unlogopiccolo


Da "Umanità Nova" n.20 del 22/6/97.

SENZA ALCUN RITEGNO
ARRESTATO MICHELE PIRCHER


Lo stato italiano e il suo braccio armato, l'esercito, colpiscono ancora. Dopo l'affondamento di profughi inermi nell'Adriatico, le uccisioni e le torture durante la "missione umanitaria" in Somalia, oggi arresta chi concretamente si batte contro la barbarie, rifiutando di collaborare come uno dei tanti ingranaggi di questa macchina di odio e dominio.
Lunedì 16 giugno, in un paese della provincia di Taranto, hanno arrestato Michele Pircher, nonsottomesso veronese che ha rifiutato sia l'obbligo del servizio militare sia quello, complementare, del servizio civile.
Il 3 gennaio 1992, dopo alcuni mesi di servizio civile, Michele aveva maturato la scelta dell'obiezione totale, sospendendo la sua prestazione. In un primo processo civile a Isola della Scala (VR) il 26 gennaio 1995 viene quindi condannato ad un anno e quattro mesi di carcere con la sospensione condizionale. Giuntagli nuovamente la "cartolina" si era rifiutato di prestare servizio militare, ed era stato nuovamente condannato dal Tribunale militare di Torino il 9 maggio 1996 a quattro mesi di carcere. Dopo la sentenza, per una anno circa, le ricerche delle forze di polizia sono risultate infruttuose: se lo volevano in gabbia, dovevano trovarlo.
Dopo l'arresto è stato immediatamente trasferito nel carcere di Sulmona (AQ), dove dovrà scontare quattro mesi.
A solo un mese e mezzo dalla scarcerazione di Marzio Muccitelli, lo stato e l'esercito continuano ad arrestare i nonsottomessi, ribadendo senza veli la loro natura repressiva.
A Michele un abbraccio e tutta la nostra solidarietà. Al militarismo, per dirla con le sue parole, tutto il nostro disprezzo.

Verona 17/6/1997

Cassa di Solidarietà Antimilitarista

Esprimetegli direttamente il vostro appoggio, l'indirizzo è:
Michele Pircher
c/o C.D.R.N.C. 2° P.G.A.
via Lamaccio, 30
67039 SULMONA


Contenuti UNa storia in edicola archivio comunicati a-links



Redazione: fat@inrete.it Web: uenne@ecn.org