unlogopiccolo

Da "Umanità Nova" n. 32 del 25/10/98

La lotta dei liceali di Bordeaux

Ci preparano un brutto futuro, diamoci un bel presente!

Bordeaux è la città francese in cui la mobilitazione liceale è stata più importante. Gioved" 15 ottobre si era più di 20.000 (secondo la polizia) a manifestare. Venerd" 16 nel Liceo Victor Louis a Talence una buca di raccolta delle rivendicazioni permetteva agli studenti di esprimersi: più insegnanti, meno alunni per classe e più strutture, sono le richieste che ricorrevano più spesso. Il Liceo Victor Louis accoglie dei portatori di handicap che domandavano ascensori che non siano regolarmente in panne. Venerd" 16 ottobre il preside ci ha annunciato l'assunzione di un prof di inglese e di un bibliotecario titolare o un impiego-giovane, oltre la costruzione di una rampa d'accesso per gli handicappati. Il provveditore invece ci ha annunciato 150 sdoppiamenti di classe fin da luned" 19 ottobre e una nuova organizzazione del tempo scolastico dopo la festività del primo novembre. Hanno fatto presto ad annunciarlo!

I liceali sono arrabbiati e lo gridano forte; molti hanno il simbolo anarchico disegnato sul volto, qualche striscione e degli slogan inneggianti alla rivoluzione.

Purtroppo per una buona parte di loro questa rivolta è fatto solo di chiacchiere e quando uno dei "capi" parla al microfono per dire che "non si vuole essere recuperati" e "non si fa politica" e ordina "strappate i volantini che vi si danno!" una buona parte dei liceali ascolta il "capo". Ma come gridare degli slogan "apolitici" in manifestazione? Alcuni cantano gli slogan dei tifosi della Gironda, altri la Marsigliese...Deprimente.

Alcuni tentano di stabilire una gerarchia, una microsocietà con lo schema tradizionale: capi, poliziotti, massa di manovra...Come non vomitare quando sento alla televisione un perfetto sconosciuto presentarsi come il "presidente del movimento dei liceali di Bordeaux eletto dai rappresentanti di ogni liceo", rappresentanti che si sono eletti da soli. Quando il giornalista interroga " il presidente" sul servizio d'ordine instaurato durante le manifestazioni (400 brutti ceffi all'ultima), risponde che preferisce parlare di "servizio d'inquadramento". A vedere le facce da imbecille del "servizio d'inquadramento" io preferisco parlare di "sporchi poliziotti". Il loro ruolo è quello di ricondurre attraverso la forza, se necessario, (si!) le pecore che si allontanano dal gregge perché sono sul marciapiede per vedere passare la manifestazione o per andare in coda o alla testa del corteo.

Nonostante tutto ho visto un po' di sole dietro tutte queste nubi e qualche slogan ben rivolto mi rassicurano per il futuro. Le nostre rivendicazioni sono legittime e ha poca importanza chi le sostiene. Il direttore del Liceo ha scritto ai nostri genitori per dire loro che "un'assenza prolungata è suscettibile di avere degli effetti negativi sui risultati e all'occorrenza sull'orientamento del vostro ragazzo"...e 40 alunni per classe, il sovraccarico di lavoro e dei locali fatiscenti...questo non nuoce al diploma? Si! e questo i liceali l'hanno ben compreso ed è per questo che hanno deciso il proseguimento dello sciopero ed è sempre per questo che vanno alle manifestazioni invece che tornare a casa visto che la maggior parte dei corsi sono annullati per mancanza di studenti.

Quando io vedo dei liceali cos" felici di essere in manifestazione e così felici di saltare i corsi, mi rendo sempre più conto che il liceo è una prigione in cui ci si rompe fino a morirne in attesa della ...disoccupazione.

Ci preparano un brutto futuro, diamoci un bel presente!

Pierre Ramine



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