Da "Umanità Nova" n. 31 del 18/10/98
I compagni del Molino di Lugano informano che sul numero 253 del 9 ottobre de "Internazionale"a pag.9 compariva la seguente inquietante notizia: La Penwells, tipografia che stampava da 29 anni il bimestrale ambientalista britannico "The Ecologist", ha mandato al macero, senza preavviso e senza spiegare il perché, 14 000 copie del numero di settembre - ottobre . Il numero era dedicato interamente alle biotecnologie ed in particolare alla multinazionale agrochimica statunitense Monsanto, specializzata in ingegneria genetica. L'azienda era accusata, con una lettera aperta, di impedire a milioni di contadini di conservare e migliorare le varietà di sementi locali. Fondato trent'anni fa dal defunto sir James Goldsmith e finanziato dal fratello Teddy, "The Ecologist" é conosciuto per le sue inchieste sullo strapotere delle multinazionali. "Ma in 29 anni non abbiamo mai avuto problemi con la tipografia Penwells", spiega scioccato e divertito Zac Goldsmith condirettore del bimensile. "La Monsanto ci ha detto di non aver niente a che fare con la vicenda. Ma questo dimostra quanto valga la forza della reputazione". La redazione ha trovato un altra tipografia che ha ristampato il numero, identico, in 15 000 copie." The Ecologist" sarà in edicola questa settimana.
I compagni del Molino e noi con loro ci chiediamo: Per quale motivo il bimensile é stato mandato al macero prima dell'uscita ? Per quale motivo la Monsanto afferma di "non avere niente a che fare con la vicenda"? Forse perché l'azienda depositaria del brevetto non é la Monsanto bensì un azienda da essa acquisita nel maggio scorso?
Messaggi di solidarietà a "The Ecologist" possono essere inviati al seguente indirizzo : ecologist@gn.apc.org
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