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Da "Umanità Nova" n. 34 del 8/11/98

Contro Pinochet

La dichiarazione di Urbano

Vi comunico con la presente che io, Taquias Vergara Vicente, primo di molti altri cittadini cileni esiliati in Italia, questa mattina ho esposto denuncia, presso la procura della Repubblica del tribunale di Milano, contro il dittatore cileno Pinochet per omicidio, tortura e sequestro di persona, crimini commessi contro la mia stessa persona e membri della mia stessa famiglia.
Questa denuncia non vuole essere una iniziativa personale ma come già stanno facendo decine e decine dei miei concittadini esiliati in altri paesi europei, vuole rappresentare la voce di migliaia di democratici che chiedono giustizia affinché finalmente il dittatore venga giudicato e condannato per tutti i crimini commessi contro il popolo cileno.

L'esposto - denuncia

Sono cittadino cileno; dal 1975 risiedo con permesso di soggiorno quale esiliato politico, come da riconoscimento della commissione paritetica di eleggibilità del governo italiano.
Sono dovuto fuggire dal mio paese a causa del colpo di stato avvenuto nel 1973 da parte del generale Pinochet Augusto Ugarte. Infatti a causa della mia militanza politica venni arrestato e rinchiuso nello stadio nazionale insieme a migliaia di persone.
Durante il periodo di detenzione fui sistematicamente fatto oggetto di torture, in particolar modo venni ripetutamente bastonato, mi vennero applicati fili elettrici che davano scosse di corrente, al fine di farmi confessare i nominativi di altre persone oppositrici del regime.
Venni liberato dopo 15 giorni grazie all'intervento della Commissione delle Nazioni Unite, che era intervenuta per controllare la violazione di diritti umani.
Alla mia scarcerazione mi fu detto di recarmi in una caserma di polizia per firmare un libro, mi guardai bene dal fare quanto richiesto e successivamente appresi che coloro che lo fecero vennero deportati in campi di concentramento od in navi da guerra e se ne perse traccia.
In data 15 ottobre 1973 le forze di polizia del governo Pinochet, durante un controllo spararono senza alcun motivo, a mio fratello ed altre 8 persone che stavano aspettando l'autobus, causandone la morte a causa delle ferite inferte. L'accertamento della responsabilità delle forze di polizia di Pinochet fu acclarato nel 1990 dalla Commissione Retting incaricata dall'allora governo del Cile di fare un'inchiesta sui crimini perpetrati dal regime di Pinochet.

Dai fatti sopra elencati risulta evidente la responsabilità personale e politica di Pinochet in relazione a quanto accaduto al sottoscritto e rispetto all'uccisione di mio fratello.
Tutto ciò premesso il sottoscritto propone formale denuncia nei confronti di Pinochet Augusto Ugarte, per i reati di omicidio, tortura, lesioni gravissime, sequestro di persona e quant'altro si dovesse ravvisare nei fatti sovraesposti. (...)

Milano 27 ottobre 1998

Taquias Vergara Vicente



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