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Da "Umanità Nova" n.26 del 5 settembre 1999
Autogestione
Rafforzare la Rete
Dalla prima Fiera dell'autogestione di Alessandria a
quest'ultima di Spezzano di strada ne abbiamo fatta, ma certamente tanta altra
ci resta da percorrere. Se l'obiettivo era quello di mettere insieme
gradualmente il variegato arcipelago dell'autogestione per permettergli un
costante confronto che lo facesse crescere in termini progettuali contro la
società del dominio e per una società di libere ed uguali da
iniziare a costruire nel qui ed ora, dei primi passi li abbiamo senza dubbio
fatti: le esperienze municipaliste nel cosentino, le battaglie territoriali per
la tutela dell'ambiente e della salute, le iniziative di lotta per una scuola
pubblica non statale, le iniziative autogestionarie dei rurali, il catalogo al
quale abbiamo dato vita, ecc. sono senza dubbio esempi pratici di come la rete
per l'autogestione miri a rendersi in prospettiva sempre più visibile e
reale. Ciò che ora necessita comunque mettere collettivamente in atto,
in termini sia pratici che teorici, è un reale e costante confronto fra
le specifiche e variegate esperienze autogestionarie per far sì che le
stesse vengano vissute come ricchezza imprescindibile da cui partire per
definire gradualmente la progettualità che insieme ci siamo dati.
Perché se è vero che la progettualità Autogestionaria ha
sì bisogno della pratica per essere vissuta in maniera concreta,
è altrettanto vero che della teoria non può farne a meno se
vogliamo dare alla stessa una valenza rivoluzionaria capace di gradualmente
capovolgere l'intero assetto sociale gerarchico senza minimamente correre il
rischio di cadere nella trappola delle mere illusioni filoistituzionali che nel
tempo certamente la snaturerebbero. Teoria e prassi autogestionaria devono,
insomma, essere vissute non l'una in contrapposizione all'altra ma come
completamento reciproco. Solo in questo modo l'afflato libertario ed
extraistituzionale non verrà mai meno al variegato arcipelago
autogestionario, ma anzi ne rappresenterà la linfa vitale permettendo
nel contempo una proficua comunicazione fra le molteplici e variegate
esperienze che ravvivano la Fiera dell'autogestione.
Migliorare l'assetto tecnico della rete per l'autogestione, continuare insieme
a sempre meglio definire la progettualità e teorica e pratica in cui si
sentiamo accomunati, di modo che le iniziative di ognuna delle variegate
esperienze autogestionarie possano essere vissute come iniziative dell'intero
arcipelago che oggi rappresentiamo: sono questi i compiti che per l'immediato
futuro dovremmo saperci dare. E come tutto ciò sia possibile lo abbiamo
del resto potuto constatare nell'ambito della quattro giorni della VI Fiera
tenutasi a Spezzano, dove, nell'assemblea conclusiva, il confronto pacato e
sereno non solo ci ha permesso di mettere insieme quanto nella quattro giorni
abbiamo prodotto con le sedute pubbliche plenarie e con gli specifici gruppi di
lavoro, ma di insieme impegnarci per insieme procedere nel cammino
dell'autogestione.
FMB di Spezzano Albanese
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