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Da "Umanità Nova" n. 27 del 30/9/98

S. Martino in Rio
Quinta Fiera dell'Autogestione

E' andata. Da qualche tempo capita che in Emilia le iniziative partano tra innumerevoli difficoltà , per poi risolversi positivamente, anche grazie alla tenacia dei compagni determinati a portarle a buon fine (se il termine "testa quadre" dice qualcosa a qualcuno).

Le denunce e gli esposti ricevuti il mese prima dalla festa Pace e Ambiente, organizzata dal circolo giovanile il Fulcro, i cui animatori hanno collaborato con noi all'allestimento della Fiera, avevano creato a S.Martino un clima di tensione e di diffidenza nei nostri confronti.

Mentre la destra locale lanciava una petizione contro la calata dei "3.000 squatters" a S.Martino (potenza della televisione), la Prefettura non ha voluto autorizzare lo svolgimento dell'iniziativa, fino a quando, giovedì 3 settembre, non si è vista costretta a fare uscire la sua commissione di vigilanza (che da tempo immemorabile non metteva piede a S. Martino).

Poi, la notizia della morte di Marina non ha certo contribuito a rincuorare gli animi, e i tanti compagni e compagne che avrebbero voluto darle l'ultimo saluto sono stati costretti a mandare a Lugano una delegazione ridotta, per poter consentire alla Fiera di andare avanti.

Come se non bastasse, gli accenni di maltempo ci hanno fatto sospirare sino alla fine la buona riuscita di questi quattro giorni.

Ma pio, come dicevamo è andata. L'affluenza è stata per molti versi eccezionale (si parla in tutto di 1.500 - 2.000 persone), con una significativa presenza anche a livello locale: sia i compagni di Pace e Ambiente, sia semplici curiosi da S.Martino in Rio hanno risposto alla nostra lettera alla popolazione lasciata nelle buche delle lettere , e hanno potuto constatare, a volte con stupore come nulla fosse vero delle chiacchere che avevano preceduto la Fiera.

Un discorso analogo vale sulla presenza a livello provinciale: hanno contribuito alla Fiera, lavorando in cucina, facendo le pulizie e allestendo le strutture almeno 95 compagni/e provenienti da Reggio, Correggio, Carpi, S.martino, Rio Saliceto, Novellara; Cavriago, Bibbiano, Scandiano, Quattro Castella. Oltre, naturalmente, al valido contributo di quanti, da fuori, sono venuti fin dai giorni precedenti (in particolare liguri, piemontesi e giuliani).

La cucina ha sfornato circa 2.600 pasti, e l'attivo economico è senza precedenti rispetto alle altre edizioni.

Molto buona l'affluenza alla libreria ed ai banchetti, che hanno visto esporre alcune tra le realtà che storicamente aderiscono alla Fiera: MAG6, la comune Urupia, l'esperienza di Palazzuolo, l'USI-AIT, la FA Emiliana ecc.

Campeggi autogestiti sono stati approntati in un terreno di S.Martino e presso il CSA Aquarius di Roncadella.

Le assemblee, come al solito molto partecipate, hanno visto il costruirsi di relazioni e propositi operativi molto interessanti.

L'incontro delle cooperative sociali ha consentito di allacciare contatti tra molte realtà presenti nel territorio, nella prospettiva di mandare avanti un lavoro collettivo sul problema del terzo settore.

Sicuro impatto, nella prospettiva di stimolare simili sperimentazioni, hanno avuto le relazioni, hanno avuto le relazioni delle esperienze comunaliste di Spezzano Albanese e S.Lorenzo del Vallo. Grande importanza ha avuto la presenza di Moussa Diop, della scuola alternativa senegalese, che ci ha testimoniato come, anche in una realtà completamente diversa dalla nostra, una risposta all'assenza di garanzie sociali possa partire proprio sul terreno dell'autogestione, questa volta applicata alla scuola.

L'assemblea finale ha rilanciato l'impegno per il catalogo, per Arcipelago e per le Agenzie/Laboratorio per l'Autogestione.

Anche gli inediti gruppi di lavoro hanno funzionato. In particolare quello sull'agricoltura, che ha impostato un programma di lavoro durante l'anno basato su una proposta di scambio tra produttori.

