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Da "Umanità Nova" n.20 del 22/6/97.
PIU' DI QUANTI VORRESTE
Secondo alcune pettegole indiscrezioni, il Ministero dell'Interno ha recentemente ordinato un "censimento" degli anarchici, dato che nei rapporti semestrali curati dal Dipartimento competente (ex-UCIGOS) non appariva da alcuni decenni un'informativa, anche approssimativa, sulla consistenza del movimento anarchico in Italia. A tale scopo è stata convocata presso il Viminale una riunione specifica tra funzionari competenti del Ministero stesso, gli ufficiali responsabili del Reparto I dei Carabinieri, i responsabili DIGOS delle questure più importanti, uno sconosciuto rappresentante del SISDE e un docente universitario in Dottrine Politiche, vicino al Pds, invitato come esperto.
Un dirigente, su incarico del sottosegretario, avrebbe posto il problema più o meno in questi termini (scusate il linguaggio): "...possibile che non si riesca a sapere quanti anarchici ci sono in Italia? Capisco le vostre difficoltà, dato che siamo di fronte ad un movimento senza tesserati, ma sant'iddio, non è possibile che attraverso computer e informatori non si sia in grado di avere un dato almeno approssimativo? Con l'ultima Finanziaria ci hanno assegnato 558 miliardi di lire come "servizi segreti e spese riservate", vediamo di non usarli solo per le solite puttanate.
Sappiamo quanti sono i naziskin, gli autonomi, quelli di Rifondazione, gli integralisti islamici e persino quei coglioni dell'Armata veneta... non è ammissibile che si ignori quanti sono questi bastardi. La polizia tedesca lo sa quanti ne hanno in Germania e noi, all'ultimo vertice europeo sulla sicurezza e il terrorismo, abbiamo fatto una figura di merda. Non è che diano particolari problemi, è una presenza quasi fisiologica, ma è una questione di principio e poi domani potrebbe sempre farci comodo saperlo...".
Uno dei presenti, a nome di tutti, ha così cercato di rispondere: "Rassicuri i suoi superiori ed il Ministro, stiamo facendo il possibile... ma è oggettivamente un'impresa ardua. Chi può' dire cos'è un anarchico oggi? Mica siamo ai tempi di Bakunin... se dovessimo schedare tutti quelli che si dicono anarchici, scopriremmo che ce ne sono alcuni milioni, compresa mia figlia e una quantità di nomi della cultura e dello spettacolo. Sì, teniamo come al solito d'occhio gli attivisti più noti e con precedenti penali, ma puntualmente scopriamo che l'attività politica anarchica è quella meno significativa e che il cosiddetto anarchismo organizzato è solo una minima parte di quello che esiste e si muove. E poi molte persone agiscono da anarchici, senza ritenersi tali; come dobbiamo considerarli? Controllando i nominativi degli abbonati al loro settimanale abbiamo scoperto gente insospettabile... E i punk vanno classificati come anarchici? Esistono ancora i situazionisti? Inoltre, quanti anarchici vi sono nei centri sociali?
I giornalisti la fanno semplice: per loro quando succede casino sono tutti autonomi, ma quando devi stendere una relazione ti rendi conto che è tutto molto complicato... Certo bisogna seguire la cosa, anche perché ci sono troppi giornali e libri anarchici in circolazione. Non ci mancherebbe altro, con la situazione sociale di merda che ci ritroviamo, che chi legge cominciasse a credere che l'autorità non serve a cazzate simili. C'è un tale risentimento che se si trasformasse in consapevolezza politica, ci troveremmo davanti a problemi di ordine pubblico che non immaginiamo neppure. Inutile nasconderselo, cari colleghi, ogni cittadino è un potenziale nemico dello Stato.
Riferisca comunque che abbiamo tutto sotto controllo, per ora."
K.
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