Da "Umanità Nova" n.15 del 2 maggio 1999
Brevi sulla guerra
Dietro la propaganda
La Russia sta rimettendo a punto gli obiettivi nucleari sulle nazioni aderenti alla NATO
Questa una delle conseguenze del bombardamento sulla Jugoslavia, come risulta
da un'intervista via Interfax con il portavoce della Duma, Gennady Seleznyov.
Sono in circolazione nei mari fino a 15 sottomarini armati con 1.500 testate
nucleari, pronti ad entrare in azione. Ognuna di queste testate ha una potenza
sette volte superiore a quella che ha distrutto Hiroshima nell'agosto 1945.
La politica della NATO è dettata dalla massima "usale o le perderai":
ciò significa che si aggiudica il diritto di usare per prima le armi
nucleari di cui dispone in ogni tipo di conflitto.
Quante sono le perdite NATO fino a questo momento?
Il giornale greco "Athinaiki" (L'Ateniese), in un resoconto dal Quartier
Generale della NATO a Bruxelles pubblicato il 7 aprile, fa ammontare a 88 i
soldati mancanti, caduti prigionieri o morti e 32 aerei o elicotteri perduti.
Per quanto riguarda il materiale, i 32 aerei corrispondono quasi esattamente
con i 31 abbattimenti di velivoli che i serbi vantano. Ma il numero di 88
perdite umane sembra troppo basso. Non soltanto perché in un solo
incidente i serbi hanno annunciato di aver abbattuto un elicottero con 50
uomini a bordo, ma anche perché vi sono rapporti (non confermati) che
almeno un altro elicottero americano e due britannici sono stati abbattuti nei
primi 13 giorni di guerra: ciascuno di questi trasporta da 12 a 25 soldati. In
un precedente articolo lo stesso giornale aveva pubblicato che i cadaveri di 19
americani erano stati fatti passare in gran segreto per Salonicco.
I fumi tossici mettono in pericolo la salute degli abitanti dei paesi vicini,
oltre che dei serbi
I centri di rilevamento greci hanno registrato nell'aria l'aumento di sostanze
tossiche, dando per probabile che anche altri paesi confinanti: Ungheria,
Austria, Macedonia, Italia, Albania, Croazia ecc., sono soggetti a simili
ricadute.
I tossici per ora identificati sono diossine e furani, prodotti principalmente
in seguito al bombardamento della fabbrica chimica di Pancevo, bombardamento
che è avvenuto in due tempi e che ha causato la combustione di interi
serbatoi di cloro, cloroetilene e di vari intermedi per la produzioni di
insetticidi, diserbanti e la lavorazione delle resine, fra cui fosgene e la
perdita e combustione dell'olio dei trasformatori.
Inoltre l'impiego di proiettili a uranio impoverito lascia prevedere che questi
territori sono sottoposti anche a contaminazioni radioattive. L'uranio
impoverito ha una capacità di penetrazione superiore al piombo; è
stato usato anche nella Guerra del Golfo ed è fra gli elementi ritenuti
responsabili della Sindrome del Golfo. E' impiegato sia nelle bombe anticarro
che nei proiettili dei Tomahawk. Sono altresì previsti bombardamenti di
prati e pascoli con materiale bassamente radioattivo, che però
avrà una persistenza di qualche migliaio di anni ed è destinato
ad entrare nella catena alimentare.
Queste brevi, integrate da altre fonti, sono tratte principalmente dal
Bollettino "Jugoslavia Update", n. 2 del 16-22 aprile 1999. Per maggiori
informazioni contattare: giles@sfu.ca.
(a cura di A.N.)
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