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Da "Umanità Nova" n. 35 del 15/11/98

InformAzione

Spezzano Albanese: affaire liceo scientifico
un ennesimo caso di speculazione edilizia sponsorizzato dall'Amministrazione Provinciale di Cosenza e coperto dall'Amministrazione Comunale di Spezzano Albanese
Gli studenti del Liceo Scientifico di Spezzano Albanese da più giorni sono in agitazione con cortei cittadini ed assemblee pubbliche per sensibilizzare le comunità del comprensorio su un ennesimo caso di speculazione edilizia.
L'Amministrazione Provinciale di Cosenza in data 9.11.98 ha pubblicato un bando di gara (Appalto Concorso con importo complessivo massimo di 3.000.000.000 comprensivo oneri fiscali) avente come oggetto l'acquisto di un edificio da adibire a Liceo Scientifico. L'ambiguità del Bando fa pensare ad una celata manovra protesa a spendere i tre miliardi con l'acquisto dell'attuale edificio liceale e dell'area campetto (entrambi appartenenti ad una società) dove dovrebbe sorgere un nuovo stabile il cui progetto (naturalmente redatto dai soliti tecnici del regime amministrativo di Spezzano Albanese) si dice sia stato di già approvato dalla commissione edilizia comunale con destinazione però a civile abitazione. A tal punto viene spontaneo chiedersi: esistono forse degli accordi tra Amministrazione Provinciale di Cosenza, Amministrazione Comunale di Spezzano Albanese e società proprietaria dello stabile e dell'annessa area campetto dove oggi è ubicato il Liceo? Altrimenti come si spiegherebbe l'ambiguità del bando che si evince dal fatto che mentre lo stesso stabilisce come oggetto l'acquisto di un edificio da adibire a Liceo Scientifico poi tra i requisiti richiesti per i soggetti che intendono partecipare alla gara (punto B) figura anche la voce "fabbricati da realizzare ex novo" (area campetto?).
La Federazione Municipale di Base, nel fare proprie le rivendicazioni degli studenti nonché le posizioni del Consiglio di Istituto (sotto riportate), mentre dà la sua completa adesione alle mobilitazioni studentesche ed alla giornata di lotta del 10 Novembre p. v. promossa dal Comitato Studentesco, invita nel contempo tutta le comunità del comprensorio a solidarizzare con il movimento studentesco per impedire che questo ennesimo scandalo si consumi a danno della scuola pubblica.
Il Bando dell'Amministrazione Provinciale va immediatamente revocato!
L'edificio liceale deve sorgere come chiedono gli studenti, i genitori, i docenti nell'area del locale Istituto professionale per l'agricoltura!
Sconfiggere la speculazione, garantire entrambi gli istituti superiori di cui è dotato il comprensorio: sono questi gli obiettivi che dobbiamo con la lotta raggiungere!
FMB

Spezzano Albanese
Verso la costituzione dei Comitati di Quartiere

La parola e la decisione ai cittadini
Gli interessi della Comunità nessuno può salvaguardarli meglio della Comunità stessa.
Partendo da questa considerazione la FMB, attraverso la sua Unione Civica, (associazione di base dei cittadini) intende dare vita alla costituzione dei Comitati di quartiere, strutture autogestionarie, aventi come scopo la risoluzione e la salvaguardia degli interessi della Comunità attraverso decisioni assembleari pubbliche.
La FMB, sensibile allo spirito di libertà e di giustizia sociale che la sorregge, invita i cittadini di Spezzano Albanese a dare un concreto esempio di come sia possibile costruire degli spazi alternativi di base per la difesa, la conquista e la salvaguardia degli interessi dell'intera Comunità.
Il federalismo dei Comitati di Quartiere nell'Unione Civica della FMB può rappresentare questo spazio, per non lasciare che l'amministrazione comunale di Stato decida sulla testa dei cittadini tutti.
Compito dei Comitati di Quartiere sarà quello di affrontare insieme tutte le questioni di natura sociale per insieme trovare delle risoluzioni autogestionarie in merito, in quanto nessuno conosce le questioni meglio di chi le vive, nonché i modi per risolverle.
Ad esempio, compito dei Comitati di Quartiere sarà quello di discutere l'assetto paesaggistico, urbanistico, ambientale (salvaguardia del centro storico, urbanizzazione in equilibrio con l'assetto paesaggistico, tutela ed ulteriore realizzazione del verde pubblico, nettezza urbana e discarica pubblica, agibilità delle strade, etc), i servizi sociali (sanità, igiene pubblica, scuola, etc), e qualsiasi altra questione di cui si avvertirà l'esigenza.
La Comunità è stanca delle oramai chiacchierate promesse che in ogni campagna elettorale, politica o comunale, le vengono propinate dalla bocca dei politicanti di turno!
La Comunità deve con forza rivendicare il diritto al confronto pubblico sui problemi comunitari per contribuire in prima persona alla discussione ed alla risoluzione autogestionaria degli stessi!
Chiunque è interessato alla costituzione di detti Comitati o semplicemente ad ulteriori informazioni in merito può far pervenire la sua adesione o rivolgersi alla sede della FMB.
Federazione Municipale di Base Di Spezzano Albanese

