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Da "Umanità Nova" n.18 del 23 maggio 1999

Spezzano Albanese
Comiche elettorali

Nel Novembre 1998, in occasione delle elezioni comunali, invalidate dal mancato raggiungimento del quorum (una sola lista era scesa in campo), per molti più che di elezioni si trattò di un vero e proprio referendum pro o contro il vecchio variopinto regime amministrativo.

Ad elezioni fatte, alcuni ambienti politici (DS ed area socialista: il primo schierato con il cosiddetto fronte del rinnovamento di novembre e la seconda con il cosiddetto fronte del vecchiume amministrativo) fecero notare che un visibilissimo neo (l'esponente del PPI, candidato a sindaco, assessore dell'uscente amministrazione comunale tutta schierata nel fronte del cosiddetto vecchiume), aveva impedito il raggiungimento del quorum, e quindi occorreva porre rimedio all'uomo guida della squadra elettorale del cosiddetto rinnovamento di Novembre.

Oggi, vigilia delle amministrative di Giugno, mentre sembra ormai certo il cambio dell'uomo guida nel fronte del cosiddetto rinnovamento amministrativo di novembre, e mentre appare chiara nei componenti dell'altro fronte la volontà di non più assentarsi dalla sceneggiata elettorale, significative crepe trasformiste sembrano minacciare entrambi i fronti, dimostrando quasi quasi di aver paura delle istanze provenienti da settori della cosiddetta società civile, presenti nel fronte del cosiddetto rinnovamento. Infatti: indirette istanze provenienti dal fronte del cosiddetto vecchiume (area socialista) sembra vogliano collocare a tutti i costi nel cosiddetto fronte del rinnovamento qualche scheggia che possa nell'occasione fare da collegamento fra vecchio e nuovo; il fronte del cosiddetto vecchiume invece sembra ormai proteso ad accogliere con uno squillo trionfale di trombe, il partito di appartenenza del marcato e visibilissimo neo (PPI) proveniente dal fronte del cosiddetto rinnovamento di novembre.

Insomma, trascorsi i mesi, sembra che due personaggi prima amici, poi acerrimi nemici e oggi di nuovo amici (ex sindaco delle amministrazioni PCI anni `70/'80 ed ex sindaco di "Insieme per Spezzano), da registi occulti di un regime che temono moribondo, non abbiano pensato ad altro che ad efficientemente attrezzarsi, servendosi della zizzania e del "dividi et impera", per rimescolare furbescamente le carte con l'obiettivo di costruire un ponte fra i cosiddetti vecchiume e rinnovamento.

Un ponte che nelle loro intenzioni deve portare o all'isolamento dei DS (forza politica che a detta loro si è resa colpevole di aver aperto a istanze destabilizzanti provenienti dalla società civile) da un lato e alla composizione di un listone dall'altro, machiavellicamente definito centrosinistra allargato (una miriade di sigle sono per l'occasione nate come funghi: SDI, UDR, Forza Italia, Asinello, un locale Centro cattolico liberale), oppure a due o tre liste elettorali contrapposte nella carta che dovranno poi nei fatti ritrovarsi machiavellicamente unite in un Partito Unico amministrativo (maggioranza ed opposizione), affinché gli intriganti ed i faccendieri possano continuare a curare in maniera indisturbata i propri affari.

La FMB non mancherà certamente di controinformare con pubbliche iniziative la comunità sulle comiche elettorali locali.

Red. locale



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