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Da "Umanità Nova" n. 32 del 25/10/98
Proseguendo nel nostro viaggio da fermi, in questa puntata presentiamo il più "vecchio" tra archivi anarchici presenti su Internet, quello della "Spunk Press".
Ecco la loro presentazione: "SPUNK PRESS è un progetto editoriale anarchico indipendente. Il nostro scopo è di raccogliere su computer materiali anarchici, alternativi e underground in forma elettronica, e renderli disponibili gratuitamente. L'archivio è attualmente situato su Internet (una rete mondiale di computer che può essere raggiunta da cinque milioni di persone), ma vogliamo anche uscire all'esterno e raggiungere il mondo delle BBS, dei personal computers e tutti coloro che non hanno accesso ai calcolatori.
Vogliamo aiutare editori e scrittori a convertire o produrre i loro lavori in formato elettronico e a usare i canali di distribuzione delle reti mondiali: archivi di testi su computer, liste di indirizzi per la posta elettronica, ecc. Stiamo cercando proposte di riviste, pamphlets. libri, articoli, interviste, recensioni, manifesti e altro materiale, sia recente che passato, in qualsiasi lingua.
Potete inviare materiale via posta elettronica o su dischetto. Se viene usato un word processor o un pacchetto di impaginazione elettronica (DTP) potremo pubblicare il vostro materiale in tutto il mondo. Non vi costerà nulla. SPUNK PRESS è costituito da un collettivo editoriale con membri in Olanda, Italia, Svezia, Stati Uniti e Regno Unito. Usiamo la posta elettronica per coordinare e amministrare l'archivio. Per maggiori informazioni e una copia del nostro catalogo corrente, contattare Spunk Press via posta elettronica all'indirizzo spunk@lysator.liu.se"
Sebbene datata, risale a tre-quattro anni fa, questa presentazione rende abbastanza bene l'idea che sta dietro al progetto, ma non certo il suo successo: alla data odierna (ottobre 1998) l'archivio contiene più di 1600 files, vale a dire di testi (ma anche di immagini) che vanno dalla ricette dell'"Anarchist Cookbook: recipes from anarchists and their friends" al testo completo del libro di Agustin Guillamón "The Friends of Durruti Group: 1937-1939", passando per centinaia di articoli ripresi dalle testate anarchiche, soprattutto in lingua inglese, volantini ed estratti dai classici del pensiero libertario.
Quasi inesistenti i materiali in lingua italiana (anche se ci sono alcune traduzioni in inglese dagli scritti di Malatesta) tra i quali ricordiamo i testi di "rAn" che già da qualche anno archivia in Rete i numeri pubblicati.
Spunk, il nome deriva dal libro "Pippi calzelunghe", è una vera e propria piccola biblioteca nella quale si possono fare anche parziali ricerche vista l'esistenza di un catalogo per soggetto, ed alla quale si può liberamente partecipare inviando il proprio volantino o la propria fanzine che verrà archiviata fianco a fianco alle opere dei classici.
L'archivio principale è su un computer in Olanda, ma grazie alla facile riproducibilità dei materiali informatici, esistono altre due "sedi" della Spunk Press, una in Usa ed un'altra in Australia.
Su Spunk si possono anche trovare utili indirizzari, divisi per genere e per paese, e una nutrita serie di collegamenti ad altri archivi dell'area politica rivoluzionaria, di alcuni di questi scriveremo nelle prossime puntate: The Anarchist Archives Project, Anarchist Archives, Anarchist Propaganda Archives, Centre International De Recherches sur L'Anarchisme, The Noam Chomsky Archive, Le Edizioni del Matese, Emma Goldman Papers, International Institute of Social History, Kate Sharpley Library, The Labadie Collection, Nadir, Situationist International Archive, Tamiment Library.
In questo archivio sono quasi del tutto assenti le notizie legate alla stretta attualità se si escludono le informazioni sulla campagna per la liberazione di Mumia Abu Jamal.
La sua veste grafica essenziale e la possibilità di ottenere il materiale da più di un sito fanno di Spunk Press uno dei più riusciti esperimenti di utilizzo delle nuove tecnologie da parte di anarchici.
L'indirizzo della Spunk Press è http://www.spunk.org A-chip
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