![]() Da "Umanità Nova" n.19 del 30 maggio 1999 Senza Frontiere. Brevi dal mondoCorea- lavoratori in lotta La Kctu è di nuovo in lotta. Questa volta sono i lavoratori della metropolitana di Seul che hanno iniziato una serie di scioperi contro i massicci licenziamenti prospettati dal governo a seguito della crisi che dal 1997 continua a indebolire il Paese asiatico. Il governo ha risposto a muso duro, dicendo che non tollererà nessun atto volto a turbare la pace sociale e la fiducia degli investitori stranieri: 19 sindacalisti sono così stati arrestati. La tensione ha continuato a crescere così tanto che un gruppo di circa 2.000 lavoratori, coadiuvati dagli studenti, hanno dato vita ad un raduno di protesta di fronte all'università di Seul: dopo le minacce di sgombero della polizia, il corteo si è sciolto alle 4 del mattino. A dare manforte ai lavoratori della metropolitana in sciopero da giorni, si sono poi uniti alla protesta migliaia di operai della Daewoo che protestano contro la casa-madre che vuole cedere a stranieri la produzione cantieristica al fine di risanare i propri bilanci. Oltre 3.000 lavoratori si sono dati appuntamento sull'isola di Koje dove hanno dichiarato che lo sciopero proseguirà ad oltranza. Dal 1997 - anno dell'inizio della crisi economica - i disoccupati nel paese sono quadruplicati.
In Indonesia si intensifica la crisi sociale Alcuni componenti del collettivo anarco-punk Riotic di Bandung, città dell'Indonesia, hanno dato vita ad un nuovo gruppo rivoluzionario denominato FAF insieme ad altri militanti del GMIP e di altri gruppi. FAF si definisce come un'organizzazione rivoluzionaria punk che unisce l'anarchismo alle idee socialiste e che ha come scopo la propaganda e l'educazione politica della gente comune (la maggior parte degli Indonesiani non si occupano di politica e non sono preparati per una trasformazione sociale rivoluzionaria), l'indizione di manifestazioni e il tentativo di organizzare le masse.. I militanti del FAF prevedono che in giugno, quando si terranno le elezioni, la situazione sociale e politica del paese precipiterà e che , se la gente non reagirà e si preparerà alla situazione che si verrà a creare, l'esercito riprenderà il potere imponendo la dittatura. I militanti del FAF stanno organizzando una manifestazione per il 20 maggio, insieme ad altre organizzazioni di massa o studentesche a Bandung., con l'obiettivo di propagandare e promuovere il boicottaggio delle elezioni e l'antimilitarismo. Chi vuole entrare in contatto con questo movimento può scrivere al recapito e-mai: front_anti_fasis@yahoo.com A cura del segr.IFA
Argentina : riprende la lotta Mentre il governo peronista di Menem, continua ad applicare il piano di aggiustamento economico imposto dal Fondo Monetario Internazionale - che significa la riduzione delle già scarse risorse per la salute, l'istruzione pubblica e le pensioni - la società civile pare risvegliarsi dal letargo in cui è sprofondata in questi anni grazie alle politiche di esclusione che hanno accelerato la frammentazione sociale. Il panorama odierno registra grandi manifestazioni di migliaia di studenti, docenti e pensionati che invadono le strade e recuperano protagonismo sociale. Fatto importante è che queste mobilitazioni hanno obbligato i dirigenti sindacali degli insegnanti e degli studenti a farsi carico delle rivendicazioni antigovernative, in quanto la `base' non è più disposta a tollerare passività e compiacenze. Le assemblee universitarie che mettono in discussione i dirigenti si stanno moltiplicando, recuperando nel contempo la propria voce, quella voce che era stata soffocata dai burocrati e che ora ricomincia a fiorire. Di fronte alla dimensione della protesta il governo promette di riconsiderare i tagli della spesa pubblica, intanto però non cessa di sperperare la ricchezza sociale e di applicare una politica economica che moltiplica la povertà, la disoccupazione, l'ignoranza e l'oscurantismo. Il cammino iniziato non vede ancora i settori sociali oppressi pienamente coinvolti nella lotta, con la determinazione che il momento esige, ma è questione di tempo. Gli anarchici partecipano a questa lotta potenziando l'azione diretta e le libere assemblee. (da una corrispondenza di Manuel Robles)
Usa: marines contro il bug 2000 Secondo l'autorevole giornale statunitense (autorevole nel senso borghese del termine) `Washington Post', l'amministrazione di quel paese starebbe pensando ad una serie di provvedimenti per far fronte ai prevedibili disastri causati dal BUG, allo scoccare del 2000, quando le macchine di vecchia generazione addette alla gestione dati e archivi non saranno più in grado di riconoscere i secoli (1900? 2000?) bloccando così una serie di funzioni vitali per la macchina statale (e non solo). Tra i provvedimenti c'è anche quello di addestrare i Marines per reprimere eventuali sommosse, come quelle degli impiegati dell'amministrazione che, non ricevendo più lo stipendio a causa del BUG, potrebbero ribellarsi. Come si vede c'è sempre una risposta a tutto, in Jugoslavia come altrove, e persino sul fronte interno, tra i propri fedeli esecutori (che però fedeli non devono essere poi così tanto). M.V.
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