Ha avuto successo anche l'altra novità introdotta in questa Fiera: le conferenze a tema. Molto ben riuscita quella sul '68 che, dopo ottime relazioni, ha trovato un dibattito di uno spessore che davvero difficilmente capita di ascoltare.

Quella sul progetto TAV ha avuto a sua volta buonissime relazioni: Il dibattito ha indubbiamente risentito delle mistificazioni giornalistiche su vicende tra l'altro molto lontane dal territorio in questione (S.Martino in Rio, e forse qualcuno non lo sapeva, è uno dei territori attraversati da questo progetto), ma il dibattito sui "metodi di lotta", se non altro, è stato chiarificatore.

Quest'anno, poi, c'è stata una particolare cura alla programmazione degli intrattenimenti, che ha valorizzato i gruppi di musica popolare e il teatro di strada. La scansione è stata in buona parte "autogestita" dai gruppi stessi: Si sono alternati sui due palchi gruppi musicali come la compagnia dell'Asino che porta la Croce, i Kurkuma, la Bonifica Emiliano - Veneta e altri e insiemi teatrali come quello di Sarina Aletta e il C.R.A.C. Theatrikos di Aniello Ciaramella.

La domenica una processione di giocolieri e saltimbanchi ha attraversato festosamente il paese.

Ma ikl vero fiore all'occhiello di questo programma si è rivelato lo spazio diurno per bambini (o meglio per grandi e piccini), che ha visto all'opera per quattro giorni un gruppo di giovani educatrici, coadiuvate da intrattenitori d'eccezione come Mariano Dolci, Mascia e Remi e il mitico Otello Sarzi.

Molte le realtà comunitarie e cooperative che hanno fornito prodotti alimentari biologici: le cooperative Iris, Collina, Lucerna, Aurora, i panettieri di Cà Morosini e tanti altri. Le case editrici autogestite e libertarie, come al solito, ci hanno consentito di attrezzare un servizio libreria all'altezza dell'affluenza e della curiosità che destano, soprattutto nei giovani, le idee libertarie.

A livello militante, c'eravamo davvero tutti, e tanta è la necessità di potersi incontrare e parlarsi, che ogni gruppo o circuito ne ha approfittato per qualche riunione a parte.

Nel locale, cosa stesse accadendo in quei giorni lo sintetizza l'involontario lampo di genio di un redattore del Carlino di Reggio, che, dovendo dare una panoramica delle numerose feste politiche in provincia ha titolato: "E' festa per tutti: ex PCI, ex DC, ex PSI e anarchici. Escludendo che costui possa essere un simpatizzante libertario, resta il fatto che basterebbe questa citazione a testimoniare le potenzialità dell'idea libertaria.

Ma di titoli ce ne sono stati anche altri, perché la stampa e la TV locale ha dedicato alla Fiera molti articoli e servizi, a vlte con toni ingenui, ma comunque con apprezzamenti positivi. Strano ma vero, questa volta anche il manifesto ha parlato di noi.

Per concludere, mentre il circuito nazionale dell'autogestione può tranquillamente continuare il lavoro di coordinamento delle varie realtà, e ripartire, dall'alto dell'attivo economico, per la prossima Fiera a Spezzano Albanese, il circuito locale deve porsi il problema di capitalizzare le notevoli potenzialità emerse dalla Fiera. E tanto per cominciare, non mancheranno nei prossimi mesi le iniziative già in programma, dal plenum dell'AIT al convegno su Giovanna Berneri, alle scadenze antigiubilari.

Non possiamo poi non considerare il lato umano, presente in tutto il lavoro di chi si impegna col cuore e non col portafoglio ringraziando tutti quei compagni e quelle compagne che per un'intera settimana non hanno avuto un attimo di respiro per fare andare avanti tutto, ma che alla festa di chiusura domenica notte erano felici e commossi per questi giorni passati insieme conoscendosi e scambiandosi esperienze.

E dopo i baci e gli abbracci, calato il silenzio sull'area sportiva di S.Martino in Rio, il pensiero di molti non ha potuto non rivolgersi a lei, Marina Padovese, scomparsa prematuramente, protagonista di alcune delle precedenti edizioni della Fiera, commemorata in una toccante assemblea il sabato pomeriggio, alla quale abbiamo dedicato il nostro lavoro per fare riuscire bene questa edizione. A lei, crediamo, sarebbe piaciuto così.

F.F.



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