Da "Umanità Nova" n.27 del 12 settembre 1999
Spagna: agenzie per il lavoro in affitto
Schiavismo contrattuale
A cinque anni dalla loro legalizzazione (approvata nel 1994 dal governo
socialista di F. Gonzales NdT) le ETT (Empresas de Trabajo Temporal) continuano
ad estendersi come una piaga fino ad arrivare ad essere attorno alle 450. Una
cifra scandalosa se consideriamo che si parla di un'autentica Mafia
Imprenditoriale (dalle multinazionali alle imprese pirata) la cui unica
attività è la speculazione sul costo della manodopera e la tratta
dei lavoratori.
Se ancora qualcuno non se ne fosse accorto, è opportuno chiarire che:
- l'attività dell'ETT non è creare occupazione, ma è
speculazione dura e pura (dei 1.300.000 contratti stipulati l'anno scorso dalle
ETT, più della metà non duravano oltre i 5 giorni, e solo l'uno
per mille degli assunti è arrivato ad avere un contratto a tempo
indeterminato).
- le ETT svolgono una funzione che non ha nulla a che vedere con il mondo del
lavoro, ma con quello della servitù nel più puro stile feudale,
con retribuzioni simboliche e con la creazione di categorie dove i lavoratori
ceduti alle aziende utenti sono moderni "paria contrattuali" privi di diritti.
In più, le ETT sanno che i loro precari dipendenti non rivendicheranno
miglioramenti della loro condizione contrattuale, data l'instabilità del
loro posto di lavoro.
- le ETT servono pertanto come fattore disciplinante, causando con la propria
presenza più competitività e meno solidarietà. La presenza
delle ETT avvisa il lavoratore che crede che il suo posto sia garantito, di
quanto effimero ed inessenziale questo possa arrivare ad essere nella
realtà, provocando sottomissione ed indifferenza.
- le ETT non sono che alcuni degli intermediari con spirito di lucro che
vampirizzano le relazioni lavorative e colpiscono seriamente le conquiste
sociali dei lavoratori.
E' opportuno chiedersi come siamo arrivati a questa situazione. Ci troviamo di
fronte a tre fattori chiave che hanno coperto la legalizzazione delle ETT e che
hanno permesso a questi trafficanti di lavoratori di arricchirsi impunemente.
1) Le cosiddette riforme del lavoro che hanno permesso al Governo di introdurre
la deregolamentazione ed il parassitismo nelle relazioni contrattuali, con il
conseguente precariato (sempre col pretesto di maggiore flessibilità) e
mancanza di protezione sindacale.
2) le nuove "regole del gioco" che hanno contrattato UGT e Comisiones Obreras e
che hanno leso gravemente gli interessi dei lavoratori: il commercio delle
influenze sindacali, l'utilizzo della rappresentatività come arma per il
mantenimento delle sovvenzioni statali, il prosperare delle burocrazie
sindacali che servono come strutture di legittimazione in un accordo di
interessi con la classe imprenditoriale per agire come gendarmi sui posti di
lavoro, incaricati di estinguere conflitti e via discorrendo.
3) L'elevato tasso di disoccupazione, il più elevato dell'Unione
Europea, rappresenta una eccellente condizione perché le ETT possano
operare contando sul minimo dell'ostilità da parte dei lavoratori, che
si vedono obbligati a ricorrere ad esse per trovare occupazione. Questa stessa
situazione obbliga ad accettare impieghi con scarse garanzie di sicurezza e
male remunerati, percependo salari più bassi di quelli percepiti dai
dipendenti dell'impresa utente.
Conclusione: l'attività delle ETT ha promosso il peggioramento delle
condizioni sociali, salariali e contrattuali, per non parlare del ricatto che
provoca nei dipendenti la paura di perdere il posto di lavoro, per precario che
questo sia: l'ultima Riforma del lavoro, riducendo il costo del licenziamento,
ci ha trasformati tutti in lavoratori occasionali ed inessenziali. Se a questo
aggiungiamo le ETT, che rappresentano il pilastro sul quale si erige la
precarietà, dimostriamo che la pretesa stabilità nell'occupazione
sbandierata dal Governo è una colossale truffa. Per questo, la lotta
contro la precarietà e le nuove modalità di sfruttamento
parassitario che si sono diffuse, ci impegna tutti e tutte (lotta che la CNT
spagnola attua con campagne nazionali partite nel 1995 e che a tutt'oggi hanno
visto una grossa partecipazione, e a livello locale qualche vittoria NdT).
Dalla CNT lanciamo un appello a tutti i lavoratori a mobilitarsi e reagire
contro lo schiavismo contrattuale che rappresentano le ETT fino a raggiungere
la loro definitiva sparizione.
CNT-AIT Federazione locale di Saragozza (da CNT n 244, traduzione di F.F.)
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