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Da "Umanità Nova" n.25 del 25 luglio 1999

Bologna
Nonostante il caldo "infernale" si è concluso positivamente il XVI Meeting Anticlericale
Tutti a Roma nel 2000

Dal 1 al 4 luglio si é tenuta, a Bologna, la XVI edizione dell'annuale appuntamento degli anticlericali con una folta presenza di pubblico sia alle sessioni di discussione che agli eventi conviviali che caratterizzano il meeting come una festa popolare. Determinante è stato l'impegno del circolo "Berneri" e dell'USI di Bologna, dei Gruppi Anarchici Imolesi, del gruppo "los Solidarios" di Modena, del "Club dell'Utopista" di Mestre, insieme alla ormai collaudata squadra dell'Associazione per lo Sbattezzo.

Nonostante il nuovo assetto politico bolognese potesse far temere ad un evento ghettizzato in una Bologna in preda alla reazione, la partecipazione, la simpatia e la solidarietà prodottesi attorno al meeting hanno testimoniato lo spazio politico, sociale e culturale dell'iniziativa anticlericale. I dibattiti sono stati interessanti e partecipati dando spessore d'analisi e indicazioni all'attività anticlericale contro i patti di potere che legano fra di loro l'organizzazione gerarchica della chiesa cattolica, le istituzioni dello stato di ogni ordine e grado e i partiti politici istituzionali.

L'attivo economico del meeting sarà utilizzato per produrre materiale di controinformazione, agitazione e propaganda.

Nel corso dell'assemblea di domenica mattina si é formalizzato l'impegno ad organizzare il 17deg. meeting anticlericale a Roma dandogli la valenza di importante manifestazione di contestazione del giubileo papalino. Il riferimento per questa iniziativa sarà il collettivo redazionale della rivista "Ipazia" che sta aggregando attorno a sé l'attività anticlericale a Roma. In questo senso un importante trampolino di lancio sarà la manifestazione anticlericale internazionale che si svolgerà il 17 febbraio 2000 in piazza di Campo de' Fiori. Un altro appuntamento é previsto per il 19 settembre prossimo nel biellese dove si terrà l'annuale manifestazione che ricorda il movimento ereticale dolciniano, movimento noto per la radicalità con la quale attaccava il potere temporale del papato e per la brutalità con la quale il papato stesso lo represse.

Gli interventi di Emma Pie, Paola Brolati e Pietro Adamo, hanno aperto il meeting con la sessione dedicata alla critica della sessuofobia tipica delle dottrine autoritarie ed alla rivendicazione della libertà di gioco e amore che caratterizza le tensioni libertarie. Particolare attenzione é stata data al punto di vista femminile sia per il suo carattere antiautoritario sia perché é il femminile l'oggetto privilegiato della repressione sessuofobica.

La sessione sulla scuola ha evidenziato l'ingerenza che i clericali vi vogliono esercitare sia attraverso il finanziamento statale sia attraverso l'insegnamento della dottrina cattolica nelle scuole pubbliche. Si é criticata la legge regionale dell'Emilia Romagna che finanzia le scuole private (al 90% cattoliche) con un contributo di 2 milioni annui per ogni iscritto. Importante la testimonianza di Bruno Moretto del comitato "Scuola e Costituzione" che ha reso noto come nella provincia di Bologna il numero degli studenti che non seguono l'ora di religione abbia superato (53% contro 47%) coloro che vi partecipano. Gli interventi di Carlo Ghirardato e di Donato Romito hanno evidenziato come nella lotta anticlericale ed antigovernativa non ci si possa appiattire sulla difesa acritica della scuola statale i cui spazi di libertà sono il prodotto delle lotte e dei movimenti libertari degli studenti e degli insegnanti e come sia di particolare interesse, per il movimento libertario e per l'anticlericalismo, la sperimentazione di scuole pubbliche nè di chiesa nè di stato.

