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Da "Umanità Nova" n. 23 del 27/7/97
"SOLIDARIETA' AL POPOLO SOMALO. ABOLIAMO TUTTI GLI ESERCITI" recava scritto l'enorme striscione (circa 12 metri di lunghezza) che apriva la manifestazione antimilitarista del 5 luglio a Livorno. Organizzata da un'area variegata costituitasi in "Assemblea cittadina", la manifestazione ha riportato nelle strade quel movimento che dopo aver messo in crisi la classe dirigente locale (ricordiamo l'occupazione del Teatro delle commedie e le manifestazioni di protesta dopo l'assassinio di Maurizio Tortorici), si era avvitato su se stesso non riuscendo più ad esprimersi in modo unitario ed incisivo. Non è stata certo una manifestazione "oceanica" visto che vi hanno partecipato circa 2/300 persone, ma è stata ugualmente una manifestazione riuscita e non solo perché la città ha avuto modo di vedere e riflettere su un modo di fare politica e di impegnarsi diametralmente diverso dallo stucchevole teatrino propinatoci quotidianamente dai media. Importante è stato anche il fatto che la manifestazione - alla quale hanno partecipato tanti giovani ma anche molti meno giovani che non hanno perso il gusto ad impegnarsi in prima persona e a scendere in piazza - ha avuto tempi propri, non dettati dall'informazione "usa e getta". Dopo lo scoop di Panorama e il grande polverone mediatico che lo aveva seguito, la stampa nazionale e locale ha infatti sbrigativamente messo la sordina ai "fatti di Somalia". Significativo che qualche giorno prima del 5 luglio, il principale quotidiano locale titolava in prima pagina "Folgore: il peggio è passato". Nonostante questo clima apparentemente poco favorevole, la manifestazione è stata fatta e questo ha costretto i partiti della sinistra istituzionale a schierarsi. Rifondazione comunista, che il 3 luglio aveva organizzato una propria manifestazione a cui avevano partecipato una trentina di persone, non se l'era sentita di boicottare l'iniziativa a aveva sostanzialmente lasciato liberi i propri militanti di aderire a livello personale. Dal canto suo il PDS provinciale ha realizzato, proprio il 5 luglio, un documento con il quale si attaccava la destra che difendeva acriticamente l'operato delle Forze armate ma anche "tutti coloro che chiedendo lo scioglimento della Folgore rompevano il clima di unità fra i parà e la città". Il 16 luglio, poi, una delegazione nazionale del PDS si è recata in visita alla Folgore. Occorre infine sottolineare la partecipazione dell'area libertaria e non solo per la presenza nel corteo dello striscione e delle bandiere della Federazione anarchica, per la massiccia diffusione di "Umanità Nova" e di "Comunismo libertario", per l'intervento di compagni di altre località convenuti a Livorno per l'occasione. La manifestazione si è infatti caratterizzata per contenuti autenticamente antimilitaristi che sono andati ben oltre la parola d'ordine, per noi anarchici assai limitata, dello scioglimento della Folgore. La manifestazione del 5 luglio non ha esaurito l'attività dell'Assemblea cittadina che continua a vedersi, nei locali della FAL, per proseguire il dibattito e studiare altre iniziative. Domenica 20 luglio una di queste riunioni si è svolta nell'ambito della Festa per Umanità Nova. L'incaricato Chi volesse ricevere il documento realizzato per l'occasione dalla Federazione anarchica ("Mogadiscio 1993: militarismo italiano in azione"), può richiederlo a: FAI, c.p. 325, 57100 Livorno, accludendo lire 3000 in francobolli. |