Slogan duri contro Bassolino che occulta il degrado. In serata un bus
incendiato

"LIBERATE I DISOCCUPATI DI ACERRA"

OLTRE DUEMILA PRECARI E STUDENTI IN PIAZZA

Duemilacinquecento in strada : l' immagine reale che si oppone alla
"Napoli-cartolina" costruita dal sindaco Bassolino.
Disoccupati, precari, cobas e studenti sono scesi in piazza per chiedere la
scarcerazione dei tre ragazzi di Acerra, arrestati il 27 febbraio scorso al
termine di una manifestazione per il lavoro.
Gli slogan reclamavano occupazione, salario certo, e accusavano il Governo
"antioperaio". Infine puntavano contro Bassolino, "un sindaco che nasconde la
disoccupazione e la povertà sotto l' immagine costruita di una Napoli serena e
festaiola".
Al corteo composto dagli LSu di Acerra e Napoli, dal movimento di lotta per
il lavoro, dai centri sociali SKA, Officina 99, rappresentanze sindacali di
base, Cobas, studenti e una delegazione dello slai-cobas dell' alfa di
Pomigliano d' Arco, si è aggiunta la parlamentare Mara Malavenda.
In mattinata la deputata si era recata a fare visita ai tre disoccupati di
Acerra detenuti nel carcere di Poggioreale. "Ho trovato tre ragazzi
spauriti, che non hanno precedenti penali, puliti sotto tutti i punti di
vista - ha detto la Malavenda - Sono stati arrestati mentre erano a cena
nelle loro case e scaraventati a Poggioreale. Ora sono lì, senza notizie nè
conforto alcuno. Il problema del lavoro non si può affrontare
criminalizzando dei ragazzi che chiedono occupazione e come unica risposta
ricevono precariato".
Luigi, Augusto e Giuseppe sono stati accusati di danneggiamento aggravato e
detenzione di materiale esplosivo. Stamane saranno interrogati dal giudice.
Rischiano di pagare per tutti la rabbia esplosa durante una protesta che è
degenerata in scontro con la polizia. "Ma quei ragazzi non c'erano" hanno
testimoniato i loro compagni.
Una delegazione dei manifestanti di ieri presidierà nella mattinata di oggi
la Pretura di Nola dove si svolgerà l' interrogatorio dei tre disoccupai.
Poi dalle 14 i partecipanti al corteo di ieri attenderanno davanti al
carcere di
Poggioreale la scarcerazione dei loro compagni di lotta.
Intanto ieri sera, nel piazzale antistante al Cardarelli, cinque giovani
sono stati visti mentre lanciavano uno straccio pieno di benzina in un
autobus,
dandogli fuoco, Gli agenti della Digos sono accorsi subito sul luogo dell'
incidente e non si esclude che i colpevoli siano dei disoccupati che hanno
partecipato nel pomeriggio
al corteo.

Il Roma, 3 marzo 1998