Da "Umanità Nova" n.1 del 17 gennaio 1999
Repubblica Ceca
Anarchico arrestato per omicidio
Aggredito da un gruppo di neonazisti ed in pericolo di vita, Michal Patera,
anarchico ceco dell'FSA-IWA, si è difeso sparando: è stato
arrestato ed incarcerato in attesa di giudizio con l'accusa di tentato omicidio
"ideologicamente motivato". Rischia 25 anni di galera: Pubblichiamo il
comunicato e l'appello alla solidarietà della sezione di Praga
dell'FSA-IWA fattoci pervenire dalla Segreteria relazioni Internazionali
dell'USI-AIT.
Venerdì 27 novembre scorso, un gruppo di almeno cinque neonazisti
Cechi ha aggredito fisicamente due membri dell'FSA-IWA a Praga, all'interno del
Club "Campton". Gli aggressori sono noti per le loro convinzioni fasciste. La
maggior parte di loro appartiene al "nocciolo duro" dei gruppi neonazisti di
Praga e sono molto esperti in arti marziali asiatiche. I nostri compagni sono
stati aggrediti all'improvviso all'interno Pub da un gruppo di neonazisti
arrivati dopo essere stati informati da un loro simpatizzante della presenza di
Michal.
Il compagno S. V. è stato messo fuori combattimento dopo una breve lotta
e Michal Patera ha dovuto affrontare da solo l'attacco coordinato di cinque
neonazisti. Dopo averlo colpito con parecchi colpi pesanti, ferito e
conseguentemente sotto shock, era chiaro che questa volta i fascisti volevano
eliminarlo fisicamente. E' stato bloccato in un angolo e, in questa situazione
disperata, ha fatto uso della sua pistola automatica, legalmente posseduta.
Il fascista più aggressivo è stato colpito tre volte, e gli altri
si sono momentaneamente ritirati. Michal è riuscito velocemente a
trovare una via di fuga, ma è stato arrestato quasi immediatamente dalla
polizia, avvisata dal proprietario del Pub.
Michal e parecchi altri nostri compagni erano stati aggrediti già
un'altra volta dallo stesso gruppo di combattimento neonazista circa sei mesi
prima. In quell'occasione erano riusciti ad evitare lo scontro solo grazie al
fatto che non erano riusciti a circondarli.
Dopo una breve indagine poliziesca ed una consultazione con lo speciale
Dipartimento di Polizia per la Politica Antiestremisti, Michal è stato
accusato di "tentato omicidio motivato da convinzioni ideologiche" (articoli
dall'8 al 219 della nostra legge penale). Il giorno successivo Michal è
stato condannato dal giudice distrettuale al "carcere preventivo" in attesa del
processo. Il tempo medio sprecato in questa "custodia" prima dell'inizio del
processo è di circa un anno. La versione della polizia dell'intero fatto
è stata di "tentato omicidio ideologicamente motivato" compiuto da ben
noti "estremisti di sinistra" contro un gruppo di innocenti "giovani normali".
Michal per questi motivi rischia una condanna a 25 anni di prigione in un
carcere di massima sicurezza.
Nessuno degli aggressori neonazisti ha dovuto rispondere nemmeno di qualche
accusa minore.
Solo per illustrare la forza del movimento neonazista ceco, nello stesso giorno
questo aveva organizzato uno dei suoi molti "meeting" travestiti da festival
della "musica bianca". Più di 10 gruppi musicali neonazisti e 300
fascisti avevano partecipato all'iniziativa, vicino a Pilsen. Le truppe della
Polizia d'Assalto non erano intervenute, nonostante fossero stati pubblicamente
urlati slogan antisemiti e fascisti, e che i fascisti si fossero esibiti nel
saluto nazista, cosa che rappresenta, per la Legge penale ceca, una grave
violazione della legge. Un mese prima era successo che, per la prima volta
dagli anni '30, un'organizzazione fascista avesse presentato propri candidati
alle elezioni municipali. I membri del "fronte Patriottico" hanno ottenuto
più dell'1% dei voti, il che significa più di 50.000 votanti a
loro favore.
In base alle informazioni della polizia, ci sono almeno 30.000 neonazisti
organizzati e sostenitori attivi dell'ideologia fascista nella Repubblica Ceca,
di cui 3.000 circa nella sola Praga. Il gruppo di Praga dell'FSA-IWA conta, al
momento su 10 membri. In base alle statistiche ufficiali del Ministero degli
Affari Interni, più di un terzo dei poliziotti sono membri o
simpatizzanti attivi di organizzazioni neo fasciste, razziste o nazionaliste
estremiste. Simpatie, cooperazione e, spesso, anche stretta complicità
da parte di numerosi esponenti della polizia con i fascisti sono fatti ben
noti.
Michal Patera è uno dei più assidui anarchici cechi militanti
della Lotta di Classe, nonché attivo rivoluzionario antifascista. Ha
rischiato molte volte ritorsioni fisiche in occasione di azioni dirette contro
i neonazisti e per la difesa del movimento anarchico. E' anche editore del
giornale dell'FSA "Tha Voice of Direct Action" nonché persona molto
attiva nel campo della cooperazione internazionale , specialmente nei confronti
dei paesi dell'Est.
Sezione di Praga dell'FSA-IWA
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