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Da "Umanità Nova" n.9 del 14 marzo 1999
Casalecchio e Somalia
L'impunità dei militari italiani
La condanna della sentenza di assoluzione dei piloti americani è stata
generale: da D'Alema in giù nessuno dei politici italiani ha mancato di
esprimere rabbia, sgomento, esecrazione, ecc.
Vergogna si aggiunge a vergogna poiché è facile dimostrare quanto
sia ipocrita il coro di queste... iene. Nessuno, pensiamo, ha dimenticato la
strage di Casalecchio sul Reno. In quella occasione un caccia F-104
dell'Aeronautica militare si schiantò al suolo, provocando numerosi
morti fra gli studenti di una scuola. L'aereo era entrato in avaria ad alcune
centinaia di chilometri di distanza ma i responsabili militari avevano cercato
di salvare il velivolo indirizzandolo verso l'aeroporto di Bologna invece di
dirigerlo verso il mare Adriatico. Ebbene, tutti sappiamo che il tribunale,
italiano, assolse il pilota, italiano, e che nessuna sanzione toccò ai
responsabili militari italiani, che avevano provocato la strage. In
quell'occasione però le iene fecero finta di niente, come fecero finta
di niente quando la famosa "Commissione Gallo" sfornò i suoi rapporti
assolutori sulle schifezze compiute dai soldati italiani in Somalia. Oggi si
punta il dito sugli americani, sollevando un polverone demagogico, ben sapendo
che il problema riguarda l'impunità di cui godono coloro che vestono una
divisa, sia quella dell'esercito che della polizia.
"Lo Stato è la legalizzazione della violenza" diceva il buon vecchio
Bakunin. Bisognerebbe non dimenticarlo mai. Si eviterebbe, almeno, di venire
presi in giro da certe lacrime di coccodrillo.
Marco Puglisi
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