Da "Umanità Nova" n. 36 del 22/11/98
Pescara: lotte contro gli sfratti martedì 10 novembre alle 9,30 avvocato, ufficiale giudiziario e poliziotti al seguito hanno bussato alla porta di due famiglie di Rancitelli, quartiere popolare di Pescara, gettandole per strada. E' solo il primo di una serie di sfratti che entro febbraio coinvolgerà altre tredici famiglie e non poteva passare sotto silenzio in un momento in cui, essendo imminenti le elezioni comunali, il sindaco in carica e lo sfidante si riempiono la bocca parlando di teatri, centri commerciali e finanziamenti per palazzinari, albergatori, imprenditori. Per protestare contro quest'aggressione più di venti persone (tra le quali noi del gruppo "Di Sciullo" - FAI) hanno manifestato davanti al comune con striscioni, volantini, canti e slogans. Inizialmente l'assessore alle politiche per la casa (Scioletti - Alleanza Nazionale) non ha trovato niente di meglio che sguinzagliarci contro la polizia municipale che ha inutilmente tentato di identificare i manifestanti; in seguito è stata costretta a promettere l'assegnazione di case popolari entro un paio di settimane. Il giorno dopo si è svolta un'assemblea presso il circolo libertario "Pippi Calzelunghe" in cui gli sfrattati hanno riferito gli esiti dei colloqui con sindaco ed assessore ed i compagni presenti (una trentina) si sono impegnati a seguire la lotta programmando alcune iniziative future. Tutto sommato da questa prima fase dello scontro di classe a Pescara possiamo trarre un risultato positivo, in quanto l'ampia eco che la manifestazione ha avuto sui media locali ha costretto l'amministrazione reazionaria a recedere dalle posizioni iniziali. Staremo a vedere se non si è trattato di promesse da marinaio per guadagnare tempo in vista della farsa elettorale. Paolo Iervese - Gruppo "Di Sciullo" - FAI - Pescara
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