![]() Da "Umanità Nova" n.27 del 12 settembre 1999 LettureGiorgio Sacchetti, Presenze anarchiche nell'Aretino del XIX al XX secolo, Pescara, Samizdat 1999, pp 288, lire 26.000 Si tratta di un raccolta aggiornata di saggi ed articoli pubblicati dall'autore nell'arco di quindici anni su riviste specializzate e sulla stampa locale o di "movimento", aventi come oggetto lo studio delle presenze anarchiche nella provincia di Arezzo - Valdarno, Valdichiana, Valtiberina e Casentino - dagli albori del movimento operaio fino agli ultimi scorci di questo secolo. L'insieme del lavoro, che comprende anche ricerche inedite, si presenta come un corpus omogeneo e originale , utile strumento per la comprensione delle dissidenze libertarie in ambito locale sia nel movimento operaio e socialista, sia nelle culture radicali del novecento. L'iniziativa nasce sull'onda di altre analogie e recenti imprese editoriali volte alla conoscenza e all'approfondimento di vicende sociali periferiche , ritenute spesso a torto minori o marginali. L'approccio storiografico della ricerca intende ricalcare, per quanto concerne il territorio aretino, una metodologia già sperimentata dall'autore per un suo saggio sull'ebraismo. I piccoli gruppi, le minoranze sociali, religiose, culturali (politiche come in questo caso) vengono studiate attraverso la loro presenza e interrelazione con il contesto, sul lungo periodo ed in un ambito territoriale molto delimitato. Il filo esile del racconto si dipana così sulla grande distanza, rivelando vicende umane che, in quanto tali, non sono certo esenti da eroismi come da incoerenze. La raccolta si divide in capitoli a sistemazione cronologica - ciascuno formato da approfondimenti, profili biografici e documenti riprodotti - che corrispondono ad altrettanti argomenti a carattere monografico inerenti le variegate manifestazioni del fenomeno nel territorio della provincia aretina: dai prodromi del socialismo internazionalista ai seguaci di Stirner e Nietzsche, dal sindacalismo rivoluzionario all'anticlericalismo e all'antimilitarismo, dall'antifascismo militante alle persecuzioni degli stalinisti, alla lotta armata nella Resistenza, dal neo-anarchismo del secondo dopoguerra al Sessantotto e al Settantasette, fino alla presenza nella FAI, nell'USI e nei movimenti della controcultura di questi anni... Nel volume, fra le altre cose, si segnalano importanti scoperte circa due diversi casi (l'editore aretino Giuseppe Monnanni, il valdarnese rifugiato politico in URSS Otello Gaggi) già alla ribalta delle cronache recenti o affrontati in studi scientifici: Le novità, clamorose, sono emerse da documenti riservati rispettivamente reperite nel fondo Segreteria particolare del Duce presso l'Archivio centrale dello stato e dagli archivi di Mosca. Nel libro sono anche riportati - insieme a molti documenti - 281 nominativi, con dati anagrafici e mestiere, di aretini schedati dal Ministero dell'Interno come sovversivi anarchici. Fabio Palombo e Paolo Notarfranchi
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