unlogopiccolo

Da "Umanità Nova" n.18 del 23 maggio 1999

Stati Uniti
Una nazione sotto controllo
Il corpo dei Marines sta elaborando piani per occupare cittý degli Stati Uniti D'America in caso di insurrezione popolare

Quando vedo un lavoratore battersi contro il suo nemico naturale, il poliziotto, non c'è bisogno che dica da che parte io stia.
George Orwell.

Il corpo dei Marines sta elaborando piani per occupare città degli Stati Uniti D'America in caso di insurrezione popolare.

Esercitazioni pratiche sono previste a Oakland nelle prossime settimane.

L'articolo che segue fa riferimento ad un'esercitazione di Marines prevista sulla costa occidentale degli Stati Uniti per metà aprile: ci pare importante pubblicarlo per le inquietanti questioni che solleva.

Dimenticate il Medio Oriente. Dimenticate il Kosovo. Il corpo dei Marines degli Stati Uniti d'America è convinto che la sua prossima invasione (missione umanitaria) avrà luogo sulla west Coast degli USA.

Proprio cosi i Marines si stanno preparando per impedire una possibile insurrezione in una delle maggiori città della costa occidentale: San Francisco, Seattle o Los Angeles. Un Esercitazione è prevista per il 15-18 di Aprile. Ufficialmente la missione denominata "Scontro avanzato contro la guerriglia urbana" è presentata come un esercitazione per insegnare alle truppe come portare aiuti a zone disastrate. Tuttavia materiale ottenuto dal web site del corpo dei Marines rivelano un aspetto molto differente della missione. Dai documenti risulta che l'obiettivo principale dell'esercitazione è quello di istruire i militari come prendere il controllo di zone urbane in caso di sollevazione popolare.

L'uso di truppe militari per tenere a bada il nervosismo sociale negli USA non e una novità, ma l'operazione Urban Warrior rappresenta una drammatica escalation nell'uso dell'esercito sul territorio USA senza precedenti. Nessuno dei mass media ufficiali sembra essersi accorto della rilevanza della cosa. Sebbene San Francisco sia stata esonerata dalle

servitù militari il sindaco Jerry Brown è stato ben lieto di stendere il tappeto rosso per l'arrivo dei militari.

Sono previsti 4 giorni di combattimenti, incluso il consumo di 24000 granate cieche (a salve N.d.R.) il tutto verrà realizzato in un area dismessa presso il vecchio Ospedale Navale. Nel corso dei 5 giorni dell'operazione Urban Warrior sono previsti il consumo di 18063 galloni di benzina e la generazione di 1.21 tonnellate di inquinamento aereo. La produzione di ossido nitrato sarà superiore di 3.4 volte i livelli massimi consentiti dal Bay Area Air Quality Managment (Istituto di Controllo della qualità dell'aria). Durante il gran finale a Oak Knoll il 18 Aprile i Marines sganceranno 8000 bombe fumogene ed altre 60 granate a salve.

Quando il "Corpo dei Marines Laboratorio di Strategia del Combattimento" all'inizio propose l'esercitazione venne presentata come un esercizio per 200 Marines. Da Gennaio l'esercitazione include 5 navi da battaglia, 6000 marinai e fanti di marina, jet, elicotteri e 4 giorni di combattimento simulato.

Ad una conferenza stampa il gentile Krulak capo dell'operazione cosi la presentava: Si tratta di un operazione umanitaria dove i Marines portano aiuto alla popolazione civile dopo un disastro naturale. L'aiuto umanitario dei Marines sarà di portare acqua cibo e medicinali. Ma all'improvviso dei Ribelli attaccheranno i Marines!" Krulak non ha risposto alle domande circa il perché dell'attacco dei ribelli contro i Marines trasportatori di cibo e acqua. Dopo alcuni mesi il Tenente colonnello Thiffault ammette che l'assistenza umanitaria non e il fine principale della missione ma piuttosto provare un possibile scenario di guerra urbana.

