unlogopiccolo

Da "Umanità Nova" n. 31 del 18/10/98

Obiezione di coscienza
La nuova legge e i nonsottomessi

In un precedente articolo (vedere il numero di Luglio di U.N.) avevamo analizzato la nuova legge sull'obiezione di coscienza, in vigore dal 15 luglio.
Non ci eravamo però accorti di un cambiamento importante nella forma in cui verrà repressa la nonsottomissione: il processo, infatti, sarà non più davanti ad un tribunale militare bensì in un tribunale civile: dal pretore del luogo di assegnazione al servizio civile o militare.
La seconda novità riguarda coloro che si dichiareranno nonsottomessi dopo aver richiesto ed ottenuto un servizio civile: subiranno un solo processo e non due come avveniva fino ad ora.
Cosa cambia? Innanzitutto, per chi sceglieva di presenziare ai propri processi, verrà a mancare un confronto con la controparte più diretta: la magistratura militare. Non dubitiamo comunque che anche su quella civile ci siano sufficienti argomenti di contestazione. Inoltre, con il passaggio alla magistratura ordinaria sarà possibile (ma non automatico) che il pretore ordini la conversione in multa (all'incirca 7 milioni) della pena.
Da una parte si legittima l'esonero dalla naja civile e militare per chi può permetterselo (Già sono esonerati i "giovani imprenditori"), dall'altra si tende a dividere i nonsottomessi in base alle loro possibilità economiche. Per rifiutare questa possibile nuova prassi ci saranno due strade: il rifiuto di pagare la multa con conseguente pignoramento oppure l'opposizione legale per farsi dare una condanna "normale". In ogni caso occorrerà aspettare i primi processi per vedere come si comporteranno i giudici.
In caso di procedimento "normale" (celebrazione del processo più condanna) c'è da aspettarsi un allungamento dei tempi rispetto alla media.

In sostanza ci pare che il pericolo maggiore di queste novità sia la possibilità di ulteriore "burocratizzazione" della nonsottomissione, quasi si voglia ridurla a pratica amministrativa fra un individuo e lo stato, privandola di visibilità e del suo carattere di scelta politica ed, in prospettiva, anche collettiva. Occorrerà rifletterci meglio.

Cassa di Solidarietà Antimilitarista
C/o "Kronstadt", c.p. 516 - 37100 VERONA

www.ecn.org/cassasolidarietantimilitarista



Contenuti UNa storia in edicola archivio comunicati a-links


Redazione: fat@inrete.it Web: uenne@ecn.org