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Da "Umanità Nova" n.1 del 17 gennaio 1999
Aggressione all'Iraq
Comunicato della Commissione di Corrispondenza della FAI
La vile aggressione delle forze militari anglo-americane contro il popolo
iracheno, sottoposto da anni a un feroce regime dittatoriale e a un altrettanto
micidiale embargo economico che ha peraltro rafforzato il rais Saddam Hussein,
non può che essere condannato dagli anarchici federati.
Ancora una volta, il potere si rivela per ciò che è: pura
assurdità che si "diverte" ad affermare se stesso, incurante
dell'opinione pubblica mondiale, incurante delle vittime innocenti, incurante
delle critiche che riceve, incurante degli effetti a catena che produce.
Sotto gli occhi è possibile non vedere i morti, le distruzioni,
l'arsenale biochimico che minaccia il pianeta (quello di Saddam, non certo
quello americano...), mentre è possibile vedere lo shopping natalizio a
New York e a Londra, la cui opulenza è direttamente proporzionale alla
volontà dei ricchi di conservare a tutti i costi i propri privilegi
sulla pelle (disidratata, emaciata, consunta, incenerita) di uomini e donne,
bambini e anziani che hanno avuto solo la triste sventura di nascere
"colpevolmente" in uno dei tanti sud del mondo.
Gli anarchici federati denunciano inoltre la censura dei media, che funzionano
a intermittenza: più ci fanno vedere immagini spettacolari per chi
è seduto comodamente in poltrona, col telecomando in mano caso mai si
annoiasse, nulla sappiamo delle reali condizioni, delle reali cause che hanno
spinto gli anglo-americani ad arricchire le industrie d'armamenti seminando
terrorismo di stato.
Non ci vengano a dire che vogliono difendere noi tutti da Saddam Hussein,
incapace di difendere la popolazione della cui sorte evidentemente non gliene
importa. La sua caduta non è un obiettivo dell'aggressione militare; ma
nemmeno salvare Clinton dall'impeachment è una motivazione plausibile.
E questa volta il petrolio non c'entra, anche se c'entra sempre la presenza
militare nei luoghi sacri dell'Islam, del quale sembra che occorra fare tutto
per ergerlo a nemico numero uno del prossimo secolo, anche se il mondo islamico
è debole, povero, e frammentato in tanti rivoli l'un contro l'altro
armati. E allora ecco avanzarsi un'altra plausibile convinzione: stufo di
Monica Lewinsky, anzi scottato, Clinton si è invaghito del dr.
Stranamore, nella cui follia c'era del metodo, come sanno tutti i generali.
Gli anarchici federati non credono che la via diplomatica delle nazioni unite
sia il percorso ideale per risolvere i conflitti in corso, per la semplice
considerazione che quei conflitti nascono e sono alimentati grazie alle trame
di quelle stesse nazioni unite che si spartiscono in realtà il mondo,
mentre in apparenza discutono come tutelare meglio i diritti umani (i propri,
non quelli altrui) dopo 50 anni dalla Dichiarazione Universale, se mettere
sotto accusa in un Tribunale Penale Internazionale permanente gli autori di
genocidi, crimini di guerra, crimini contro l'umanità e aggressione
armata, a patto che tali autori appartengano alla schiera dei perdenti della
storia o a dittatori ormai in quiescenza, tanto per fare giustizia postuma
riabilitandosi dall'assenza colpevole di volontà di debellare il potere
omicida in tempo reale.
In ultima istanza, la Commissione di Corrispondenza della Federazione Anarchica
Italiana indica pertanto nell'ostinata lotta contro ogni dominio l'unico
percorso di liberazione possibile da ogni Stranamore, che un giorno veste i
panni decorati di una divisa militare e l'altro indossa lo smoking delle
cerimonie ufficiali di rispettabili e democratici capi di stato. Il ruolo
è unico: la guerra è la continuazione della politica con altri
mezzi, e viceversa. Solo l'abolizione di ogni potere politico, economico,
militare, religioso potrà far respirare aria di libertà ai popoli
sotto qualunque latitudine.
CdC - FAI
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