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Da "Umanità Nova" n.14 del 25 aprile 1999
Bologna
Sotto le bombe della NATO si tessono le trame dei clericali
Mercoledì 31 marzo, mentre i bombardieri NATO facevano strage di donne e
uomini, serbi e kosovari, macedoni e montenegrini, il consiglio regionale
dell'Emilia Romagna non aveva di meglio da fare che approvare l'infame legge
regionale conosciuta dai più come legge "Rivola" che stanzia miliardi
per le scuole cattoliche di ogni ordine e grado.
Rivola é l'assessore alla pubblica istruzione dell'Emilia Romagna,
ex-democristiano oggi popolare-ulivista assurto agli onori delle cronache per
la sua proposta di legge sul finanziamento surrettizio (in aggiunta a quello
statale in discussione al parlamento su proposta del ministro alla pubblica
istruzione Berlinguer) sotto il capitolo di spesa del "diritto allo studio",
alle scuole private cattoliche. Sulle colonne di questo giornale avevamo
ampiamente commentato la vicenda, i contenuti della legge, gli accordi con le
gerarchie cattoliche locali e, contemporaneamente il movimento di opposizione
ad essa che aveva visto le sue due massime espressioni nel movimento
studentesco (nella fase pre natalizia) e nella manifestazione nazionale del 27
febbraio a Bologna, dove oltre 20.000 persone erano sfilate in corteo per
protestare contro le politiche scolastiche del governo di Bologna e di Roma.
Di fronte alle contestazioni ed al movimento di massa i consiglieri regionali
emiliano romagnoli dei partiti della sinistra governativa (dai malpancisti del
DS, ai socialisti, ai verdi, ai repubblicani) avevano, in gennaio, rimandato la
scelta (peraltro imposta da Roma a livello governativo e dalle segreterie dei
partiti). L'emergenza guerra ha distratto l'opinione pubblica ed alla
chetichella, come nella migliore tradizione dei furfanti di ogni risma, il
consiglio regionale ha approvato a stragrande maggioranza (solo RC si é
opposta, mentre l'opposizione di destra ha votato compatta con la maggioranza
ulivista) la Rivola-bis che con i fondi regionali destinati al sostegno del
diritto allo studio (conquista sociale dei movimenti degli anni '70)
contribuirà al pagamento delle rette per gli studenti degli istituti
privati che, anche in Emilia Romagna sono al 90% cattolici.
redb
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