![]() Da "Umanità Nova" n.20 del 6 giugno 1999 senza frontiere/brevi dal mondoSanta Cruz, California: manifestazioni di opposizione alla guerra Dopo il discorso del membro del Congresso Sam Farr in favore dell'azione della NATO in Jugoslavia, il suo ufficio è stato per due volte oggetto di sit-in di protesta. Inoltre, lo scorso 22 maggio, un presidio di un centinaio di militanti si è ritrovato al Mac Pherson Center for Art, ove si teneva un ricevimento in sostegno a Sam Farr, per ribadire il dissenso dalle sue posizioni. La polizia ha presto sequestrato la "boombox" che riproduceva il suono delle bombe; sono seguiti tafferugli e pestaggi nei confronti dei dimostranti, terminati con alcuni arresti. Il totale delle persone perseguite penalmente in seguito a queste azioni supera i 30, di cui uno denunciato per resistenza, ricoverato in ospedale dopo esser stato abbattuto con lo spray e preso a calci e manganellate. (a cura di A.)
Germania e Francia: altri due "clandestini" assassinati Dopo la morte di Marcus Omafuma, assassinato dalla polizia durante il trasferimento forzato da Vienna a Sofia, altre due morti si sono verificate negli ultimi tre giorni di maggio. La prima è avvenuta in Germania, dove un africano è morto a bordo di un aeroplano in cui la polizia lo teneva con la testa imprigionata in un elmetto e con il volto schiacciato al suolo. La seconda nel centro di detenzione di Arenc presso Marsiglia, ove era stato rinchiuso il tunisino Moshen Sliti, in attesa di espulsione, nonostante vivesse in Francia da 16 anni e si fosse formato lì una famiglia con due figli francesi. Moshen Sliti era gravemente ammalato di reni e nonostante si sentisse male, venne accompagnato all'ospedale solo dopo 5 giorni: lì un infarto lo ha stroncato. Anche in questo caso sono evidenti le responsabilità dirette della polizia, poiché rifiutare le cure equivale ad uccidere. (liberamente tradotto da Amria) Sans-papiers en lutte coordination nationale 94 rue Jean Pierre Timbaud 75011 Paris
Bolivia: militari americani nel Chaco La Confederazione dei Popoli Indigeni della Bolivia ha diramato un comunicato in cui esprime estrema preoccupazione per lo sbarco nella regione del Chaco di militari statunitensi e strumentazioni varie. Il motivo ufficiale addotto dal governo boliviano che appoggia tale intervento sarebbe la realizzazione di lavori di cooperazione allo sviluppo (costruzione di ambulatori medici, miglioramento delle vie di comunicazione, scuole e apertura di pozzi). Gli indigeni temono tuttavia che si tratti di pretesti che coprirebbero ben altri scopi, altrimenti non si spiegherebbe perché, nonostante le truppe statunitensi si siano acquartierate in un campo da calcio a Boyuibe, in zona guaranì, il presidente dell'Assemblea del popolo Guaranì sia stato tenuto all'oscuro del progetto. Un alto ufficiale boliviano caduto in disgrazia avrebbe dichiarato che nelle casse sigillate, fatte uscire con gran cura dai cargo americani, sarebbero contenute scorie radioattive. Gli abitanti della zona temono che, se la notizia fosse confermata, ciò significherebbe che il Chaco è stato scelto come discarica segreta per il materiale radioattivo. (liberamente tradotto da Amria) CIDOB - Confederación de Pueblos Indígenas de Bolivia CENDIC - Centro de Documentación, Investigación y Comunicación
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