonti, Ishi, lo sparviero, gli abeti, il Buddha, i loro stessi
corpi nudi, che nuotano e danzano e cantano (...) per richiamare in vita
l'America, l'erba e i torrenti". È l'inizio di un'opera di deprogrammazione
spietata e frenetica, per ricominciare da capo. I giovani americani (ed in
seguito europei) si impegnano a fondo per disimparare i valori sociali
comunemente accettati attraverso l'uso di droghe psichedeliche. Nulla è
recuperabile e la risposta è "drop out": abbandonare la casa, la scuola, il
lavoro, l'esercito; affrontare selvaggiamente e pericolosamente la vita,
con il compito ambizioso, ingenuo e arrogante di spogliarsi totalmente
dalla cultura ricevuta, rimettere in causa tutte le relazioni tra oggetto e
oggetto, tra forma e significato, tra individuo e individuo, tra cuore e
cuore. Diventare degli atleti psichici pronti ad assecondare la mutazione e
trasformarsi. Aprirsi a tutto ciò che appare nuovo, paradossale,
inautorizzato, inaudito, mai provato. Verso il paradiso o verso il campo di
battaglia, in prima linea contemplando smarriti galassie ferite, oceani
avvelenati e foreste defoliate. Per tornare ad essere quel tenero uomo, la
cui carne/ risponde a una carezza, i cui occhi/ sono fiori che fissano le
stelle/ la cui musica supera la musica degli uccelli/ il cui riso eguaglia
il riso dei cani,/ il cui intelletto esprime disegni/ più belli della più
intricata ragnatela cantato dalla poetessa Denise Levertov. È un movimento
che dichiara la propria secessione dal mondo conformato. È un effetto
collaterale non previsto dalla CIA che attraverso l'LSD si aspettava uno
strumento di controllo e non uno di liberazione; chi voleva solidificare il
mondo da lì a poco se lo sarebbe visto fluidificare e schizzare via sotto
gli occhi. Riguardo alla storia della diffusione della sostanza, c'è anche
da tenere presente la lettura radicalmente diversa offerta da altri
studiosi. Secondo loro il Vaso di Pandora dell'LSD non si aprì
spontaneamente, ma a seguito di una macchinazione della CIA per controllare
e distruggere le avanguardie creative del paese. L'agenzia governativa
avrebbe guidato e monitorato nell'ombra l'intero movimento, provocando
molte "perdite" tra i viaggiatori, lasciando gente incastrata tra metafore
e detriti cosmici. Il musicista Frank Zappa affermava che "in giro ci sono
troppe persone con il cervello guasto, bruciato. Il Governo ha compiuto
degli esperimenti piuttosto pesanti negli anni Sessanta con certi giovani
di San Francisco per accertare il potere dell'LSD e di altre droghe
sintetiche". Ma andiamo avanti per gradi. Alla base dell'uscita dell'LSD
dai laboratori e della sua introduzione nella strada, troviamo due
personaggi antitetici: un dottore in preda ad una incontenibile
esibizionismo (Timothy Leary) e un beatnik avventuroso (Ken Kesey).
IL DOTTORE MATTO
Leary era uno psicologo clinico a capo di un importante progetto di ricerca
sulle sostanze psichedeliche presso l'Università di Harvard (coadiuvato dal
dottor Richard Alpert). Dopo aver provato personalmente il prodotto, si era
buttato anima e corpo nell'impresa di promuovere una nuova religione
fondata sul sacramento chimico, sostenuta da un'infarinatura di filosofie
orientali e molto avanspettacolo. ("Ascolta! Svegliati! Tu sei Dio! Inciso
nel tuo apparato cellulare porti il piano divino! Ascolta! Assumi questo
sacramento! Vedrai! Riceverai la rivelazione! La tua vita sarà cambiata!