Oggi appare chiaro che l'operazione Urban Warriors è di penetrare sfondando la resistenza in aree urbane, catturando le basi e strutture di controllo della città. La strategia di Urban Warrior prevede un futuro campo da combattimento definito come un combattimento in assenza di stati belligeranti su un territorio metropolitano. I nemici identificati sono: "Criminali dotati di computer" e "terroristi alla ricerca di armi di distruzione di massa"(in maniera bizzarra i terroristi sono immaginati alla ricerca di queste armi ma sprovvisti di queste ultime). L'operazione Urban Warrior vedrà in azione veicoli sperimentali come il mostruoso Camion lancia missili di 5 tonnellate e l'hovercraft di 88 tonnellate, lungo 88 piedi. Ognuno di questi veicoli sono in grado di trasportare due carri armati Abrhams M1A1. Particolare attenzione sarà posta nel combattimento al suolo e ne neutralizzare sacche di resistenza annidate nei sottoscala. L'uso dei satelliti verrà sperimentato in questo contesto. Una parte importante dell'operazione sarà quella di distruggere funzioni essenziali per la vita della città (centrali elettriche, centri di informazione radio televisioni, acquedotti, depositi di cibo e combustibili).

I Canyon Urbani.

Per muoversi nella città i Marines utilizzeranno passaggi sotterranei esistenti come il sistema di transito della area della Baia di San Francisco (BART). Speciali squadre dotate con strumenti capaci di valutare la qualità dell'aria andranno alla ricerca di passaggi sotterranei, canali di servizio, tunnel della rete fognaria accompagnati da truppe trasportanti il materiale bellico su appositi carrelli. Tuttavia l'utilizzo dei passaggi sotterranei può presentare dei problemi all'uso delle armi da fuoco visto l'alto contenuto di metano. Quindi sono previsti anche lanci di paracadutisti o truppe in grado di muoversi da grattacielo a grattacielo utilizzando speciali aquiloni, corde, reti, cavi. Il moderno Marines dovrà

essere in grado di muoversi come una mosca umana da un palazzo ad un altro.

I militari hanno sviluppato armi capaci di colpire nemici posizionati in strade adiacenti scavalcando i palazzi interposti. Armi speciali semoventi automatizzate possono essere lasciate nelle strade e telecomandate a distanza dalle navi.

Il controllo dei civili, rifugiati e profughi e demandato a unità speciali dotate di bastoni elmetti , scudi, speciali pistole lancia reti, ultrasuoni in grado di provocare nausea, schiume asfissianti, sostanze a presa rapida in grado di sigillare porte, finestre, canali , raggi laser accecanti. Il corpo dei Marines enfatizza l'utilizzo di queste armi non letali per il controllo pacifico delle masse di civili. Lo sviluppo di queste armi inizio negli anni `60 per cercare di controllare le proteste contro la guerra e per i diritti civili. Buona parte di questa tecnologia verrà in breve tempo trasferita alle forze di polizia.

E interessante notare come questo tipo di guerra che prevede l'utilizzo di Canyon Urbani difficilmente può essere utilizzata al di fuori dei paesi occidentali (ricchi) del pianeta visto che non ci sono nel terzo mondo scenari simili a Seattle, Miami, San Diego, New York, San Francisco. Quindi una possibilità è che Urban War sia stata pensata per necessità nazionali.

Ipotesi confermata dalla decisione della Casa Bianca di aumentare il bilancio militare per la lotta contro il terrorismo in USA. Secondo gli strateghi di Urban Warriors circa 85 % della popolazione mondiale vivrà in città nel 2025 e queste città conterranno tutti i classici ingredienti del conflitto sociale: attriti sociali tra classi, problemi culturali, religiosi, e tribali. Molte aree avranno scarsità nelle risorse primarie, come cibo e case. Il Gen. Scales in un suo recente articolo sulla rivista Armed Forces Journal dichiara che il ruolo delle forze armate nel futuro sarà quello di combattere per difendere una ricca élite della popolazione contro gli assalti della parte più povera della società. Egli scrive che lo scenario metropolitano futuro sarà composto da ampie fasce di popolazione povere che giorno per giorno vivranno sulla soglia della morte per fame, di malattie e questo genererà fermenti sociali, nervosismo culturale, e altre forme di violenza sociale.

Urban Warrior si pone come una ipotesi di guerra metropolitana che lascia delle questioni aperte: una volta che le truppe hanno occupato e in parte distrutto la città, a che punto si fermeranno nella loro opera? Chi deciderà quando fermarli? Nessuno dei militari conosce le risposte a questedomande.

L'autore dell'articolo dal quale è stato liberamente tradotto questo testo è Gar Smith, attivista antimilitarista in Berkeley. Editore capo del giornale Earth Island Journal (vincitore del premio Alternative Press Award per il migliore reportage scientifico ed ambientalista per il 1998). L'articolo è stato comunicato da Liam della sezione IWW di Berkeley e tradotto

da Ennio Stockholm D.F.



Contenuti UNa storia in edicola archivio comunicati a-links


Redazione: fat@inrete.it Web: uenne@ecn.org