Bologna - Poliziotti alla sbarra
Cronaca di ordinaria repressione

Il 30 ottobre scorso si é svolta una "perizia tecnica" per ricostruire la scena svoltasi il 5 maggio del 1994 quando quattro poliziotti (1 della squadra mobile, 1 della buoncostume, 2 del reparto mobile, tutti in servizio alla Questura di Bologna) fermarono un giovane all'interno di un bar di via Andrea Costa, lo caricarono sul gippone "magnum" con il quale stavano effettuando il servizio di ronda, lo pestarono, lo condussero in Questura costringendolo a fare "flessioni di vario genere" (sic! scrivono i giornali). Il questore ed il prefetto, ormai quotidianamente, emettono comunicati nei quali si parla di "episodi isolati". I giornali cittadini danno credito a questa versione. L'amministrazione comunale (con il beneplacito di tutte le forze politiche compresa RC che fa parte della giunta) non si cura di tali episodi e sostiene con forza il piano "antidegrado". Umanità Nova certo non può brillare per tempestività della cronaca ma da tempo andiamo segnalando il susseguirsi di episodi che mostrano come la situazione nella Questura bolognese sia tutt'altro che "normale".
Il pestaggio di cui sopra si accoda ad altri fatti denunciati ed a tanti altri "annegati nella cronaca". Come fu il caso del compagno Tommaso Marabini di Medicina (BO) pestato a sangue dall'Unità di controllo territoriale della "banda Savi" perché intralciava il loro lavoro. Come fu il caso di un compagno sardo, occupante di case, ammanettato ad un lampione da un solerte finanziere, trascinato in Questura, spogliato e fatto salire nudo sulle finestre del secondo piano alle quattro della mattina, con la minaccia di fargli fare la fine di Pinelli.
Per il governo della città questi fatti rientrano a pieno titolo nella repressione della criminalità e quindi il sindaco Vitali convoca conferenze stampa non già per ammonire le forze armate ad un atteggiamento più civile bensì per commentare i risultati di 2 mesi (settembre e ottobre) di ordinaria repressione a Bologna: 3426 fermi per identificazioni, 93 denunce (per occupazione, oltraggio, resistenza, commercio ambulante, vagabondaggio, prostituzione, spaccio) di cui 29 arresti, 19 fogli di via, 95 fra perquisizioni e sgomberi di case (sarebbe più consono dire di luoghi fatiscenti) occupate abusivamente. Gran cassa all'operazione da parte di Alleanza Nazionale che con il suo presidente del quartiere S.Stefano, Pellacani, dà vita ad un ulteriore corpo speciale, il gruppo "Antenna" (composto da agenti della polizia municipale e "volontari" delle pattuglie cittadine, con l'immancabile presenza di gorilla dell'azionismo fascista).
redb

Massa: violenza della polizia sugli studenti
La sera di venerdì 7 novembre nelle vicinanze di una delle scuole occupate di Massa, un gruppo di giovani sono stati fermati per aver strappato un manifesto. Sono seguite violenze fisiche e psicologiche sui giovani prima sul luogo del fermo e successivamente in questura.
Nella mattina di lunedì 9 si è tenuta una manifestazione in città che, indetta per ribadire le richieste degli studenti e per protestare contro la parità tra scuola pubblica e scuola privata e contro la riforma e vi è stato l'inizio di una mobilitazione tesa a denunciare l'atteggiamento violento e repressivo adottato dalla polizia nei confronti di chi ha deciso di adottare determinate forme di lotta come nel caso dei ragazzi fermati non casualmente nel clima elettorale che coinvolge anche la città di Massa. La protesta continua: martedì 10 si è tenuta una conferenza stampa e per sabato 14 è stata indetta una manifestazione. Data la gravità dei fatti accaduti non siamo ancora in grado di confermare luogo e orario dell'appuntamento, quindi invitiamo a mobilitarsi per assicurare una forte presenza alla manifestazione. Per informazioni contattare i compagni e le compagne di Massa e di Carrara al numero 0585 75143.
(Corrispondenza da Massa di Natalia)



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