![]() Da "Umanità Nova" n.21 del 13 giugno 1999 Quattro anarchici denunciati per vilipendio alle forze armateDesideriamo esprimere la nostra solidarietà a quattro anarchici denunciati il 22 maggio in seguito ad un'azione di protesta antimilitarista. Sabato mattina, a Verona, si teneva nella centrale piazza Brà la "festa per pubblicizzare l'arruolamento volontario nell'esercito" con banda militare ed alzabandiera. I quattro anarchici, saliti sulle impalcature del Palazzo della Gran Guardia, srotolavano un grande striscione sul quale si poteva leggere a caratteri cubitali "Basta bombe! Assassini" e alle note dell'alzabandiera rispondevano con numerose trombe a gas. Fermati ed identificati, venivano denunciati per "invasione di edificio pubblico, manifestazione non autorizzata e vilipendio alle forze armate". Di fronte alla guerra criminale che l'esercito jugoslavo e le forze armate della NATO, comprese quelle italiane, stanno combattendo contro le popolazioni civili del Kosovo, della Serbia, del Montenegro e della Vojvodina; di fronte all'escalation terroristica degli attacchi aerei NATO, a cui partecipano aerei italiani, che bombardano da due mesi ospedali, case, studi telefonici, convogli di profughi, impianti chimici e raffinerie, centrali elettriche considerandoli "obiettivi legittimi" o "effetti collaterali", di fronte al cinismo dei militari nei confronti della popolazione per la vicenda delle bombe nell'Adriatico e nel lago di Garda, riteniamo più che giustificate e legittime forme di protesta come queste che hanno l'unica "colpa" di dire a chiare lettere la verità. Tutti gli eserciti sono assassini. Uccidere è il loro mestiere, e vogliamo vederli scomparire dal nostro futuro. Le loro "feste" di propaganda sono il vero vilipendio a tutte le coscienze libere. Infine, con questa nostra nota vogliamo denunciare il tentativo di criminalizzare legittime espressioni di dissenso come questa, definendole, con il pretesto dell'"allarme terrorismo", come "preoccupanti" ed affiancandole arbitrariamente ad episodi come l'attentato nell'abitazione dell'on. Signorini (si veda "L'Arena", 23, 5, 1999, p. 11). Né con lo stato, né con le BR, contro la guerra e contro tutti gli eserciti.
Biblioteca Giovanni Domaschi di Verona
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