Rinascerai!"). La sua imbarazzante effervescenza e la decisione di
pubblicizzare ai massimi livelli l'LSD, gli misero contro sia le autoritÃ
(Nixon lo elevò al rango di "uomo più pericoloso degli Stati Uniti") che i
saggi del movimento psichedelico (Hofmann e Huxley non gli perdonavano il
fatto di aver "rivelato il segreto"; Huxley stesso arrivò a definirlo un
"cretino"). Per comprendere l'approccio di Leary è necessario fare alcune
considerazioni sulla natura ideologica dell'America. Per un americano il
concetto stesso di élite ha una connotazione estremamente negativa,
qualsiasi tipo di esperienza deve essere alla portata di tutti. La
democrazia americana non può tollerare "prìncipi". Leary voleva togliere il
"giocattolo psichedelico" dalle mani degli intellettuali europei che si
crogiolavano in una "visione sciamanica da gentlemen" e offrirlo al popolo.
Non bisogna dimenticare che gli Stati Uniti sono una nazione fondata dai
Padri Pellegrini, fondamentalisti protestanti in fuga dall'Inghilterra per
motivi religiosi. Gente altamente motivata nelle proprie azioni, forti
nella loro certezza di essere portatori di una verità incontrovertibile. La
spinta verso l'evangelizzazione è un prodotto consequenziale di questo
atteggiamento. È comprensibile quindi che alcuni esponenti dell'ala
americana del movimento psichedelico, dopo aver preso l'LSD, si siano
sentiti in qualche modo "chiamati" a diffondere la buona novella (vedi
Cappy Hubbard, ex agente segreto, proprietario di miniere d'uranio, che
"dopo aver visto Dio" diventò uno dei più zelanti diffusori della
sostanza). Per questo motivo all'inizio della "rivoluzione acida",
l'estendersi a macchia d'olio dell'uso della sostanza è stata, più opera di
missionari che di spacciatori. Leary cacciato da Harvard, fonda la IFIF
(International Federation for Internal Freedom) tenta quindi di stabilirsi
prima in Messico con un seguito di discepoli e poi a Millbrook, NY, dove il
rampollo di una ricca famiglia di petrolieri gli mette a sua disposizione
la sua magione (l'ex psicologo aveva un vero talento nel coinvolgere nelle
sue attività gente dell'alta società ). Millbrook, battezzata Castalia in
omaggio a Herman Hesse, diventa il prototipo di comunità psichedelica,
richiama artisti, menti creative, appassionati di occultismo e filosofie
orientali, e mette in pratica le fantasie che Huxley aveva descritto nella
sua opera The Island. Le sedute con l'LSD vengono tenute in un ambiente
preparato, in atmosfera protetta, con buona musica, buon cibo, comodi
tappeti e cuscini, proiezioni di diapositive di opere d'arte, candele
accese, incensi, drappi e tende colorate, tra meditazione ed esercizi yoga.
Huxley, l'intellettuale, il filosofo oxfordiano era dell'idea che le
sostanze trascendentali dovessero venir utilizzate in un contesto esoterico
- così come erano sempre state usate nelle culture tradizionali - fuori
dalla portata delle masse e dalla rapacità degli psichiatri alla moda
(quelli che ormai chiedevano 100$ per introdurre le stelle dello
showbusiness all'LSD). L'autore inglese sapeva benissimo che prima o poi si
sarebbe scatenata l'inevitabile reazione da parte dei "menager della
coscienza - dal Vaticano ad Harvard - in affari da lungo tempo, che non
hanno alcuna intenzione di rinunciare al loro monopolio". Parole
preoccupate e profetiche rispetto a quello che sarebbe avvenuto in seguito.
