Da "Umanità Nova" n. 36 del 22/11/98
Quello che segue è un insieme di informazioni, domande e risposte ottenute dopo
una discussione ampia con due compagni di Stoccolma. Entrambi sono militanti di
diversi gruppi antiautoritari che fanno capo alla sigla Stockholm Anarkister
(Anarchici di Stoccolma). Obiettivo della nostra chiacchierata e fare il punto
della situazione anarchica qui a Stoccolma e più in generale nelle
regioni subpolari (Norvegia, Svezia, Danimarca e Finlandia). Lo spunto è venuto
da due recenti eventi apparentemente diversi: Una manifestazione di massa ben
riuscita (Contro la dittatura del mercato) e una bomba bluff contro un
dirigente (boss) della Volvo. Entrambi anno dato il via all'anno politico qui
in Svezia sovrapponendosi alle recenti elezioni politiche che hanno visto la
riconferma al potere (anche se di misura) dei socialdemocratici.
La discussione inizia con un inquadramento generale del movimento anarchico
attuale a Stoccolma.
Nel 1993 viene abbandonata definitivamente l'idea di sviluppare un movimento
squatter in città, in seguito alle sconfitte ricevute durante un decennio di
occupazioni e violenti sgombri e repressione. L'idea che viene perseguita è quella di generare un movimento ampio contro l'oppressione del potere. Si
formano diversi gruppi: Syndacalister Ungdom Forbudet (SUF) Gruppo dei giovani
sindacalisti (che qui significa anarco sindacalisti o sindacalisti
rivoluzionari n.d.r.) 1993, Folk Makt (Potere popolare) 1991, Azione
antifascista (AFA) 1993, il gruppo Anarcofemminista 1993, Kid Power (potere dei
bambini i cui membri sono tutti teenager), gruppi di appoggio all'ALF (Animal
Liberation Front) e per i diritti degli animali, gruppo di difesa omosessuale e
recentemente un gruppo di difesa dei diritti dei portatori di handicap. Tutti
questi gruppi condividono una impostazione anticapitalista, antirazzista,
antiautoritaria, antiomofobica, e antisessista. La decisione di lavorare in
gruppi diversi nasce dalla considerazione che in questo modo è più
facile contrastare il potere mettendolo in discussione su aspetti specifici
della sua oppressione.
Tuttavia questa strategia potrebbe risultare in una eccessiva
settorializzazione.
Questo rischio sembra essere superabile tenendo conto che i diversi gruppi
hanno un comune fine ultimo, talvolta condividono lo stesso spazio
(provocatoriamente indicato come supermercato rivoluzionario, vista
l'eterogeneità dei prodotti che si possono trovare), editano insieme BRAND
(gloriosa testata anarchica fondata nel 1898) e ogni 2 anni si riuniscono in un
assemblea anarchica generale.
A questo punto la discussione si è orientata verso la comprensione di come sia
possibile la coesistenza di anarcocomunisti e spontaneisti punk.
La risposta è secca: il tipo di organizzazione che abbiamo scelto ci permette
di bilanciare situazioni nelle quali il momento organizzativo è molto forte ed
altre in cui l'azione è lasciata allo spontaneismo.
In genere si lavora in piccoli gruppi dove le decisioni vengono prese con il
consenso generale. Nelle assemblee allargate vengono utilizzate diverse
tecniche per raggiungere una soluzione comune ed in casi limite si ricorre
all'alzata di mano. La minoranza non è vincolata alle decisioni della
maggioranza.
A giudicare dall'apertura dell'anno politico con la manifestazione di fine
settembre "Contro la dittatura del Mercato" sembrerebbe che la formula
organizzativa e la strategia utilizzate dai compagni a Stoccolma funzioni. La
manifestazione ha visto la partecipazione di circa duemila persone. Ha riscosso
una notevole attenzione dai massmedia visto che si è inserita nell'ambito della
campagna elettorale visto che rappresentava l'unica voce fuori campo, mentre
tutti i politici avevano programmi elettorali economicisti, dove il livello di
felicità delle persone si identificava nel profitto di azienda o nel Prodotto Interno Lordo dello stato.
Gli anarchici sono stati i promotori di questa manifestazione, e ne hanno
caratterizzata la riuscita come testimoniava la loro massiccia presenza in
piazza. Inoltre è da rilevare il movimento anarchico in questo momento a
Stoccolma rappresenta un punto di riferimento reale per molte altre componenti
sociali dissidenti con il potere. Alla manifestazione hanno preso parte gruppi
alternativi (alternative city), Emmhaus, Peruviani, trotzkisti, ambientalisti.
