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Da "Umanità Nova" n. 31 del 18/10/98

Comunicato
Solidarietà con i lavoratori senegalesi

Da circa 15 giorni una terribile repressione si abbatte sulla lotta condotta contro le applicazione delle direttive delle Banca Mondiale e del F.M.I. nel settore dell'elettricità.

Dopo la liberalizzazione e la privatizzazione nei settori dell'acqua, delle telecomunicazioni e delle ferrovie, la Banca Mondiale e il F.M.I. pensano che sia ora che il settore dell'elettricità conosca la stessa sorte. Se c'è stato ritardo in questo settore è perché il 90% dei lavoratori votano nelle elezioni professionali per un sindacato che non è non legato al partito al potere. Questo sindacato è il S.U.T.ELEC. (Sindacato Unificato dei Lavoratori Elettrici). Attualmente tutti i suoi dirigenti sono arrestati, o sono in clandestinità.

Contro la privatizzazione, contro la liberalizzazione, per l'elettrificazione delle zone rurali, per il mantenimento della perequazione, per il mantenimento dei diritti dei lavoratori della SEN. ELEC., il S.U.T.ELEC. aveva firmato un memorandum con il governo da più di un anno. La sua ridiscussione ha spinto i lavoratori ad entrare in sciopero. Durante le trattative il governo ha approfittato dei "sabotaggi" che avrebbero avuto luogo in alcune centrali elettriche per lanciare la sua campagna di repressione. Lo scopo del governo è chiaro: isolare e denigrare il S.U.T.ELEC., per poter applicare a livello anche del settore elettrico "le sue riforme" che non accresceranno altro che la miseria del popolo. Per ottenere tutto questo bisogna distruggere tutto quello che dà fastidio, ovvero il S.U.T.ELEC.

Diffondete e fate diffondere questa informazione.

Per la solidarietà con i lavoratori elettrici!

Contro la repressione dello Stato senegalese.

U.N.S.A.S. (Unione Nazionale dei Sindacati Autonomi del Senegal)



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