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Da "Umanità Nova" n. 23 del 27/7/97
Assurdo!!! Il Forte Guercio dopo sette anni di occupazione è sotto sgombero, pardon sotto sfratto, ma andiamo per ordine.
Una vicenda la nostra quasi grottesca perché la repressione ha scelto movenze uniche nel suo genere. Il demanio dello stato, che dal dopoguerra lascia marcire il Forte, del quale si arroga il diritto di essere l'in/legittimo proprietario, non ha chiamato subito gli sbirri per sgombrarci, ma ci ha intimato il rilascio e un risarcimento come indennizzo per aver usato ciò che loro lasciavano al degrado. Così per chi spreca e lascia crollare un posto solo perché si chiama stato, ed è dunque proprietario di tutto ciò che è stato costruito coi soldi di chi ha più diritti di noi che lo utilizziamo per farne un luogo di lotta, di dibattito, di cultura e di aggregazione. Singolare è comunque il fatto che richieste di soldi, processi, denunce ecc. sono sin dall'inizio arrivate ad un solo compagno, Salvatore, che nell'immaginario dell'intendenza di finanza, che gestisce i beni demaniali, è il capro espiatorio, il colpevole di tutto ciò che i terribili squatters combinano nella loro proprietà, cosa certo misteriosa per lo più ignota, visto ciò che scrivono nelle loro letterine intimidatorie che mandano di volta in volta... (a chi? ma che domanda! a Salvatore!). Ma torniamo a noi, un processo penale contro chi occupa è la prassi, ma l'intendenza è risaputo è previdente e per non sbagliarsi ha allestito ben due processi contro Salvatore: uno penale (conclusosi con un'assoluzione per vizio di forma) e uno civile. Un processo civile per occupazione è un precedente unico nel suo genere, unico e pericoloso visti gli esiti, condannato a lasciare il Forte e a pagare le spese processuali di lire 5.200.000. Il giorno 7/7 è arrivato il precetto conseguente alla sentenza che intima di lasciare il Forte libero da persone e manufatti.
Un invito al compagno di farsi sbirro e fare come se fosse roba propria, il materiale collettivo. Entro 10 giorni dal 7/7, il conto alla rovescia è iniziato. Il compago suddetto non si farà in alcun modo ubbidiente o peggio carnefice, né ha attacchi nevrastenici di masochismo incalzante, così il Forte si prepara alla mobilitazione e chiede solidarietà. Stiamo preparando iniziative che non mancheremo di far sapere al più presto. Per intanto martedì 15/7, un giorno prima dello scadere del precetto, abbiamo indetto un concerto al Forte. Un concerto che qualcuno vorrebbe fosse l'ultimo. Il precetto dice testualmente: "in caso di inottemperanza alla presente diffida, si procederà ad esecuzione forzata, a norma di legge lo sgombero" (pardon lo sfratto).
Indiciamo una campagna di sottoscrizione per sostenere le spese processuali anche perché se lo sgombero dovesse avvenire non potremmo neppure organizzare concerti o altro.
La nostra strada da anarchici è quella di non voler capi e di non accettare le regole imposte. Non ci addomesticheranno comunque.
Forte Guercio Occupato
Alessandria, 9/7/97
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