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Da "Umanità Nova" n. 24 del 24 /8/97
Quando, durante la riunione tenuta a Livorno il 14 giugno scorso, è stata lanciata l’idea di mettere in Rete una versione elettronica di UN avevamo ben presente il carattere sperimentale della proposta e non ci aspettavamo certo grossi risultati, almeno a breve termine.
Questo sia perché gli anarchici di lingua italiana collegati ad Internet sono decisamente pochi, che per la non grandissima diffusione del settimanale; inoltre - per evitare alcuni problemi tipici della Rete - abbiamo preferito non propagandare troppo in giro quello che doveva essere per il momento solo un esperimento.
Invece, a poco più di un mese e mezzo di distanza - dopo avere messo in forma elettronica gia 7 numeri di UN - dobbiamo ricrederci. Almeno in parte.
In questo lasso di tempo infatti hanno scritto diversi compagni italiani (soprattutto per segnalarci gli indirizzi dei loro archivi elettronici) un compagno olandese (che ci ha mandato un interessante cronaca della manifestazione del 14/6 ad Amsterdam) ed altri che hanno inviato materiali per la pubblicazione, uno - addirittura - un intero opuscolo di quasi 50 mila battute.
Certo, il numero dei messaggi ricevuti non è una enormità, ma ci sembrano un risultato degno di nota tenuto conto delle premesse da cui eravamo partiti e del fatto che la maggior parte di quelli che si collegano all’archivio di UN non è detto che vogliano o debbano lasciarci un messaggio.
Crediamo sia il caso di spiegare, almeno per sommi capi, come è organizzato il lavoro: una volta stampato e spedito il giornale cartaceo, i compagni della redazione ci fanno arrivare (indirettamente) un messaggio di posta elettronica contenente il sommario del numero corrente, i comunicati ed una scelta di articoli.
Il nostro compito consiste nel rendere il materiale disponibile via Internet, questo significa che bisogna trasformare i testi in un formato particolare, che occorre apportarvi alcune modifiche (esclusivamente di tipo tecnico) e, infine, che bisogna spedire il tutto all'archivio che è poi consultabile via computer.
Con un po' di pratica e se non sorgono intoppi col computer o nelle linee di trasmissione, l'impegno di lavoro dura poco meno di un'ora: di solito il materiale ci arriva il venerdì e nella sera stessa viene messo su Internet.
Gli obiettivi che, d'accordo con la Redazione, ci eravamo posti con questa iniziativa erano quelli di rendere disponibile anche per via elettronica una pubblicazione come UN nata e cresciuta su carta stampata, sia per farla arrivare ai potenziali lettori più velocemente (ricordiamo che in molte località le copie del giornale arrivano ancora con ritardi paurosi) che per diffonderla attraverso un mezzo di comunicazione sempre più capillare e importante.
Fuori dall'Italia, gli anarchici sono attivi in Rete già da molto tempo e negli ultimi due anni la loro presenza si è fatta sempre più massiccia (per esempio la CGT spagnola vende servizi commerciali a chi vuole collegarsi alla Rete come un fornitore di accesso qualsiasi!); anche in Italia - seppure con il consueto ritardo - negli ultimi mesi si sono moltiplicate le presenze anarchiche in Rete e tutto fa pensare che aumenteranno sempre di più.
Naturalmente il modo (la veste grafica) con cui vengono presentate le pagine di UN è ancora in fase di studio e ci siamo dati un termine che è quello di fine settembre quando, nella sessione congressuale dedicata al giornale, si deciderà se continuare e come questa iniziativa.
Il come è legato sia alla "precarietà" dell'attuale sistemazione - le pagine di UN sono ospitate nell'archivio del "Caotico Shop" di Pisa ed è anche loro l'indirizzo di posta elettronica che utilizziamo il che rende necessario un passaggio in più (da noi alla Redazione) per fare arrivare alla loro naturale destinazione i messaggi che inviano i compagni.
Questi problemi sono risolvibili in vario modo: UN potrebbe trovare ospitalità in archivi "affini" (come quello dell'ECN - European Counter Network - gestito da alcuni collettivi vicini all'area dell'autonomia) e che già ospita alcune realtà anarchiche (cassa di solidarietà antimilitarista, ponte della ghisolfa, ecc...) oppure potrebbe provare a farsi promotrice di un nuovo archivio specializzato per la stampa anarchica.
Al compagno che ci ha scritto dicendoci di sperare che la versione elettronica di UN non sostituisca quella cartacea abbiamo risposto che la sua speranza è la nostra certezza: la lettura a video è più stancante, non si può leggere in bagno, a letto e sull'autobus (almeno in modo confortevole ed allo stato tecnologico attuale); il sistema è ancora costoso e non facile da adoperare; i grossi editori non sono riusciti ancora a trovare il sistema di guadagnarci sopra.
Crediamo comunque che sia auspicabile che la versione su Internet di UN diventi, diciamo così, un appuntamento fisso, specialmente se viene accompagnata da un utilizzo intelligente delle nuove risorse di comunicazione.
Un utilizzo che sfrutti la velocità della posta elettronica per fare viaggiare le informazioni più urgenti, per raccogliere i contributi dei collaboratori sugli avvenimenti di attualità senza dovere subire i lenti tempi postali o le spese eccessive dei fax e, ultimo ma non meno importante, per risparmiare sul lavoro di battitura dei testi che via posta elettronica arrivano già pronti per l'impaginazione.
La nostra idea è quella di una versione elettronica di UN divisa in varie parti, in vari archivi collegati fra loro:
1) avvisi, comunicati e quanto altro sia necessario diffondere anche prima dell'uscita di UN; 2) una copia di tutto il giornale in forma elettronica; 3) un archivio di parte del materiale, diviso per argomenti; 4) un archivio che raccolga articoli tradotti in altre lingue; 5) un archivio dei messaggi arrivati via posta elettronica e delle risposte della redazione.
Anche se lo potrebbe sembrare questo non è un progetto ambizioso ma una iniziativa che, come abbiamo già scritto, ha solo bisogno di compagni che ci lavorino e di risorse economiche per funzionare.
Pepsy
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