Chiediamo un incontro con Bassolino, che da quando è
diventato ministro,
non ha più incontrato i lavoratori socialmente
utili. Ci hanno proposto un
incontro con l' assessore Losa, ma l' abbiamo rifiutato.
SIAMO STANCHI DI SENTIRCI DIRE LE SOLITE CHICCHIERE E
I SOLITI
SCARICABARILE.
SE BASSOLINO NON CI RICEVERA', LO RICEVEREMO NOI STASERA, ALLA PRIMA DEL SAN CARLO.
Vengano pure lor signori, con le loro macchine sfavillanti
e i gioielli ben in vista.
Vengano pure D' Alema, Turco, Jervolino ed altra simile
gentaglia.
NOI STAREMO LI' AD ASPETTARLI.
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Mentre dentro, al coperto, dalle poltrone del S.Carlo Bassolino, D'Alema
e i nuovi signori di oggi assistono alla celebrazione della rivoluzione
partenopea del 1799, fuori esplodono le contraddizioni di una città
martoriata e bastonata da molto più di 200 anni...
Mentre si celebra una rivoluzione che idealmente si vorrebbe collegare
alla "rinascita bassoliniana" noi ci chiediamo quale rivoluzione o rinascita
c'è stata per i non garantiti (disoccupati, precari, studenti, immigrati...la
"plebe" senza diritti di oggi) tagliati fuori 200 anni fa dalla conquista
dei propri legittimi diritti e presi in giro oggi, ancora una volta, costretti
ad assistere ad una celebrazione per soli facoltosi ed ancora, oggi come
allora, senza nessuna reale risposta ai loro diritti: al lavoro, all'assistenza
sociale, alla casa, all'educazione, alla cultura...
- Contro la mercificazione dei servizi culturali e l'inaccessibilità per i non garantiti ai "templi della cultura", oggi semplicemente intesa quale uno degli elementi dell' industria capitalistica, il più ipocrita e forse il più redditizio, il C.S.O.A. Officina 99 lancia la sua campagna per il libero accesso alla cultura e per la possibilità di trasformarsi da spettatori passivi ad attori protagonisti del fenomeno culturale, attraverso l'imposizione di prezzi bassi, la sperimentazione di cultura 'altra' (schiacciata e repressa da quella ufficiale imposta alla città ed ai cittadini) nel tentativo di rendere questi ultimi protagonisti, e non semplici fruitori o addirittura vittime dell' iniziativa culturale.
- Contro disoccupazione e precarietà (in cui rientrano a pieno titolo artisti e lavoratori dell' industria culturale dove c'è chi si arricchisce a danno di questi ultimi e della stessa 'Cultura') il C.S.O.A. Officina 99 esprime piena solidarietà ai lavoratori precari del S.Carlo in lotta e lancia i comitati disoccupati Officina 99 per il lavoro e il reddito garantito, per la gratuità dei servizi per tutti i non garantiti, aperti dal martedì al venerdì dalle 17 alle 20 ad Officina 99 (via Gianturco 101, zona orientale).
- Contro quanti (pochi) rialzano la testa inneggiando a presunti re e regine di oggi e di ieri...qualcuno diceva, e noi con loro: "Sarà una risata che vi seppellirà!".
Centro sociale occupato autogestito Officina 99
Laboratorio occupato S.K.A.