La sessione intitolata Giubimarket ha sottolineato la dimensione economica oltre che politica e culturale del giubileo. Menai Taoufik, tunisino, attivo nel movimento di lotta per l'affermazione della libertà degli immigrati e contro le discriminazioni razziali e sociali, ha sottolineato la carità pelosa del movimento cattolico che utilizza a piene mani finanziamenti pubblici a fini assistenziali esercitando in realtà una egemonia ed un controllo dottrinario, politico e sociale sul fenomeno immigrazione. Taoufik ha poi messo in evidenza la strategia papale elaborata attorno all'evento giubilare tesa a cercare un accordo con le altre religioni monoteiste (ebrei e mussulmani) e come, in quest'accordo "ecumenico", il papato rivendichi a sé la primazia e la rappresentanza. Federico Sora ha messo in evidenza la convergenza di interessi fra padronato e papato attorno all'evento giubilare. Oltre agli evidenti interessi economici derivanti dagli investimenti governativi a favore del giubileo, che ammontano ad oltre 6 mila miliardi di lire, la Confindustria é particolarmente interessata all'intervento della chiesa a favore di una moratoria di scioperi e contratti di lavoro nel corso del 2000. Invocando l'afflusso di pellegrini, l'uscita dalla congiuntura economica e l'aumento dei profitti, il padronato italiano chiede il blocco dell'attività politica e sindacale del movimento dei lavoratori in particolar modo nei settori alberghiero, turistico, dei servizi pubblici e dei trasporti, dei lavori pubblici e delle grandi opere. Quanto queste pretese siano strumentali, l'ha evidenziato Francesco Carlizza nel suo documentatissimo intervento che ha radiografato le spese a favore del giubileo cattolico. La massa degli interventi é a favore della costruzione, restauro e ristrutturazione di chiese, conventi e proprietà immobiliari ecclesiastiche. In minima parte i fondi per il giubileo sono e saranno utilizzati per opere di pubblica utilità. Francesco ha poi messo in evidenza come, su dettatura dell'Agenzia per il giubileo, della Cei e del Vaticano, sia allo studio del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica di Roma la moratoria di qualsiasi manifestazione pubblica extracattolica nel 2000 a Roma.

Nella sessione contro gli integralismi, organizzata dalla Rete delle donne anarchiche, Michelle Maurice e Danielle Bigillon di Lione hanno parlato della loro esperienza sviluppatasi assieme alle donne algerine immigrate in Francia. Temi come l'aborto, la contraccezione, la libertà sessuale trovano gli integralismi cattolico e mussulmano accomunati nella repressione della libertà e dei bisogni delle donne. Emanuela Scuccato ha messo in evidenza come non esista un islam unico e omogeneo. Sarebbe un errore assimilare le condizioni di vita, le aspirazioni e le speranza delle donne algerine, tunisine, somale o egiziane. Ogni donna, quindi, parte da un proprio bagaglio culturale, da una serie di usanze, credenze, imposizioni che contraddistinguono il contesto dal quale proviene. Secondo Emanuela non basta la comprensione di questa specificità culturale, bisogna cooperare con queste donne per affrontare concretamente i problemi che ne derivano. Melita Richter é intervenuta in relazione all'integralismo che si é andato affermando nella realtà della ex Jugoslavia mettendo in evidenza la complicità della chiesa cattolica e di quella ortodossa con i diversi regimi nazionalisti che si sono formati nel conflitto balcanico. Il ruolo politico e culturale delle chiese si é espresso esaltando le differenze etniche e culturali trasformandole in esasperati nazionalismi. Melita ha poi sottolineato come molte donne della ex Jugoslavia si siano ribellate alla creazione del nemico, alle differenze basate sulle etnie e le religioni, cercando di uscire dalla logica della manipolazione del pensiero. Ciò si é verificato soprattutto nei centri urbani (Belgrado, Serajevo, Zagabria e Lubiana) grazie all'influenza del movimento femminista sviluppatosi negli anni '60 e '70 che creando una rete di solidarietà ha retto ai tempi ed alle lacerazioni. Non ha poi trascurato di illustrare le atrocità fisiche e morali subite dalle donne durante le guerre balcaniche. Il prezzo che queste hanno dovuto pagare é stato spaventoso. Maria Matteo ha sottolineato come emergesse dagli interventi che la avevano preceduta la questione della identità e della differenza, intorno alla quale si é sviluppata gran parte della storia del movimento per la libertà della donna. Sulla negazione dell'identità e della differenza passano le strategie oppressive degli stati, dei nazionalismi e delle chiese. L'identità femminile é uno degli elementi più sovversivi, capace di mettere in discussione la società gerarchica e patriarcale fondata sulla famiglia eterosessuale. La lotta per la libertà femminile é lotta per la libertà di tutti. Dobbiamo giungere a poter pensare che da questo paese e da questo mondo tutte le forme di integralismo e di oppressione di chiesa ma anche di religione che le donne hanno sempre sperimentato sui loro corpi, possano essere bandite come orrende barbarie.

