Da "Umanità Nova" n.20 del 6 giugno 1999
Perquisizioni ad Imola
Comunicato stampa dei Gruppi Anarchici Imolesi
Nella notte tra martedì 25 e mercoledì 26 maggio forze di polizia
e dei carabinieri hanno effettuato diverse perquisizioni presso le abitazioni
di compagni aderenti ai Gruppi Anarchici Imolesi.
Le perquisizioni, tutte in assenza di mandato, sono state effettuate facendo
riferimento all'art. 41 del T.U.L.P.S. (codice fascista Rocco), allo scopo di
reperire armi e materiale esplodente: ovviamente, nel corso di queste
perquisizioni, "nulla è stato rinvenuto".
Del resto, pare evidente che se si vogliono trovare armi bisogna cercarle nei
porti di Ancona e Ravenna e se si cercano bombe, bisogna scandagliare
l'Adriatico.
I Gruppi Anarchici Imolesi, nel denunciare questa inutile e gratuita
intimidazione, non possono non ricollegarla al loro costante e manifesto
impegno rivolto a mobilitare e informare l'opinione pubblica contro la guerra
dei Balcani.
Da sempre gli anarchici imolesi hanno svolto e continueranno a svolgere tutte
le loro attività pubblicamente, consapevoli che solo una presa di
coscienza collettiva può portare al raggiungimento dei loro ideali.
Gli anarchici imolesi riconfermano la loro volontà di manifestare la
propria opposizione non solo alla guerra, ma ad ogni forma di coercizione ed
autoritarismo, utilizzando metodi coerenti col fine di eliminare ogni forma di
violenza nei rapporti sociali.
Rifiutano quindi ogni teorema che vorrebbe equiparare la lotta contro tutte le
violenze degli Stati con pratiche che teorizzano una violenza speculare e
continueranno le loro lotte impegnandosi per una società libera di
esprimersi, associarsi e manifestare, senza oppressi e senza oppressori.
Gruppi Anarchici Imolesi
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