unlogopiccolo

Da "Umanità Nova" n.28 del 19 settembre 1999

GILDA: il ruggito della pecora

Crediamo sia evidente che il contratto impostoci dall'amministrazione e da CGIL-CISL-UIL e SNALS è indecente e che sia altrettanto chiaro quali siano le responsabilità dei sindacati amici del governo nel degrado della scuola pubblica e delle condizioni retributive e normative del personale della scuola.

A quanto pare, però, al peggio non c'è mai fine. Leggiamo sul numero 45 del giornale SAMNOTIZIE GILDA, organo del Sindacato Autonomo Magistrale aderente alla Gilda degli insegnanti, un articolo sul contratto "Ancora un contratto negativo" a firma Rino Di Meglio che, accanto a considerazioni condivisibili sulla situazione degli insegnanti, afferma: "... tutte le modeste indennità e compensi che dovrebbero 'compensare i maggiori impegni' dei docenti vanno anche a favore del personale impiegatizio e dei bidelli... come se il maggior impegno didattico si dovesse trasfondere in un maggior impegno di questi ultimi, ben più tutelati dei docenti. L'orario per gli ATA è, infatti, ben definito e flessibile solo in seguito a contrattazione...".

Visto che il collega Di Meglio, parlando dello stile del testo del contratto afferma, giustamente, che contiene "...sgrammaticature che richiederebbero urgenti iniziative per progetti di alfabetizzazione per sindacalisti molto ex-insegnanti..." gli segnaliamo che il termine "bidelli" non è corretto dal punto di vista lessicale e che, con ogni evidenza i sindacalisti della GILDA dovrebbero partecipare ai corsi che propongono ai loro colleghi di CGIL-CISL-UIL e SNALS.

Nel merito delle affermazioni del collega o ex collega Di Meglio, crediamo si debba rilevare che la GILDA, come è suo costume, critica sommessamente l'amministrazione e i capi di istituto, forse anche perché è foraggiata dall'amministrazione con un buon numero di distacchi sindacali ed ha, o ha avuto, buoni rapporti con l'Associazione Nazionale Presidi, mentre mostra i muscoli contro il personale amministrativo, tecnico ed ausiliario. Un esempio di coraggio veramente ammirevole.

In luogo di chiamare la categoria alla lotta contro il contratto e contro la politica scolastica del governo i nostri eroi del sindacalismo autonomo additano all'odio dei docenti gli altri lavoratori della scuola dimenticando, o facendo finta di dimenticare, che, grazie all'autonomia scolastica che la Gilda ha favorito in perfetto accordo con l'amministrazione, il lavoro delle segreterie tende a crescere fortemente e la sicurezza del posto di lavoro degli ausiliari è messo a forte repentaglio.

A quando la proposta della pulizia etnica?

Gastone Rebaudengo



Contenuti UNa storia in edicola archivio comunicati a-links


Redazione: fat@inrete.it Web: uenne@ecn.org