Contro il Trattamento Religioso Obbligatorio è la campagna che l'Associazione per lo sbattezzo ha voluto lanciare al meeting. Chiara Gazzola dell'Associazione per lo Sbattezzo, Elisabetta Medda della redazione di Sicilia Libertaria e Stefano Disegni della redazione di Cuore hanno denunciato le ingerenze dei preti nella vita quotidiana e privata delle persone a limitazione della libertà e ad ostentazione dell'egemonia clericale. Il rito iniziatico del battesimo impartito agli infanti é sicuramente il più infame ma, a seguire, non sono da meno le estreme unzioni ai moribondi inconsapevoli, i funerali religiosi imposti da parenti bigotti, la negazione del diritto all'eutanasia ed al suicidio, i crocefissi negli ospedali, nelle aule scolastiche, negli uffici pubblici, le funzioni religiose trasmesse da mass media, le messe di inaugurazione degli anni scolastici, la condanna pubblica dell'aborto, delle pratiche contraccettive, della libertà sessuale, omosessuale gay e lesbica e via dicendo. Particolarmente efficace l'intervento di Stefano Disegni che dalle colonne di Cuore ha lanciato la campagna "fino a quando i preti si faranno i cazzi nostri noi ci faremo i loro" a rivendicazione del diritto alla critica pubblica anticlericale fino a quando le gerarchie ecclesiastiche vorranno ergersi a dottori morali dei comportamenti e delle regole sociali. Chiara ha illustrato la proposta di una "Carta di autodifesa contro il Trattamento Religioso Obbligatorio" di cui é stato pubblicato il sunto sul Peccato n. 10. Da questa sessione é uscita l'indicazione di dare alle stampe tale "carta d'identità" che potrà essere richiesta all'Associazione.

Domenica nel pomeriggio si é tenuta la sessione dedicata alla Piovra Vaticana. Gli interventi di Pippo Gurrieri e Mario Coglitore hanno analizzato la struttura delle relazioni fra gerarchia cattolica e centri di potere economico, finanziario, spionistico, militare, massonico e mafioso. Una fitta rete di collegamenti, alleanze, cointeressi, partecipazioni azionarie, controlli bancari che lega le organizzazioni clericali (sia la gerarchia prelata che le organizzazioni collaterali quali Opus Dei, Compagnia di Gesù, Compagnia delle Opere, Cavallieri di Malta, ecc.) ai così detti poteri forti in una cointeressenza di poteri occulti che vedono la diplomazia e la finanza vaticana a fianco della CIA, del gruppo della Trilaterale, delle mafie e delle massonerie del mondo intero. L'intervento di Mario Coglitore ha poi sottolineato il delicato passaggio degli assetti di potere vaticani coincisi con il papato di Albino Luciani che dopo 33 giorni é stato eliminato per fare posto a Karol Woytila, il quale ha ampiamente ripagato la cordata dei suoi grandi elettori (da Marcinkus a Gelli, passando per la CIA) attraverso la sua implacabile azione contro il comunismo internazionale a sostegno delle dittature sudamericane e delle nuove mafie dell'ex impero sovietico. Il ruolo vaticano a sostegno delle dittature latino americane lo ha messo bene in evidenza Urbano parlando della realtà cilena. Il suo intervento é ruotato attorno alla figura di Angelo Sodano, segretario di stato in Vaticano, nunzio apostolico in Cile negli anni della dittatura di Pinochet, grande promotore e protettore degli uomini dell'Opus Dei invischiati nella dittatura. Il cardinal Sodano oltre ad armare l'esercito croato di Tudjman e a perorare la causa del dittatore Pinochet, é stato attivo mediatore nella guerra fra Cile e Argentina per difendere i suoi possedimenti terrieri nella terra del fuoco. Salvo Vaccaro ha invece affrontato la politica vaticana internazionale letta attraverso l'impegno caritatevole della struttura clericale, in particolar modo nell'ambito della cooperazione internazionale a favore del sud del mondo. Ne é uscito un quadro che vede la chiesa cattolica impegnata in un'attivismo sfrenato per tamponare l' affermarsi della crisi delle vocazioni. La Caritas, solo per parlare di un'organizzazione cattolica famosa, ha a disposizione risorse paragonabili a quelle dello stato italiano, risorse garantite ovviamente dallo stesso stato italiano assieme al governo di Bruxelles ed a varie istituzioni sovra ed inter governative europee. La pretesa alterità della politica vaticana rispetto a quella statunitense é in realtà collaborazione nella lotta contro i movimenti di liberazione del sud del mondo a difesa del nord bianco e cristiano.

Tiziana e Walter


Recapiti anticlericali:

Associazione per lo Sbattezzo, presso Circoli N.PAPINI, via Garibaldi 47 - 61032 FANO (PS)
CCP 10590420 intestato a Chiara Gazzola, Via di Sperticano 22, 40043 Marzabotto (BO).

Internet: http://www.abanet.it/papini/index.htm
e-mail: anticlericale@abanet.it

Ipazia presso circolo Cafiero, via Vettor Fausto 3, 000154 Roma - Tel 0339/58880844

Commissione anticlericale della FAI, presso Walter Siri, via F.lli Fenara 14 - 40050 Monte S.Pietro (BO)



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