Da "Umanità Nova" n.13 del 18 aprile 1999
Comunicato del Comitato Unitario contro Aviano 2000
Le cariche dell'11 aprile alla base USAF
Comunicato del Comitato Unitario contro Aviano 2000
Sui fatti accaduti domenica 11 aprile davanti ai cancelli della base USAF
In seguito alla strumentalizzazione dei fatti accaduti durante la
manifestazione dell'11 aprile ad Aviano, organizzata dai Beati i Costruttori di
Pace, Asso Pace, Centri Sociali del Nord-Est e Ya Basta!, il Comitato Unitario
Contro Aviano 2000 intende puntualizzare quanto segue:
1) Il nostro comitato, pur non essendo fra gli organizzatori, ha partecipato
alla manifestazione così come da 3 anni é stato presente a tutte
le manifestazioni antimilitariste in contrapposizione alla base USAF.
Nello spezzone del comitato sono confluiti diversi gruppi di persone che da
anni sostengono le iniziative di cui il comitato si é fatto promotore
(manifestazioni, convegni, assemblee pubbliche, presidi, raccolte di firme,
ecc. ecc.).
2) Denunciamo pubblicamente le responsabilità delle forze dell'ordine
nell'aver provocato i disordini, causando feriti (ben oltre il numero indicato
nei giornali, visto che molti non sono ricorsi alle cure mediche) e panico fra
le migliaia di persone che manifestavano in modo pacifico, fra cui numerose
famiglie con bambini al seguito.
3) Ribadiamo che l'attacco della polizia non può avare nessuna
giustificazione in quanto i fatti si sono svolti in tale modo: alcuni
organizzatori della manifestazione hanno concordato con il vicequestore la
possibilità di appendere uno striscione sulla rete di recinzione della
base.
Convenuti che tale operazione avrebbe avuto luogo ad opera di alcune donne,
all'avanzare di queste la polizia spara incomprensibilmente il primo
lacrimogeno, alla protesta dei manifestanti la risposta è proseguita con
lo sparo di un'altra ventina di lacrimogeni ad altezza uomo e diretti
indiscriminatamente verso la folla colpendo anche una bambina di 11 anni
alla testa e un disabile in carozzella.
4) L'obiettivo che il comportamento delle forze dell'ordine ha inteso
perseguire è quello di intimidire e criminalizzare la spontanea e
crescente protesta contro l'intervento armato in ex Jugoslavia e di
delegittimare il dissenso della popolazione locale verso la presenza della Base
USAF.
Concludiamo denunciando anche l'atteggiamento scandalistico che la stampa e le
tv locali hanno assunto disinformando e strumentalizzando i fatti col solo fine
di screditare il lavoro che da anni il Comitato porta avanti.
Teniamo inoltre a sottolineare che manifestazioni come queste avrebbero
più senso se nell'organizzazione si tenesse in considerazione la
presenza di chi conosce e lavora quotidianamente nel territorio, visto che
tutte le iniziative che il Comitato Unitario Contro Aviano 2000 ha organizzato
fin ora hanno avuto come obiettivo il coinvolgimento della popolazione locale
nell'agire come parte cosciente nella rivendicazione dei propri diritti e
bisogni. A tal proposito riportiamo quanto scritto nel volantino distribuito
domenica 11 aprile ad Aviano: "Proprio contro l'intervento NATO in
ex-Jugoslavia il CUCA 2000 ha organizzato il 3 aprile scorso una manifestazione
nazionale, con la presenza di un migliaio di persone da molte parti d'Italia,
ma volendo prendere una posizione netta anche contro il massacro della Serbia
ai danni degli albanesi. E siamo presenti anche oggi, come in tutte le altre
manifestazioni svoltesi ad Aviano, per ribadire il nostro no incondizionato a
tutte le 'guerre', dove da sempre è la popolazione civile a pagare il
prezzo degli interessi imperialisti degli Stati-Nazione. Siamo presenti
però con una posizione altrettanto lucida rispetto alle 'parole
d'ordine' e ai metodi che taluni usano per organizzare manifestazioni
d'impatto, molte volte decontestualizzate sia rispetto le realtà che da
anni lavorano sul territorio sia paventando contenuti più 'cavalcati'
che approfonditi".
Comitato Unitario contro Aviano 2000
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