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Da "Umanità Nova" n. 28 del 27/9/98
Il prossimo mese di ottobre riprenderanno a Parigi, in seno all'OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico), i negoziati relativi all'Accordo Multilaterale sugli Investimenti (A.M.I) , sospesi in seguito alle proteste internazionali. Già attualmente l'OMC (Organizzazione Mondiale del Commercio) permette alle multinazionali di imporre i loro prodotti ( mais transgenico ecc.) senza rispettare la volontà popolare. L'A.M.I. permetterebbe loro di imporre, senza condizioni, i loro investimenti e di sorpassare le legislazioni (in materia di protezione ambientale, miglioramento delle condizioni di lavoro ad es. ) che nuocerebbero ai loro profitti. In Canada per es. (in cui l'accordo del Trattato di Libero Commercio tra Usa, Canada e Messico contiene già disposizioni di questa "natura") lo stato ha dovuto rivedere una decisione sul divieto ad un inquinatore di ... e risarcire all'inquinatore il mancato guadagno . Gli "investitori stranieri" schiacceranno i cittadini la cui libertà e i cui interessi saranno minati alle fondamenta. Le misure a favore di regioni o settori particolari della popolazione ( sovvenzioni, contingentamenti o prestiti speciali per i contadini, per le piccole e medie imprese, per la cultura, ecc.) potrebbero così essere annullate. I servizi pubblici (quelli non ancora privatizzati) dovranno fissare i loro prezzi "in funzione di considerazioni commerciali", per non nuocere ai potenzialiprofitti degli investimenti stranieri. Le lobby politiche dirigenti, diverranno "garanti e protettori locali (armati)" degli interessi delle multinazionali .I movimenti internazionali di capitali non potrebbero essere né frenati né rallentati, alimentando ancor di più la speculazione, l'economia mafiosa, le manipolazioni e i disordini finanziari attuali. Le riserve o eccezioni tollerate al momento dell'accordo sono provvisorie. Per contro, nessuna nuova eccezione sarà ammessa e lo stato firmatario sarà obbligato a rispettare l'accordo per 20 anni, qualunque sia la volontà del popolo.
Le multinazionali avrebbero d'ora in poi, il diritto di attaccare giuridicamente uno stato, inteso questa volta come comunità di cittadini contribuenti e ciò davanti ad un tribunale scelto dalle multinazionali stesse ,quello della Camera di commercio internazionale, principale lobby mondiale delle multinazionali ed ispiratrice dell' A.M.I. Non a caso il comitato italiano della CCI è presieduto da un alto dirigente del gruppo Fiat. Le volpi siedono per giudicare la gallina.
I padrini dell' A.M.I. a Ginevra. La Camera di commercio internazionale organizza una conferenza a Ginevra il 23-24 settembre, per "intruppare" gli organismi internazionali nella sua campagna a favore dell'A.M.I. Purtroppo, a questo proposito, il suo presidente (H. Maucher anche presidente di Nestlè) può vantare l'appoggio del segretario generale delle (Nazioni Unite Kofi Annan (Nes-Kofi Annan). Qual scandalo... Tutto ciò nel momento in cui fasce vieppiù significative della società civile del mondo intero si mobilitano contro l'A.M.I.
Contro l'A.M.I. si è tenuta il una manifestazione a Ginevra 23 settembre 1998 I contadini dell'UPS ( Unione contadini svizzeri) hanno offerto i loro prodotti, musicisti e artisti di strada hanno portato una cultura vivente. Semplici cittadini, realtà di base, intellettuali sindacalisti hanno portato il loro contributo ad un momento della resistenza contro "il nuovo ordine mondiale " che minaccia tutti i settori della società civile. Coordinamento svizzero anti-A.M.I. Azione Globale dei Popoli
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