Da "Umanità Nova" n.3 del 31 gennaio 1999
Karol Wojtyla in Messico
I mercati esteri della bottega vaticana
Simone il Mago è il personaggio biblico che chiede a Pietro la
facoltà di comunicare con lo Spirito Santo offrendo in cambio denaro.
Dal suo nome, simoniaci vengono detti coloro che, abusando della loro carica
religiosa, vendono o comprano le cose sacre. Dante li colloca nella terza
bolgia dell'Inferno, insieme a Bonifacio VIII, il suo grande nemico.
Oggi sappiamo che il buon Simone o, in tempi più recenti, Billy Graham,
il predicatore evangelico che tuona sermoni in onda corta, non sono che dei
poveri dilettanti. Nell'articolato mercato delle religioni, Karol Wojtyla ha
ormai travolto tutti i concorrenti.
La prova? Fiumi di devoti si sono riversati in questi giorni nelle strade di
Città del Messico incuranti dello smog e della calca. Non importa che il
governo abbia appena fatto passare un provvedimento che indebita vita natural
durante le prossime sette generazioni di messicani, non importa che la guerra
continui in Chiapas e in tutte le regioni indigene, non importa che il salario
minimo sfiori i tre dollari al giorno. I consumatori dello show religioso sono
felici e trasmettono la loro euforia in una forma contagiosa.
Il papa vende bene. Sempre creativi, i venditori ambulanti si sono inventati
una (piccola) fetta di mercato: magliette, immagini sacre, cappellini e
souvenir vari. - Comprate la foto del papa a trenta pesos.
Volete assistere alla messa papale? I biglietti costano poco. Se poi volete
contemplare sua santità da vicino, il prezzo aumenta. Ricordate di non presentarvi senza biglietto perché il servizio d'ordine è
implacabile.
Siete giornalisti e dovete informare dell'avventura messicana del papa? Con la
modica somma di 300 dollari vi garantite il diritto a partecipare al sorteggio.
Sorteggio? Sì, sorteggio. Perché su più di 3.000
comunicatori che hanno tirato fuori i fatidici biglietti verdi, solo 190
estratti a sorte (dicono) hanno goduto del privilegio di accompagnare sua
santità. Gli altri si sono dovuti accontentare di uno schermo gigante
installato per l'occasione. C'è qualcosa di gratis? Per i cibernauti vi
è il sito web dell'arcivescovado di Città del Messico che
contiene i dettagli del memorabile evento.
State camminando per strada pensando alla decadenza dei tempi quando vi rendete
conto che la Vergine della Guadalupe, simbolo in Messico di mille rivoluzioni,
vi osserva, malinconica da un pacchetto di patatine fritte. A questo punto, non
ne potete più e decidete di andare a casa. Commettete tuttavia
l'imperdonabile errore di accendere la televisione: - Questo è un
messaggio di Pepsi (generation next, mangiate bene) collaboratrice ufficiale
del viaggio di sua santità...- Hewlett Packard vi augura un fine di
settimana santo con sua santità... - Dio ti salva ascolta Stereo Rey...
- Mangiate Sabritas las papitas del papa (gioco di parole)... - Con Direct Tv
il papa passerà quattro giorni a casa vostra.
Allora, decidete di rifugiarvi nella lettura del giornale. - Un momento
indimenticabile comincia sempre con un sogno. Materassi Seal... - Manda il tuo
messaggio al papa, mandalo con Reforma (quotidiano di Città del
Messico). Mistico? ecco il tuo messaggio: - Il predicatore porta buone notizie,
rompe le catene, lacera le anime innamorate...
Intervistato in proposito, il cardinale Norberto Rivera ammette che il gioco
è pericoloso. Però, spiega, - è necessario che Cristo sia
presente, che il vangelo si diffonda anche attraverso questi mezzi
meravigliosi.
Le cose non sono poi così semplici. Decine d migliaia di fedeli trovano
polvere, non la terra promessa. - Sono qui dalle cinque del mattino e non ho
visto nulla... - Hanno fatto un business... Deluso un sacerdote di Monterrey si
mette a fare messa per strada.
Finale felice: i poveri scavalcano i cancelli e, come la mitica cavalleria di
Pancho Villa, irrompono trionfanti nell'autodromo Hermanos
Rodríguez...
Scusate lo sfogo anticlericale, un po' fuori moda. Sì lo so che il papa
è antineoliberale. E allora? il papa è sempre stato antiliberale;
adesso è antineoliberale.
Il papa - osserverà qualcuno - predica la solidarietà, critica i
governi che non rispettano i diritti umani, appoggia la lotta degli oppressi.
Ha persino tirato qualche (modesta) stoccata al governo messicano a proposito
degli indigeni. Quindi è un prezioso alleato.
Strana epoca la nostra: sfumata la grande menzogna del socialismo reale, adesso
riponiamo le nostre speranze nel papa!
Claudio Albertani
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