sabato 16 gennaio 1999

MANIFESTAZIONE
A NAPOLI 

ore 11 P.zza GARIBALDI
Noi senza lavoro e senza reddito, precari, lavoratori in nero,
Noi sfruttati e sottopagati, affittati e invendibili,
Noi clandestini nella società dei padroni, senza reali risposte al diritto allo studio, all'assistenza sanitaria, alla casa,
Noi che ci organizziamo e lottiamo senza frontiere contro la disoccupazione e l'emarginazione, che occupiamo le case e liberiamo spazi sociali,
DICHIARIAMO :
stato d'emergenza
 
· PER IL LAVORO E IL
SALARIO GARANTITO
· PER LA RIDUZIONE DRASTICA
DELLA GIORNATA LAVORATIVA
SOCIALE A PARITA' DI SALARIO
· PER I SERVIZI SOCIALI
PUBBLICI E GRATUITI
 
Movimento Disoccupati in lotta per il lavoro (Napoli)
Csoa Officina 99
Laboratorio occupato SKA
Movimento disoccupati in lotta per il lavoro e il salario garantito (Acerra)
Centro comunicazione antagonista Acerra
SLAI Cobas Fiat Pomigliano
 
 
PER COSTRUIRE MOMENTI DI CONFRONTO  SUL 16 GENNAIO ED OLTRE, PER RICEVERE INFORMAZIONI RIGUARDO I TRENI DA OCCUPARE, PER RICEVERE GRATUITAMENTE COPIE DEI MANIFESTI, ecc... 
CONTATTE I RECAPITI SOPRAINDICATI oppure CLICCATE QUI SOTTO
 
 

 

 
ORARI ED INFO TRENI "ROSSI"
quel che ci inziamo a prendere,  e' solo una piccolissima parte di cio' che ci spetta
CASA, TRASPORTI, SERVIZI GRATUITI
EXP. 849 
Milano C.        21:55 
Parma              23:29 
Bologna             0:43 
Firenze C.M.    2:09 
Roma Tib.         4:49
IC 552 
Villa S.Giovanni 6:58  
Vibo Valentia     7:48  
Lamezia             8:05  
Paola                  8:40  
Salerno             10:54
IC 537
Genova  P.P.     20:50
Pisa C.              22:57
Firenze S.M.N.  23:57

