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Da "Umanità Nova" n.13 del 18 aprile 1999

In piazza contro la guerra

Una pacifica processione pasquale

Erano davvero tanti: ad occhio e croce almeno 50 mila persone quelle che hanno sfilato per più di tre ore da P.za Esedra a Porta S. Paolo sabato 3 aprile sotto le bandiere del pacifismo più vario.

Dopo qualche piccolo problema iniziale (forse su chi dovesse tenere la testa del corteo) la manifestazione è partita dispiegandosi ordinatamente divisa in tre tronconi: il primo composto dalle forze istituzionali che in pratica appoggiano i raid della NATO, e dove, tra una bandiera di "Rinnovamento italiano" ed uno striscione dei "Giovani popolari" compariva anche l'unico striscione con lo slogan politicamente più decente di tutto il corteo, "contro tutti i nazionalismi".

Il secondo spezzone era formato dagli alternativi e/o antagonisti raccolti dietro due soundsystem e con una, ovvia, preponderante presenza dei CS romani; dietro di loro - ordinatissime - le fila dei militanti di SR che, grazie ad un posizionamento da manuale, sembravano molti di più di quanti in realtà fossero. Infine, il terzo troncone, quello più numeroso, affollato da rifondaroli provenienti da tutta Italia. Chiudevano il lungo corteo le solite schegge m-l ed in ultimo il Partito Umanista.

L'atmosfera generale era quasi allegra, vista anche la bella giornata, e tanti erano i giornalisti e le tv ad immortalare l'evento, peccato che mancasse (in quasi tutti gli spezzoni) quel minimo di determinazione che anche una processione pasquale dovrebbe mostrare; forse proprio a causa delle forti contraddizioni esistenti all'interno del "movimento" (le virgolette sono d'obbligo) che sfilava dietro le insegne di un pacifismo che mai come oggi è senza una comune visione politica della situazione.

Uno che (suo malgrado) c'era

Manifestazione a Milano

Venerdì 9 aprile si é tenuta una manifestazione di protesta contro la guerra in corso con partenza da P.zza Novelli, ove ha sede il comando della regione aerea nord Italia dell'areonautica militare.

Il corteo indetto da numerose situazioni milanesi (dalla Panetteria Occupata di Lambrate ai C.S. Garibaldi e Vittoria, ai Transiti fino ad una serie di Circoli di zona del PRC) ha visto la partecipazione di un buon numero di anarchici (del Torkiera, del Torricelli, della FAI) che hanno così inteso rilanciare i temi dell'antimilitarismo e dell'internazionalismo contro i signori della guerra. Particolarmente creativi i compagni del Torkiera che, con interventi vari, hanno animato l'iniziativa. Soprattutto le simulazioni degli effetti di un bombardamento (sirene, corpi distesi sull'asfalto, sagome disegnate sulle strade, fumogeni) hanno richiamato l'attenzione dei passanti, costringendoli ad una riflessione sugli avvenimenti in corso. La Banda degli Ottoni, poi, ha accompagnato con il consueto brio il corteo alternando musiche antimilitariste ad inni rivoluzionari. La manifestazione ha poi raggiunto P.zza Loreto ove si é sciolta, dopo un breve comizio, di fronte al monumento che ricorda le vittime della rappresaglia nazifascista del 1944: un collegamento ideale con i delitti odierni.

Red MI

Pisa: contro la Base USA

Il pomeriggio di sabato 11 aprile, circa duecento compagni hanno bloccato gli ingressi della base Usa di Camp Darby tra Pisa e Livorno. L'iniziativa, indetta dal Movimento Antagonista Toscano e dalla Confederazione Comunisti/e autorganizzati/e, ha visto la partecipazione di diversi compagni provenienti un po' da tutta la regione, compresi alcuni anarchici.

Per quasi tre ore, le strade intorno alla grossa base militare statunitense sono rimaste chiuse alla circolazione sia a causa dalla polizia stradale che ha deviato il traffico sia per la decisione dei partecipanti alla manifestazione di bloccare di seguito due entrate al fine di aumentare il peso dell'iniziativa di protesta.

Nonostante la presenza di una bandiera Jugoslava, che decisamente faceva a cazzotti con gli slogan internazionalisti gridati, la manifestazione si è svolta senza grossi problemi anche se tutti hanno potuto notare che anche questa, come le altre varie iniziative contro la Guerra, che pure vengono organizzate nella zona, non riescono ancora a coinvolgere molte persone.

Caotico Info (Pisa)

Alba e Cuneo: mobilitazione contro la guerra

Dopo il primo giorno di guerra i giovani del gruppo Akira, alcuni obiettori di Coscienza e la Federazione Anarchica locale si sono incontrati per dare una prima spontanea e immediata risposta. Il venerdì mattina è stato distribuito nelle scuole superiori di Alba un volantino in cui si chiariva che le responsabilità dell'Italia sono pari a quelle degli USA e annuncia una manifestazione per il 27. La polizia urbana non concede l'autorizzazione all'uso di suolo pubblico, la Digos vieta la manifestazione, il comandante dei vigili urbani, evidentemente appena arrivato da Marte via Luna e Skylab, cita il T:U:P:S che chiede un preavviso di tre giorni. Nel pomeriggio vigili urbani e carabinieri tentano di impedire a cento pacifisti di formare il corteo, minacciando denuncie. Il corteo parte ugualmente e disturba il salotto buono di Alba. Per un'ora buona si denunciano le responsabilità del nostro paese e della NATO nell'accelerazione dei massacri di civili grazie alla guerra. Ci siamo dati appuntamento per ogni sabato alle 17 in piazza Savona. I vari organizzatori hanno rifiutato la partecipazione firmata di partiti, bandiere, simboli, neodeputati e portaborse.

Per la FAI di Cuneo Antonio Lombardo



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