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Da "Umanità Nova" n.25 del 25 luglio 1999

Lettera aperta a Nicola Quadrelli presso l'Unità

La precisione é indispensabile per chi vuole fare il giornalista.

Le individualità anarchiche di Bologna aderenti alla Federazione Anarchica Italiana precisano quanto segue:

  1. nel corso dell'intervista rilasciata alle ore 12 del 7 luglio non hanno affatto preso le distanze da "anarchici insurrezionalisti", anzi alla richiesta della giornalista del "Carlino" hanno ribadito che gli anarchici ritengono necessaria la rivoluzione sociale e di conseguenza l'insurrezione popolare;

  2. la nostra indisponibilità a parlare con i giornalisti in genere ha trovato l'ennesima conferma dalle gratuite insinuazioni pubblicate dall'Unità, giornale, guarda caso, del partito del governo;

  3. la tesi che esistano dissociazioni di sorta fra anarchici é tesi perorata dai magistrati inquisitori sotto dettatura dei servizi segreti e degli organi di polizia. La normale dialettica, il principio anarchico della responsabilità individuale, l'autonomia che contraddistingue l'operato dei molteplici gruppi anarchici vengono utilizzati a sostegno della tesi che esistano anarchici buoni e di conseguenza anarchici cattivi da perseguitare con ogni mezzo. Solo l'uniformità, il conformismo, l'unità di comando, schemi tipici del potere, vengono letti come concordia quando, in realtà, sono gregariato e sudditanza.

  4. il circolo anarchico "Camillo Berneri" é costituito in un'assemblea alla quale partecipano individualità anarchiche sia aderenti alla Federazione Anarchica Italiana che non federate.

Bologna 9 luglio 1999



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