Quando Huxley muore nel 1963 (e nel momento del trapasso chiede il
"sacramento", il farmaco-moksha, per affrontare il viaggio, mentre la
moglie gli legge un passo del Libro Tibetano dei Morti) Leary col suo
carisma diventa la personalità più in vista della nascente cultura
psichedelica. Si guadagna il titolo di "profeta dell'acido" e magnetizza su
di sé tutta l'attenzione dei media. Rilascia continuamente interviste, fa
opera di proselitismo con conferenze, dischi, dibattiti televisivi e libri
(The Politics of Ecstasy, The Psychedelic Experience, una guida al
"viaggio" basato sul Libro Tibetano dei Morti); conia un motto che sarÃ
assunto come mantra dalla scena hippie: Tune In, Turn On, Drop Out ovvero
"Accenditi, sintonizzati, esci dal sistema". Come se non bastasse va a
raccontare ai quattro venti quello che la vecchia guardia psichedelica
aveva tenuto accuratamente nascosto: l'LSD può stimolare la coscienza
politica e il comportamento sessuale. Il sistema naturalmente non apprezza
le sue iniziative e affila le armi in attesa della resa dei conti. Il
dottore verrà incastrato qualche anno dopo con l'accusa di possesso di
marijuana - una tecnica che verrà adoperata con efficiente malvagità contro
i ragazzi del movimento. Appellandosi alla libertà di culto sancita dalla
costituzione, Leary dà vita alla League for Spiritual Discovery (LSD),
tentando di farla riconoscere dal punto di vista legale come una Chiesa.
Questo avrebbe permesso (come succedeva per la Native American Church)
l'uso dell'LSD come sostanza sacramentale. Nel frattempo nella West Coast
era in corso un esperimento parallelo lanciato da Ken Kesey, un
frequentatore della scena beatnik di Palo Alto, California, che aspirava a
fare lo scrittore.
GLI ALLEGRI BURLONI
Ken Kesey è un ex-campione di lotta libera, originario di una sperduta zona
rurale dell'Oregon, che ha studiato alla Stanford University. Nel 1959 si
offre da cavia volontaria in un ospedale di Menlo Park (parte di un network
di istituti legati all'Esercito) per testare le droghe psicomimetiche (LSD,
mescalina e Ditran). Elettrizzato dall'esperienza si fa assumere come
inserviente nel reparto psichiatrico dello stesso ospedale per poter
accedere direttamente ai depositi della farmacia (da cui si procurerà le
dosi da distribuire agli amici beatnik). Dai suoi trip con la mescalina
durante il turno di notte, uniti al lavoro tra i "matti" e i "sani",
scaturisce il suo primo e fortunatissimo romanzo One Flew Over the Cuckoo's
Nest, pubblicato nel 1962 è dedicato allo psichiatra che l'aveva iniziato,
"a chi mi ha detto che i draghi non esistono per poi condurmi dritto nella
loro tana". Il libro, un'esplicita denuncia della violenza esercitata dal
sistema contro l'individuo nelle istituzioni coercitive, avrà un successo
clamoroso, vende milioni di copie, suscita l'entusiasmo di Hollywood che se
ne assicura i diritti e fa di Kesey un uomo ricco. Il film diretto da Milos
Foreman uscirà negli anni Settanta e sarà ben accolto dal pubblico e dalla
critica (film che tra l'altro sancirà definitivamente la popolarità di Jack
Nicholson, uno dei tanti attori iniziati all'LSD dal proprio psichiatra).
Con i soldi guadagnati Ken Kesey acquista un ranch in mezzo ai boschi a La
Honda, vicino Palo Alto, che diventerà il contraltare ricreativo di
Millbrook nel campo delle sperimentazioni psichiche. L'approccio dello
scrittore e della banda che si ritroverà accanto, i Merry Pranksters (gli
allegri burloni, un gruppo di giovani californiani perfetti prototipi
hippie) è molto differente da quello di Leary. Ken Kesey puro uomo di
frontiera americano, insofferente ai recinti e agli steccati, aveva
inaugurato la "terza via" di utilizzo dell'acido (che al tempo è bene
ricordarlo era ancora legale) quella "avventurosa", lontana sia dai
laboratori e dagli studi psicanalitici che dalle sedute meditative con
incensi e letture di testi induisti. Agli Allegri Burloni non interessavano
i tour operator scientifici e spirituali, non volevano razionalizzare la