I punti qualificanti del movimento in questi giorni in Svezia sono un
opposizione intransigente al trattato di Schengen, al razzismo e all'esistenza
e chiusura delle frontiere. Contrariamente all'Italia ed ad altri paesi sud
europei il movimento dei disoccupati non sembra avere una valenza di scontro
sociale, tuttavia i livelli di sicurezza sociale dello stato svedese sono
ancora in grado di controllare i livelli disoccupazione esistente (circa il
10%). Considerando la presenza anarchica degli anni ottanta con quella di ora è notevole la crescita del movimento.
...beh se fino qui sembrano tutte rose e fiori ci saranno pure dei problemi che
vi affliggono ? (pensa e chiede il n.d.r.)
L'eccessivo "egoismo, individualismo" nelle lotte è sicuramente un problema.
Alcuni compagni coinvolti in lotte specifiche sono portati a dimenticare o
mettere in secondo ordine altri compagni impegnati su temi diversi. L'alto turn
over di militanza; in genere dopo due anni di militanza totale diversi compagni
si bruciano e cambiano completamente vita; ed anche come mantenere i contatti
con gli anarchici che hanno figli piccoli, un lavoro alienante etc. Comunque
questi temi verranno affrontati nella prossima assemblea d'inverno che si terra
il 26/12 nel sud della Svezia. Il titolo sarà "Una generazione di lotte:
anarchici, sindacalisti, autonomi".
Bene, la discussione vira verso il secondo fatto di cronaca di interesse: la
bomba bluff.
Alla fine di settembre una telefonata rivendicava a nome di un gruppo dal nome
"Odio i ricchi" una bomba trovata sotto il sediolino dell'auto di tale J.R.Gyll
(boss uscente della Volvo e uomo di fiducia della famiglia Wallenberg, gli
Agnelli svedesi)
I due candelotti di dinamite non erano collegati ad alcun detonatore. Le
reazioni dell'opinione pubblica sono state molto favorevoli e di simpatia versi
i finti attentatori, visto che si trattava palesemente di una azione simbolica.
I compagni sottolineano che il suddetto gruppo è esistente e sostiene che il
potere e il capitale è fatto di uomini con nome e cognome, che questi possono
essere raggiunti a casa e simbolicamente colpiti. In modo da sfatare la
presunta intoccabilità dei potenti. Il fatto che questa azione si sia
verificata poco prima della manifestazione ha contribuito alla sua riuscita.
A questo proposito gli anarchici di Stoccolma rimarcano che in alcune
situazioni questo tipo di azioni dirette, il sabotaggio il boicottaggio sono
strumenti assai utili.
Venendo all'ultima parte della conversazione affrontiamo il tema della presenza
anarchica nelle regioni subpolari e scandinave.
Sia in Norvegia che in Danimarca l'anarchismo è una presenza politica ben
consolidata da circa un secolo visto gli stretti contatti di queste regioni con
la Gran Bretagna e Germania. Storia diversa è per la Finlandia dove un certo
numero di pubblicazioni anarchiche di lingua inglese sono state distribuite
dopo il 1991 con la ripresa del movimento anarchico in Russia (Assemblea
internazionale su Kronstadt). Attualmente i contatti sono molto intensi tra i
compagni finlandesi e quelli di Stoccolma. 25 nuovi circoli anarchici sono nati
recentemente in Finlandia, tutti sono in contatto con la SAL e molti sono
aderenti o in via di adesione alla Internazionale delle Federazioni Anarchiche
(IFA) La federazione anarchica finlandese raccogli gruppi animalisti,
anarcoverdi, e anarcosindacalisti.
Inoltre i compagni finnici hanno buoni contatti con gli anarchici polacchi e
stanno aumentando le loro collaborazioni con gli anarchici spesso individualità
o piccoli gruppi in Estonia, Lettonia, Lituania e a San Pietroburgo.
Mentre il movimento Finlandese è in crescita i movimenti Norvegese e Danese
sono attualmente in fase di riorganizzazione. Il motivo è dovuto
all'applicazione del trattato di Schegen con lo sgombro o legalizzazione delle
case occupate. Anche in questi paesi sembra che i compagni siano orientati
verso un lavoro articolato attraverso piccoli gruppi con obiettivi specifici
coordinati tra loro.
Kammellerna (Cell dell'OACN-FAI Stoccolma)
del sindacalismo
Si ringraziano Kurt e Mattias (Olle) de Stockholm Anarkister
per i contributi dati all'articolo
Per contatti:
Stockholm Anarchister Box 150 15 S-104 65 Stockholm
|