![]() Da "Umanità Nova" n.21 del 13 giugno 1999 senza frontiere brevidalmondoColonia: manifestazione contro il summit eu/per la fine della guerra in Jugoslavia Tutti quelli con cui ne ho parlato stimavano la partecipazione a Colonia il 3 giugno attorno a 3-3.500 persone; a me sembravano almeno 5-6.000, ma forse mi hanno ingannato la diversa ampiezza delle strade di Colonia rispetto a quelle di Berlino. In testa OeKOLINX, compresi nel ruolo di avanguardia rivoluzionaria. Dietro loro molte bandiere rosse ed altre del genere. Da circa metà corteo in poi la manifestazione era rosso-nera, e dava segni di maggiore vitalità, tanto è vero che i petulanti slogan degli altoparlanti internazionalisti sono stati sopraffatti dalle voci dei nostri ranghi. Ad un certo punto un manifestante è stato circondato dalla polizia e il corteo a sua volta ha circondato questi. Le cose si stavano mettendo maluccio. Dopo un quarto d'ora il compagno è stato rilasciato è la tensione è scesa. La serata si è conclusa con un concerto di Gianna Nannini e Fury in the Slaughterhouse a favore dei rifugiati del Kosovo. Il concerto era separato dalla manifestazione, ma i FitS in particolare più volte hanno preso la parola contro la guerra in Jugoslavia. RGL per Libertarian Press Agency, Berlino. Trad. A.
USA: hacker colpiscono il governo Gli hacker, i pirati informatici, non danno tregua al governo americano: il 1deg. giugno hanno fatto irruzione sul sito del ministero dell'Interno, rendendolo illeggibile, e sulla pagina informatica originata da un supercomputer governativo dell'Idaho. E adesso promettono di colpire le autorità Usa "dove fa più male". I pirati hanno lanciato la nuova offensiva in risposta all'Fbi, che la scorsa settimana ha avviato un'indagine contro di loro dopo che i pirati hanno fatto chiudere per un giorno il sito online del Senato americano, riempiendolo con le frasi di un comunicato. La stessa Fbi è stata costretta a chiudere la sua pagina Web, sotto i colpi della pirateria informatica, che ha simbolicamente costretto alla ritirata anche la pagina internet del National Infrastructure Protection Center, l'agenzia della polizia federale che indaga proprio sui crimini informatici. Lo scorso mese, i comunicati degli hacker erano comparsi addirittura sul sito della Casa Bianca.
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