CONTRO LA REPRESSIONE , RILANCIAMO LA LOTTA E L' AUTORGANIZZAZIONE

ore 7 : la polizia irrompe nelle case di due compagni appartenenti al
movimento di lotta LSU e di tre compagni dei centri sociali napoletani. La
ridicola motivazione delle perquisizioni è sempre la stessa : ricerca di
armi, che permette quindi di procedere senza il mandato della magistratura.

ore 17: i movimenti di lotta, i centri sociali, i disoccupati organizzati
si danno appuntamento a Piazza Mancini per manifestare contro la
repressione e la precarietà. Il corteo raccoglie diverse centinaia di
compagni che sfilano per le strade del centro cittadino.

ore 19 : all' altezza della galleria Toledo, la polizia carica il corteo
che cerca di raggiungere la vetrina della Napoli-bene, quella via Roma da
anni vietata a qualsiasi manifestazione, blindata e "infiocchettata"  per
la gioia di Bassolino & bottegai.
 

Le cariche, le perquisizioni, i maxi-processi con più di 100 disoccupati
imputati, la costituzione di un pool di magistrati incaricato di montare
accuse e processi contro chi lotta, sono soltanto le espressioni più
visibili di una campagna di criminalizzazione e di repressione tesa a
contrastare il carattere di massa della lotta dei movimenti antagonisti
napoletani, in questi ultimi mesi protagonisti di una serrata mobilitazione
contro la precarietà e la disoccupazione e per il reddito garantito.
Contro questi tentativi di azzittire la rabbia e la determinazione di chi
si autorganizza a partire dai propri bisogni, ancora una volta i movimenti
napoletani devono avere la capacità di rispondere con il rilancio della
lotta e la radicalità necessaria.

LA REPRESSIONE NON PASSERA' !!

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