CONTINUA CON EXP.849

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APPELLO PER LA COSTRUZIONE DI UNA MOBILITAZIONE CONTRO PRECARIETA' E DISOCCUPAZIONE
          Cambiano i governi, ma i disoccupati e i precari restano ! 
Licenziamenti, privatizzazioni, precarietà, smantellamento dei servizi sociali : cambiano le facce e i nomi dei governanti, ma la musica é sempre la stessa. Da Berlusconi a D'Alema, passando per Prodi, possiamo dire di averne viste di "tutti i colori" , ma in sostanza emerge un dato costante e sempre più marcato : la precarizzazione sociale come sintesi del trionfo della borghesia e del profitto, e per inverso, dell' arretramento e della frammentazione della classe antagonista. 
Di fatto, a partire dalla progressiva flessibilizzazione e deregolamentazione del rapporto lavorativo, dall' attacco al diritto di sciopero e a quel che rimane della democrazia sindacale, il capitale impone sempre più subordinazione e sfruttamento : contratti d' area, patti territoriali, lavoro interinale, contratti atipici, sono solo alcuni degli striumenti utilizzati per spezzare quella rigidità operaia che per decenni ha contrapposto l' autonomia degli interessi proletari ai processi di accumulazione capitalistica. 
I diritti sociali - lo studio, la casa, la salute, i servizi- vengono negati, smantellati, "privatizzati", resi funzionali alle logiche di profitto : l' espansione del terzo settore, da questo punto di vista, rappresenta una sintesi feroce di quest' intreccio tra deregolamentazione del rapporto di lavoro e smantellamento dello stato sociale. 
Ma le dinamiche attuali del neoliberismo, se da una parte sanzionano la sconfitta operaia, dall' altra accentuano le contraddizioni sociali, erodendo qualsiasi margine di mediazione e di riformismo: mai come oggi parlare di percorsi di lotta anticapitalistica é attuale , giusto e necessario. 
I tre milioni di disoccupati, i precari,  i licenziati strutturali, chi ha perso il lavoro, chi non l' ha mai trovato, i lavoratori sommersi nella voragine del lavoro nero, gli immigrati iper-ricattati, i LSU, gli operai flessibilizzati "just in time", gli studenti costretti a "studiare" nelle aziende, gli sfrattati : su questo terreno si misurera' la valenza e la maturità di qualsiasi forma di antagonismo organizzato. 
Intercettare i  settori sociali colpiti dalla precarizzazione crescente , dare voce e respiro alle loro istanze, allargare sul piano qualitativo e quantitativo le battaglie specifiche attraverso la loro interconnessione in una dimensione più complessiva, capace di anticipare l'autodisvelamento e l' autoidentificazione della classe come soggetto della trasformazione, del comunismo : queste sono le prospettive sulle quali ha senso costruire, ridefinire e sperimentare processi di autorganizzazione  sociale a partire dalla questione centrale del lavoro e del salario garantito. Mettere in campo passaggi per stimolare la crescita di un' opposizione antagonista e di massa al governo D' Alema e alle sue politiche rappresenta oggi una centralità per rompere la gabbia della concertazione e ridare fiato al conflitto sociale e alla sinistra di classe. 
Una scommessa alta sulla quale vogliamo spendere le nostre energie, la nostra militanza, i nostri percorsi di lotta. Senza grandi proclami o programmi, ci accontentiamo in questa fase di misurare la fattibilità delle nostre intenzioni con piccoli passaggi di verifica. 
La proposta di una manifestazione a Napoli per il 16 gennaio vuole essere appunto un primo momento di verifica  : costruire mobilitazioni mettendo in campo attorno ad una piattaforma sociale di rivendicazione dei diritti negati (a partire da riduzione d' orario/salario garantito) le diverse espressioni dell' antagonismo sociale oggi presenti sui territori. 
Un segnale che avrà senso anche e soprattutto se avrà gambe materiali per arricchirsi, allargarsi ed articolarsi lungo un percorso più strutturato di lotta e mobilitazione intorno alla questione centrale del lavoro/non lavoro, alla necessità di mettere in relazione l' area della precarizzazione e della precarietà, di trovare sintesi politiche fra aree geografiche a sviluppo disomogeneo . 
Questa iniziativa nasce da un cartello locale (seppur rappresentativo rispetto alla conflittualità sociale in una regione "calda" come la Campania) e tale resterà la sua dimensione se non viene intesa come un' occasione di comunicazione e cooperazione nelle lotte. E' per questo che la proposta non si esaurisce nella manifestazione del 16 ma ci interessa soprattutto una costruzione che dovrebbe vedere momenti di confronto e iniziative omogenee sviluppate nelle varie città. 
A partire da tali considerazioni , proponiamo di costruire per il mese di dicembre una serie di incontri cittadini in giro per l' Italia per discutere, a partire da tali premesse, le possibili strategie e prospettive politiche  per la costruzione di un movimento di lotta a livello nazionale sulle questioni del lavoro e del salario garantito, che ritrovi nella manifestazione del 16 gennaio un banco  di prova della sua praticabilità e consistenza. 
 
-Per il lavoro e per il salario garantito 
-Per la riduzione drastica della giornata lavorativa  sociale a parità di salario 
-Per i servizi sociali pubblici e gratuiti 
Iniziali promotori : 
 CSOA Officina 99 - lab. occ. SKA - Movimento disoccupati in lotta per il lavoro (Napoli) - Movimento disoccupati in lotta per il lavoro e il salario garantito (Acerra)- SLAI COBAS Fiat auto Pomigliano-Centro comunicazione antagonista Acerra 
 
PER INFORMAZIONI, ADESIONI O ALTRE COMUNICAZIONI: 
TEL/FAX  081-5522399 
TEL. 0347-6269771 
e-mail :ska@ecn.org
 http://www.ecn.org/ska