Da circa tre ore il movimento di lotta LSU di Napoli ed il Cobas LSU di
Acerra hanno occupato nel porto di Napoli una nave di linea in partenza per
la Sardegna. Contemporaneamente il movimento dei disoccupati in lotta stà
sfilando per le vie del centro di Napoli.

Chiediamo un incontro con Bassolino, che da quando è diventato ministro,
non ha più incontrato i lavoratori socialmente utili. Ci hanno proposto un
incontro con l' assessore Losa, ma l' abbiamo rifiutato.
SIAMO STANCHI DI SENTIRCI DIRE LE SOLITE CHICCHIERE E I SOLITI
SCARICABARILE.

SE BASSOLINO NON CI RICEVERA', LO RICEVEREMO NOI STASERA, ALLA PRIMA DEL  SAN CARLO.

Vengano pure lor signori, con le loro macchine sfavillanti e i gioielli ben  in vista.
Vengano pure D' Alema, Turco, Jervolino ed altra simile gentaglia.
NOI STAREMO LI' AD ASPETTARLI.
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1799-1999:... MA CHE RIVOLUZIONE ?
PER I NON GARANTITI LA SCENA NON CAMBIA!

Mentre dentro, al coperto, dalle poltrone del S.Carlo Bassolino, D'Alema e i nuovi signori di oggi  assistono alla celebrazione della rivoluzione partenopea del 1799, fuori esplodono le contraddizioni di una città martoriata e bastonata da molto più di  200 anni...
Mentre si celebra una rivoluzione che idealmente si vorrebbe collegare alla "rinascita bassoliniana" noi ci chiediamo quale rivoluzione o rinascita c'è stata per i non garantiti (disoccupati, precari, studenti, immigrati...la "plebe" senza diritti di oggi) tagliati fuori 200 anni fa dalla conquista dei propri legittimi diritti e presi in giro oggi, ancora una volta, costretti ad assistere ad una celebrazione per soli facoltosi ed ancora, oggi come allora, senza nessuna reale risposta ai loro diritti: al lavoro, all'assistenza sociale, alla casa, all'educazione, alla cultura...

- Contro la mercificazione dei servizi culturali e l'inaccessibilità per i non garantiti ai "templi della cultura", oggi semplicemente intesa quale uno degli elementi dell' industria capitalistica, il più ipocrita e forse il più redditizio, il C.S.O.A. Officina 99 lancia la sua campagna per il libero accesso alla cultura e per la possibilità di trasformarsi da spettatori passivi ad attori protagonisti del fenomeno culturale, attraverso l'imposizione di prezzi bassi, la sperimentazione  di cultura 'altra' (schiacciata e repressa da quella ufficiale imposta alla città ed ai cittadini) nel tentativo di rendere questi ultimi protagonisti, e non semplici fruitori o addirittura vittime dell' iniziativa culturale.

- Contro disoccupazione e precarietà (in cui rientrano a pieno titolo  artisti e lavoratori dell' industria culturale dove c'è chi si arricchisce a danno di questi ultimi e della stessa 'Cultura') il C.S.O.A. Officina 99 esprime piena solidarietà ai lavoratori precari del S.Carlo in lotta e lancia i comitati disoccupati Officina 99 per il lavoro e il reddito garantito, per la gratuità dei servizi per tutti i non garantiti, aperti dal martedì al venerdì dalle 17 alle 20 ad Officina 99 (via Gianturco 101, zona orientale).

- Contro quanti (pochi) rialzano la testa inneggiando a presunti re e regine di oggi e di ieri...qualcuno diceva, e noi con loro: "Sarà una risata che vi seppellirà!".

Centro sociale occupato autogestito Officina 99
Laboratorio occupato S.K.A.