Da "Umanità Nova" n. 33 del 1/11/98
Giovanni Carol o Paolo Wojtila come si chiama (credo di aver fatto un po' di confusione, ma con tutti questi nomi...) comunque il papa, dopo dodici anni di incubazione (così hanno scritto i giornali) ha partorito, ha pubblicato la XIII Enciclica, un'apoteosi di nobili proponimenti, essa parla di ragione e di fede (non Emilio Fede ma la fede in Dio), di ali e di ricerca della verità, di dialogo con la filosofia, anche quella di pensiero non cattolico, e quindi di apertura al dialogo con altre religioni. Perché, come ci spiega l'erede diretto di Torquemada, il cardinal Ratzinger, il papa è preoccupato per l'avvenire dell'uomo, e così apre il dialogo anche ai non credenti che, lavorando insieme ai credenti potranno risolvere i problemi del mondo per un rinnovamento dell'umanità. Ora, al di là delle contraddizioni che si evincono nell'enciclica stessa, come si fa a voler dialogare con i non credenti e poi condannare sia il materialismo che il positivismo e lo scientismo. Comunque a parte questo sono altre le cose che dimostrano ancora una volta che si predica bene ma si razzola male: la chiesa parla di dialogo filosofico, di apertura a pensieri di diverso orientamento, di slancio spirituale del pensiero indiano, dopo aver condannato, proprio per bocca di Ratzinger, l'indiano padre di Mello e tutta la new age in quanto "sono incompatibili con la fede cattolica e possono causare gravi danni". La condanna per panteismo (lo stesso capo d'accusa per cui fu bruciato Giordano Bruno) della new age fu ribadita più volte dalla chiesa, anche in televisione da don Giovanni D'Ercole.
Si esalta la ricchezza delle culture tradizionali africane, ma ci si dimentica di aver fatto di tutto per negare al popolo africano ogni tipo di conoscenza per la regolamentazione delle nascite.
Si parla di rinnovamento dell'umanità, di salvezza dell'uomo, ma i morti per AIDS non sarebbero salvati se avessero fatto uso dei preservativi? Sempre osteggiati e condannati proprio dalla chiesa.
Infine sul dialogo con religioni diverse, filosofie non cattoliche e apertura al dialogo con i non credenti credo sia il massimo dell'ipocrisia. Visto che in data 22 febbraio '98 veniva cacciato dall'Università Cattolica del Sacro Cuore Luigi Lombardi Vallauri, docente di filosofia del diritto con l'accusa di eresia, e oggi licenziano don Zega di "Famiglia Cristiana", settimanale da lui diretto per oltre venti anni e conduttore di una rubrica che da tempo era sotto sorveglianza dei difensori della vera fede: la Santa Sede non ne ha motivato il licenziamento ma ne possiamo facilmente immaginare i motivi. Infatti negli ultimi tempi il povero don Zega aveva iniziato ad avere un rapporto meno intransigente nei confronti di temi come l'erotismo, l'omosessualità e addirittura la pornografia. Scandaloso e blasfemo!! Avranno gridato in Vaticano le autorità ecclesiastiche; ma allora l'apertura di Wojtila? ...Tutto come volevasi dimostrare, cioè uno apre, un altro chiude e per don Zega ... il benservito. Maurizio Marchetti
|