faccenda, ma semplicemente affrontare il viaggio nello spazio interiore
nello stesso modo in cui i loro antenati si erano aperti la strada
attraverso un continente nordamericano ancora selvaggio. Tra i tanti tipi
strambi che saranno calamitati dal ranch troviamo una vecchia conoscenza
della beat generation: il fantasmagorico Neal Cassady, fresco di San
Quintino dove era stato rinchiuso per due anni per possesso di marijuana. I
padri fondatori della beat generation sulla soglia della nuova alba
psichedelica si erano divisi. C'era chi si era buttato con entusiasmo nella
nuova scena (Allen Ginsberg e Neal Cassady) chi si era ritratto seccato
(Jack Kerouac e William Burroughs) e chi era rimasto indifferente (Gregory
Corso). Anche Ginsberg, sempre disponibile a nuove esperienze, aveva fatto
da cavia in un programma governativo e dopo un primo approccio negativo in
laboratorio tra elettrodi e camici bianchi aveva conosciuto Leary, traendo
giovamento dai suoi metodi. Interviene nell'accesa polemica che circonda la
sostanza proclamando che, tutti gli individui al di sopra dei 14 anni e in
buona salute, debbano provare almeno una volta nella vita l'LSD. Per il
barbuto profeta beat - che diffonde l'uso degli psichedelici nel Greenwich
Village di New York tra le figure prominenti della scena artistica e
musicale - l'acido è un'arma nella guerriglia psichica contro lo status
quo, è la panacea per guarire il mondo da tutti i suoi mali, l'unica
maniera per far cambiare tema all'America, risparmiandole "omicidi di
massa, incrostazioni di macchine e metalli inorganici, violente tempeste di
smog". Mentre Neal Cassady inserisce senza problemi nella sua dieta
farmacologica ciò che chiama "la Roll's Royce delle droghe", Jack Kerouac
rimane fortemente scettico e durante una seduta con Leary, per nulla
colpito dagli effetti psichedelici continua a buttare giù un whiskey dopo
l'altro e pronuncia la famosa omelia beat "Non si può imparare a camminare
sull'acqua in un giorno solo". Burroughs dall'alto della sua autorità nel
campo, non si lascia prendere dall'euforia sviluppatasi intorno al "farmaco
miracoloso" e ricorda agli entusiasti che qualsiasi stato mentale provocato
dalla chimica può essere replicato in altri modi. Torniamo al ranch di La
Honda, trasformato in un campo giochi psichedelico dagli Allegri Burloni,
con tanto di amplificatori appesi in giro per i boschi che diffondono
musica rock. Nell'estate del 1964 Kesey e i suoi decidono di intraprendere
una traversata intercontinentale, dal Pacifico all'Atlantico, per
"rimescolare le carte dell'America" e per "fermare l'imminente fine del
mondo". L'idea è quella di promuovere la nuova coscienza lungo la strada e
ha come obiettivo finale Millbrook, per unire le forze con l'altra anima
evangelica della rivoluzione. Acquistano un vecchio scuola bus, gettano via
tutti i sedili e lo trasformano in una dimora ambulante di stile
circense-dadaista, con carrozzeria dipinta alla Pollock in una cacofonia di
colori fosforescenti. Lo battezzano "Furthur" (Più Oltre) e lo stipano di
microfoni, casse acustiche, registratori, strumenti musicali, cineprese e
un bidone di aranciata corretta con acido lisergico da cui attingere
liberamente. Al volante dello strano automezzo prende posto Neal Cassady,
l'uomo capace di parlare con tre persone contemporaneamente senza perdere
il filo mentre fa l'amore, mangia un gelato e guida. A bordo inizia un
party non stop con tredici persone crepitanti di energia, vestite con
strani costumi che filmano qualsiasi cosa succeda (sprecando chilometri di
pellicola) mentre percorrono coast to coast il continente. L'avventura che
marcherà il passaggio dallo stile beat a quello hippie, passerà alla storia
grazie al libro The Electric Kool Acid Test di Tom Wolfe e verrÃ
addirittura omaggiata dai Beatles con un film sconclusionato, Magical
Mystery Tour, dagli Who con l'album Magic Bus , dai cartoni animati di
Scooby Doo dove apparirà un furgone VW chiamato Mystery Machine. Il "magic
