Da "Umanità Nova" n.11 del 28 marzo 1999
Lo stupro è una cosa meravigliosa
Molestie sul posto di lavoro
Chi ha cambiato il titolo del mio articolo? Sarebbe ora di finirla con questi
errori tipografici...
Il titolo originario era "L'amore è una cosa meravigliosa". Io volevo
parlare di amore, affetto, uccellini, primavera... Come dite che
in Italia amore e stupro sono sinonimi? Ma no, non siamo mica a Como dove il
solito giudice di turno ha stabilito che le molestie sessuali che una donna
aveva subito ad opera del suo capufficio fino ad essere costretta a mettersi in
malattia per cinque MESI e poi a licenziarsi non sono da considerarsi molestie
perché l'uomo era innamorato.
Il giudice afferma che "il contrasto verte sulla sussistenza del consenso da
parte della vittima delle avance" che tradotto significa: "lo assolviamo
perché probabilmente lei ci stava". Sicuramente il giudice avrà pensato
che qualsiasi segretaria avrebbe approfittato delle avance del capo per fare
carriera.
Cosa dite: il capufficio non le ha pagato né i cinque mesi di malattia
né la liquidazione? Sicuramente l'avrà fatto poiché la amava: non
voleva offenderla con doni in denaro, il suo interesse per lei era
assolutamente puro e disinteressato.
Speriamo che almeno, in base alla recente legge sulle molestie sessuali in
ufficio, questa donna non venga anche multata per aver accusato ingiustamente
il suo datore di lavoro. Si sa, le donne ne inventano sempre una più del
diavolo pur di far soffrire gli uomini che hanno la sfortuna di innamorarsi di
loro.
E poi non sarebbe cambiato molto: tra qualche anno, quando avrebbe avuto il
primo bambino avrebbe dovuto dare le dimissioni, come è prassi succeda.
La relazione del Ministero del Lavoro (insospettabile quindi) afferma che
questa è una prassi normale: in Lombardia nel 1997 le donne costrette a
licenziarsi perché avevano avuto un figlio sono state 26.379, seguono il
Veneto, l'Emilia ed il Piemonte. Nel sud il fenomeno sembra meno
diffuso (sicuramente perché è dominante il lavoro nero e quindi
non c'è neppure bisogno di chiedere le dimissioni ad una donna che
diventa madre).
Ma tornando al nostro tema principale che è, non scordiamolo, l'amore,
da oggi noi donne dovremo ricordarci, quando parliamo con un uomo, non solo di
stare attente a quali vestiti indossiamo (ricordate la sentenza che assolveva un
uomo dall'accusa di stupro perché lei indossava i jeans), ma anche ai
suoi sentimenti. Se è innamorato, o dice di esserlo, tutto gli è
permesso. Potenza dell'amore...
Per garantire la privacy i giornali non hanno pubblicato i nomi delle persone
coinvolte. Ma Giorgia, Antonella, Maria o qualunque sia il tuo nome,
perché non ci racconti come si chiama lui... potremmo
volergli dimostrare tutto il nostro amore con fasci di rami di pesco...
sulla testa.
R.P.
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