![]() Da "Umanità Nova" n.5 del 14 febbraio 1999 Studenti bolognesi. Né privata né di statoIl 27 febbraio si terrà a Bologna una manifestazione nazionale indetta (...) per dare "regole" ai finanziamenti alle scuole private. Questa manifestazione si colloca in continuità con quelle del 19 dicembre a Roma, in cui si sono uniti da Rifondazione ad Alleanza Democratica, dai Verdi a Scuola e Costituzione, insomma un'accozzaglia di forze partitiche e non, tutte d'accordo nel difendere la scuola di stato. Come Coordinamento Studentesco Bolognese siamo fermamente contrari ai finanziamenti alle scuole private sotto qualsiasi forma, no0nché a regole perché ciò significherebbe porre scuola pubblica e privata sullo stesso piano e gonfiare le già ricche tasche della chiesa. Ci opponiamo anche alla cosiddetta scuola di stato che ci incanala in un sistema di imposizioni e repressioni il cui unico compito è quello di "insegnare" a subire normalizzando qualsiasi pensiero critico e indipendente. Contro questo stato e in particolare questo governo che, tinto di rosso, si sta macchiando di crimini che colpiscono direttamente la società civile: espulsioni, campi lager e manganelli sugli immigrati, "riforme" e leggi reazionarie contro studenti, disoccupati e lavoratori; continui attacchi alla libertà di decidere della propria vita, basti pensare alla negata possibilità per le coppie non sposate di avere figli con l'ausilio della fecondazione artificiale, o il "coprifuoco" per i minorenni in alcuni comuni del comasco...!!! (...) Da quando il Coordinamento Studentesco Bolognese è natosi è voluto schierare come organismo autorganizzato e antigovernativo, che si oppone alla normalizzazione delle lotte, battendosi per una scuola né privata né di stato ma sotto il controllo studentesco e popolare, ovvero per una riappropriazione del sapere critico e complessivo, in una scuola libera, interetnica, laica e gratuita. Per questo il 27 scenderemo in piazza in netta contrapposizione alla piattaforma proposta e alla forma verticistica con cui è stata lanciata la manifestazione. Pensiamo che le manifestazioni debbano partire dal basso, e le piattaforme debbano essere discusse e decise in assemblee realmente democratiche, non come quelle a cui ci hanno abituato Rifondazione e sedicenti autorganizzati (...). Invitiamo tutti gli studenti e le studenti, collettivi, comitati di base, coordinamenti a costrure e partecipare ad un settore realmente antagonista e antigovernativo. Coordinamento Studentesco Bolognese
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