bus", replicato in mille modelli psichedelicizzati, diventerà una visione
comune su tutte le rotte della migrazione hippie, dai pop festival alle
sperdute vallate himalayane. Al ritorno in California, gli Allegri Burloni
vengono contattati da un certo Augustus Owsley Stanley III, erede di una
delle famiglie più in vista del Kentucky, appassionato di chimica e di
elettronica appena convertito al potere dell'LSD (e inevitabilmente
convinto che bisognasse "accendere" il mondo intero). Owsley, che aveva
impiantato a Berkeley un attrezzatissimo laboratorio clandestino per la
fabbricazione del carburante psichico, offre i suoi servigi al gruppo che
inizia subito a scatenarsi, allestendo degli spettacolari happening
multimediali, chiamati Acid Test lungo la costa californiana. Eventi in cui
viene somministrata a tutti i partecipanti una tazza di aranciata corretta
con l'LSD. A far da colonna sonora ai chiassosi eventi, dove si sperimenta
un'inedita forma di intrattenimento a base di luci e proiezioni (il light
show) arriva una band sconosciuta che suona blues elettrico, i Warlocks
(che poi cambieranno il nome in Grateful Dead). Gli Acid Test, superati
brillantemente da diverse migliaia di persone, culminano nel gennaio del
1966 con un party della durata di tre giorni, il Trips Festival, che si
svolge a San Francisco. A quel punto la carriera psichedelica di Kesey
subisce una brusca interruzione con l'arrivo della lunga mano della legge.
La situazione di La Honda è costantemente ad un passo dal disastro,
l'assurdità è la regola della casa, si arriva persino ad invitare una banda
di trucidi Hell's Angels per introdurli alla rivoluzione psichedelica. Le
autorità non possono fare granché dato che tutto si svolge all'interno di
una proprietà privata e l'LSD è ancora legale, ma l'acido non è la sola
droga consumata da quell'accozzaglia di gente in costume. Kesey, come è
successo a Leary, viene arrestato per possesso di marijuana, fugge in
Messico per evitare il processo, poi torna in incognito per partecipare ad
un Acid Test, viene arrestato di nuovo e a quel punto decide che è venuto
il momento di dare un taglio alla faccenda. Dopo qualche mese in una
confortevole prigione-fattoria decide di tornare definitivamente in Oregon
e di abbandonare la scena.
Dopo le prime scosse, il terremoto psichedelico si espande turbinosamente
in tutto il mondo sulle ali del rock'n'roll e della protesta
antiautoritaria giovanile. San Francisco, la Brotherhood of Eternal Love, i
Beatles, i festival di Monterey e Woodstock, il gruppo Mandala a Parigi, il
World Psychedelic Centre di Londra del dottor Holligshead, Amsterdam la
mecca controculturale, i love-in di Goa e Marrakesh. La storia della
"rivoluzione acida", dal '67 in poi si sovrappone e confonde con quella del
non-movimento hippie, con i fiori e i colori e i suoni della breve Estate
dell'Amore. Una magica e turbolenta odissea acquariana, un'avventura
visionaria intrapresa da nomadi gentili che darà vita ad un nuovo e fugace
Rinascimento intinto nell'arcobaleno che aveva come scopo quello di
celebrare "la conoscenza trascendentale, la bellezza dell'universo, la
bellezza dell'essere". Come ogni rivoluzione che si rispetti, anche quella
psichedelica non è stata indolore e incruenta, l'utilizzo delle droghe era
il dito che indicava la luna, ma come accade nella storiella zen, qualcuno
si è fermato a contemplare il dito (e qualche volta se lo è infilato
nell'occhio). Il risultato più appariscente e duraturo della rivoluzione
psichedelica è ben visibile nella riscoperta dello sciamanesimo e del
buddhismo, delle tecniche yoga e sufi; nella diffusione di una nuova
coscienza ecologica; nella riconnessione con l'anima femminile del pianeta
e nella messa in discussione del folle sciovinismo culturale occidentale.
(P.S. L'articolo è stato in parte elaborato dall'autore partendo dal
capitolo "La Rivoluzione Acida" contenuto nel suo libro "Hippies" edito da
Malatempora nel 2001)